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Augusta, relazione annuale del sindaco rivela il boom redditi cittadinanza

AUGUSTA – Sono 2.752 i percettori del reddito di cittadinanza ad Augusta, ma solo 78 se lo guadagnano con lavori di utilità collettiva. Complice anche il fatto che il Comune deve mettere un proprio impiegato come tutor in ogni progetto, e più di tanto non ne può distaccare. Il dato destinato ad alimentare un acceso dibattito politico, è sorprendente per una città dove industrie e porto non si sono mai fermati durante i lockdown. A farlo emergere dopo mesi di statistiche vaghe e stime ufficiose notevolmente al ribasso, è Milena Contento. Quei numeri più che raddoppiati rispetto ai circa 1.200 indicati appena qualche mese fa, sono nella relazione annuale presentata dal sindaco durante il consiglio del 15 novembre. Ma è l’intervento della consigliera di minoranza a tirarli fuori dalla decina di pagine protocollate dal primo cittadino. La seduta era stata convocata per presentare la nuova giunta “politica”, subentrata a quella “elettorale” dopo il cambio di tre assessori. Uno stacco fra il prima e un dopo che Peppe Di Mare ha cercato di minimizzare, parlando di “continuità” nella sua “amministrazione civica del fare”. Ma Giancarlo Triberio la pensa diversamente, e rilancia le polemiche scoppiate dopo il turn over con Attivamente e Noi per Augusta, liste federate con la Lega. “Una maggioranza schiacciata a Destra dove la componente moderata è stata depotenziata”, considera il capogruppo d’opposizione.

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Dibattito in consiglio sulla nuova giunta colorata Lega, Contento: equilibri politici sbilanciati.

Concetto Cannavà, Angelo Pasqua, Marco Niciforo.
copertina, Giuseppe Daidone, Peppe Di Mare, Marco Stella.

Contento arriva da una lunga dirigenza nel Pd, ma sul sostanziale ingresso della Lega in giunta non si sofferma, limitandosi a notare “equilibri politici sbilanciati”. Alla consigliera “fa specie che il sindaco ha tenuto per la sua parte politica le deleghe più leggere”. Mentre Lavori pubblici, Ecologia e Urbanistica, “cuore pulsante di ogni amministrazione”, sono andate ai nuovi arrivati. “Ho un mio percorso politico nella Destra augustana ma poi ho fatto altre scelte con Attivamente”, spiega il nuovo assessore Angelo Pasqua. Subito seguito da Concetto Cannavà. “Sono disponibile con tutti”, messaggia l’altra new entry, espressione diretta della segreteria leghista. Gli altri alleati, dal canto loro, tentano di non farsi etichettare come maggioranza a trazione padana. Perciò Paolo Trigilio ci tiene a dire che “il civismo moderato è vivo e vegeto, il suo faro è il programma“. Ma quando il consigliere si affretta a spiegare che “tutte le sensibilità sono un valore aggiunto”, l’impressione è che non si stia rivolgendo all’aula. La sua lista 100 per Augusta infatti rischia di implodere, dopo una svolta così deflagrante appresa dai giornali a cose fatte. Nei prossimi giorni si vedrà se ancora ripone fiducia in Di Mare, il quale sostiene che “non è una nuova stagione”. O se invece l’amministrazione dovrà contare i primi traumatici addii nella vecchia guardia.

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Pronta estensione Adsp a Siracusa e Pozzallo, Contento: porto Augusta diventa cassaforte di tutti.

Giancarlo Triberio e Milena Contento.

Il malumore fra i supporter della prima ora rischia di rovinare il compleanno di una sindacatura uscita indenne dalle emergenze pozzo e uragano. Di Mare cita per sommi capi un corposo elenco di risultati, soprattutto in campo culturale, ottenuti in 12 mesi con un pugno di matricole in squadra. Una lista cui si aggiungerà Torre Avalos, “per la quale il Comune ha comunicato alla Marina la disponibilità alla gestione“. Ma ci sono anche successi politici come quello “sulla governance dell’Autorità portuale, dove l’amministrazione comunale per la prima volta ha fatto sentire la sua voce”. Presto dovrà alzarla pure di volume, perché Contento rivela “che è a buon punto l’allargamento ai porti di Siracusa e Pozzallo“. In pratica Augusta peserà meno nella gestione della Adsp, pur essendo Punta Cugno “la cassaforte da cui tutti attingono”. La consigliera avverte che “già ora Catania ci ha fortemente fagocitato, sfruttando le nostre risorse a loro vantaggio”. Il sindaco ne approfitta per chiedere “la collaborazione di tutti, pronto ad ascoltare chiunque per fare fronte comune nell’interesse della città”.

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Di Mare polemico con Pisani: durante uragano nemmeno una telefonata da senatore della città.

Gruppo consiliare 5s, Roberta Suppo, Chiara Tringali, Marco Patti.

Una frecciata polemica Di Mare la indirizza fra le righe al senatore grillino Pino Pisani, dal quale non sarebbe arrivata “alcuna telefonata di sostegno nei giorni dell’uragano”. Col gruppo consiliare 5 Stelle apparso solo pochi minuti a San Biagio, la polemica verso il loro parlamentare rimane senza replica. Allo stesso modo cadono nel vuoto le frecciate sul cambio di passo a Palazzo, rispetto la precedente gestione pentastellata. Marco Niciforo si dice sollevato “di poter finalmente chiamare per nome gli assessori, dopo la presenza di amministratori che non conoscevano nemmeno i nomi delle piazze“. Il capogruppo di maggioranza non raccoglie la “provocazione” sul ridimensionamento dei moderati vicini al centrosinistra, dopo l’arrivo in forze dei leghisti. “Ci siamo trovati nello stesso progetto politico”, taglia corto il consigliere di Augusta 2020, che al primo turno era nella stessa coalizione coi nuovi ingressi. D’altronde sono i numeri consiliari ad aver partorito questo ibrido politico, fra l’altro meno anomalo di quello nel governo Mario Draghi, ricorda il sindaco a Triberio.

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La “amministrazione delle pacche sulla spalla” e le mani libere per comunali e regionali.

Paolo Trigilio.

“Ascoltare suggerimenti, raccogliere proposte, ricevere chiunque”: per il primo cittadino ciò conta più della maglietta indossata da ognuno “in altri appuntamenti elettorali”. In sostanza si tiene le mani libere dalle ingerenze dei partiti nell’attività amministrativa, lasciando l’alta politica alle imminenti regionali e alle successive nazionali. Dove ognuno onorerà i suoi impegni con chi meglio crede, con tutti i punti interrogativi che tuttavia solleverebbe la presenza sul palco di assessori sedicenti “civici”. Il numero legale che salta intorno 22, rimandando i lavori consiliari al giorno dopo, è quasi un avvertimento che da certe logiche non è facile sottrarsi. Persino per una sindacatura che lo stesso Di Mare, in aula, definisce come “l’amministrazione delle pacche sulle spalla“.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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