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Augusta, corsa alla giunta: patto fra Lega, Attivamente e Cantiere popolare

Ultimo aggiornamento venerdì, 6 Agosto, 2021   23:14

AUGUSTA – Rimpasto all’orizzonte per l’amministrazione Peppe Di Mare. I gruppi di maggioranza hanno stretto i tempi per il “tagliando” d’autunno, quando il sostegno non si limiterà solo a votarne gli atti in consiglio, ma prenderà sostanza nella stessa giunta. Ad accelerare la verifica è stata la Lega, che ha rafforzato con nuove alleanze il peso contrattuale del gruppo consiliare di riferimento, chiedendo subito un vertice fra il sindaco e tutti i partiti che lo appoggiano in aula. La svolta è arrivata il 30 giugno, quando la coppia di consiglieri para-leghisti di Noi per Augusta ha ufficializzato l’intesa con quella di Attivamente, e col consigliere di Cantiere popolare. Ma al nuovo quintetto allestito da Salvo Serra, Maria Grazia Patti, Biagio Tribulato, Margaret Amara e Giuseppe Montalto, starebbe per aggiungersi anche un eletto del Nuovo patto per Augusta. Si tratterebbe di Giuseppe Assenza, che dopo aver condiviso con Montalto i banchi dell’opposizione, è pure lui sul punto di saltare la barricata. Da questo super-gruppo di centrodestra è pronta la richiesta di due poltrone assessoriali, da far occupare a figure di spicco nelle liste con più rappresentanti, ma comunque esterne a Palazzo San Biagio. A differenza del gruppo che in aula rappresenta il centrosinistra “di governo”, il quale per l’assessorato sarebbe orientato a pescare fra gli eletti di Augusta coraggiosa.

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Nasce un cartello di centrodestra che “getta le basi per un progetto politico oltre la città”.

Biagio Tribulato e Angelo Pasqua

Il nuovo “cartello” fra Attivamente, Cantiere popolare e federati della Lega scrive che “tale azione, fatta in sinergia e a supporto dell’amministrazione Di Mare, intende gettare le basi per un progetto politico che possa guardare anche oltre i confini della nostra città”. Magari alle regionali 2022, dove l’amico in comune Enzo Vinciullo è dato candidato nella sua lista leghista. Ma prima di volare così alto, gli augustani guardano più in basso sulla giunta settembrina. Attivamente vuole recuperare come assessore Angelo Pasqua, uno dei suoi fondatori, sorprendentemente bocciato alle comunali a causa degli abbinamenti del sodale Tribulato. Mentre i para-leghisti punterebbero su un fondatore di Noi per Augusta, nato dai fuoriusciti dal circolo salviniano durante la gestione di Massimo Casertano; il movimento dei dissidenti è poi rientrato nell’orbita padana in primavera, quando il flop elettorale ha spazzato via la contestata dirigenza. Per non compromettere il marchio “civica” incollato sulla maggioranza trasversale a San Biagio, la lista di Serra e Patti però si è soltanto “federata” col partito della Padania. Anche se adesso viene retto in città dal loro leader Saro Salmeri.

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La rivincita del leghista Salmeri: Forza italia all’angolo e alleanza coi co-autori dei veleni.

da sinistra, Montalto, Amato, Assenza
copertina, la consigliera Patti.Il banco della maggioranza consiliare

E proprio Salmeri appare il regista di un’operazione politica che, abbandonate felpe verdi ed elmi cornuti dei raduni a Pontida, di fatto sta ricostruendo un forte centrodestra cittadino. Sia Montalto che Assenza sono stati a lungo corteggiati dal coordinatore forzista Paolo Amato, per far nascere il gruppo consiliare di Forza italia e traghettarlo in maggioranza da una posizione contrattualmente più forte. Ma il vero colpaccio della Lega, almeno sotto il profilo dell’immagine, è la “sinergia” con Attivamente. Tribulato si sperticava sul palco ad applaudire l’ex sindaco Massimo Carrubba, quando questi definiva l’attuale coordinatore leghista come un “socio” del famigerato inventore del “Sistema Amara“. Affermazioni diventate anche oggetto di una querela, poi archiviata perché ritenute un fisiologico eccesso dei comizi. Ma quelle accuse sono state poi riprese dai sostenitori di Casertano, quando il partito lo ha sostituito alla segreteria proprio con l’ex contestatore interno. Per questo l’attuale dirigenza leghista ha centrato un risultato che va oltre le dinamiche consiliari, imbarcando in un comune “progetto politico” il co-protagonista di veleni elettorali ancora in circolazione.

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Il banco della maggioranza consiliare.

Se Attivamente è finita nella braccia della Lega, una parte di colpa ce l’hanno comunque i loro compagni di strada alle comunali. Dopo le elezioni aveva fatto compagine unica con Augusta coraggiosa e Democratici progressisti, entrando a pieno titolo nella maggioranza. Poi, un mese fa, i consiglieri di queste due liste carrubbiane hanno improvvisamente fatto gruppo a sé. “Ringraziamo i consiglieri con cui abbiamo condiviso i primi mesi di questa legislatura, certi della futura reciproca collaborazione sui temi che riguardano il bene della nostra città”, avevano scritto Roberto Conti, Manuel Mangano e Giuseppe Tedesco. Parole concilianti per un brutto divorzio che indeboliva tutti, nato da ragioni mai veramente chiarite, salvo una lamentata scarsa collegialità di Tribulato e Amara. I quali alla fine sono finiti nel Misto, dove hanno trovato l’oppositore Montalto, ora passato a sostenere l’amministrazione Di Mare. Il terzetto dei divorzisti, diventato il gruppo Passo avanti per Augusta, comunque vuole anch’esso il suo posto al sole della giunta. E sarebbe pronto a spendere il nome di Tedesco per occuparlo.

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Subito verifica di maggioranza per rimpasto d’autunno, ma Di Mare frena: sarà graduale.

Prima che la maggioranza inizi la prossima settimana le discussioni sul tagliando del primo anno, non è detto che qualche altra poltrona assessoriale venga nel frattempo rivendicata. Magari partorita da ulteriori rimescolamenti fra quanti si ora trovano tagliati fuori dalle ultime alleanze di scopo. Il fatto è che Di Mare non sembra particolarmente propenso a rivoluzionare di botto la giunta, con cui si è presentato agli elettori. E’ possibile che la “controfferta” sia quella di un avvicendamento graduale. Magari facilitato dagli stessi assessori, tutti neofiti della politica, che per primi tireranno le somme personali di un ruolo molto più impegnativo di quanto immaginassero. Per il toto-uscite comunque c’è più tempo rispetto il toto-nomina all‘Autorità portuale. Il comitato di gestione dell’Adsp è in scadenza, perciò il Comune si trova già di fronte la necessità di individuare il proprio rappresentante. Sarà quindi questa tessera la prima a essere piazzata, in un domino che si tirerà dietro tutto il resto. Dove tutto potrebbe cambiare perché nulla cambi, o viceversa.

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La giunta Di Mare mentre si appresta a giurare.
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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