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Adsp Augusta-Catania, il ministero apre la corsa a presidente

AUGUSTA – AAA cercasi presidente per la Port authority di Augusta-Catania. Il ministero per le Infrastrutture ha pubblicato l’annuncio di “ricerca personale” per dirigere l’Autorità di sistema del Mare di Sicilia orientale. E’ datato 25 agosto l’avvio formale della “raccolta di manifestazioni d’interesse”, dalle quali il ministro Enrico Giovannini tirerà fuori il nome per la sede di Punta Cugno. I curricula dei manager marittimi saranno acquisiti fino a mezzogiorno del 20 settembre. Poi inizierà la trafila per avere l’“intesa” dal presidente della Regione, Nello Musumeci, e il nulla osta dalla Commissione parlamentare. Con il documento del Mit, firmato dal capo di gabinetto Alberto Stancanelli, si chiude lo scontro politico-istituzionale sulla promozione alla presidenza dell’attuale commissario Alberto Chiovelli. Un funzionario ministeriale bocciato in blocco dai Comuni portuali e dall’amministrazione regionale, perché scelto dalle segreterie romane ignorando gli enti locali. Il primo a mettersi di traverso è stato il sindaco augustano Peppe Di Mare, che ne aveva contestato l’insufficiente presenza in un momento cruciale per la portualità. Nella protesta aveva poi coinvolto anche le città industriali di Melilli e Priolo, il cui territorio si affaccia sullo scalo del Petrolchimico. Quando al fronte del “no” si è aggiunta l’amministrazione catanese, il governatore siciliano a fine mandato ne ha tratto le somme elettorali, negando l’assenso a una nomina difesa solo dai parlamentari 5 Stelle siracusani.

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La svolta dopo l’accordo romano coi 5 Stelle su Lupi di Civitavecchia.

Luca Lupi.

La nuova manifestazione d’interesse sulla presidenza conferma le indiscrezioni, che da mesi segnalavano una retromarcia da Roma sulla governance della più importante Adsp siciliana. Quelle stesse voci hanno ventilato da qualche giorno che sul tavolo del ministro ci sarebbe già il curriculum di Luca Lupi, “responsabile relazioni istituzionali e programmi internazionali” all’Autorità del Mare Tirreno Centro settentrionale. Con esperienze come segretario generale dell’associazione internazionale Medport associationcon sede a Marsiglia, come consigliere d’amministrazione della Escola europea di intermodal transport con sede a Barcellona, e come membro di un comitato Espo sulla logistica con sede a Bruxelles. Non figura in elenco, pur essendo forse decisivo, il fatto che il dirigente al porto di Civitavecchia gode stima soprattutto nei 5 Stelle. E dicono sia apprezzato sul piano manageriale anche dal presidente Adsp di Palermo, Pasqualino Monti, sul quale Regione e portualità siciliana stanno mostrando grande entusiasmo.

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Il segretario Montalto resterà comunque in carica altri 2 anni.

Peppe Di Mare con Alberto Chiovelli.

Se i rumors romani troveranno conferma pure sulla presidenza Lupi, l’Autorità di Augusta-Catania diventerà politicamente un “feudo” pentastellato. Infatti Chiovelli era considerato in quota Pd, essendo subentrato anzitempo ad Andrea Annunziata. Quando l’ex sottosegretario Ulivo è stato richiamato dal governatore Vincenzo De Luca, a presiedere il porto di Napoli col plauso dei grillini campani. Durante il governo giallorosso, all’avvocato salernitano era stato affiancato come segretario generale Attilio Montalto, in un momento in cui questi comandava la Capitaneria di Augusta e i grillini Palazzo di città. Una nomina considerata negli ambienti politici come un riedizione in chiave Adsp degli equilibri politici a Palazzo Chigi. A conferma è poi arrivata la difesa d’ufficio da parte di locali parlamentari 5S, quando il numero 2 all’Autorità portuale si è trovato al centro delle forti critiche arrivata dalla nuova amministrazione augustana, dove il Movimento sta all’opposizione. Con la nuova legge il segretario generale non segue le sorti del presidente che affianca, ma resta in carica fino a scadenza di contratto. In pratica Montalto potrebbe rimanere altri 2 anni, arrivando a ridosso delle politiche. Cioè quando potrebbero essere mutate le condizioni per far rispettare l’accordo attuale, che prevederebbe di “bilanciare” Lupi con un segretario gradito da Forza italia.

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La sfida “impossibile” vinta dal sindaco esordiente Di Mare a inizio mandato.

La governance per il Mare di Sicilia orientale cambierà, e la nuova amministrazione augustana di esordienti ha raggiunto lo scopo contro ogni pronostico. Ma potrebbe risultare una vittoria di Pirro. Tuttavia non la vede così Marco Stella, regista della maggioranza trasversale, che mette insieme pezzi di centrodestra e di centrosinistra. “Innanzitutto Augusta ha ripreso il ruolo che merita nelle scelte politico-strategiche che la riguardano”, dice il presidente del consiglio comunale, che non smentisce ad alcuno l’interesse per una candidatura alle regionali 2022. “Negli ultimi anni questa città è stata messa in panchina – prosegue Stella –, per cui è già un successo stoppare una nomina nata da quella logica di sudditanza. Così come è una grande passo avanti per il Comune, aver trovato sinergie con la Regione e le città vicine. Soprattutto con Catania, con la quale condividiamo speranze e opportunità di crescita comuni nella stessa Autorità di sistema“. Col sindaco Di Mare che incassato il risultato ora tiene un profilo istituzionale basso, tocca al suo front-man nell’aula consiliare affrontare le domande più ruvide.

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Stella: avevamo promesso discontinuità, lo stiamo facendo in tutte le direzioni.

Marco Stella.

La prima questione riguarda il nuovo presidente Adsp. D’accordo la questione di principio vinta, però quella di qualcuno “profondo conoscitore della portualità siciliana è una richiesta ancora in piedi? “L’essenziale è che sia una figura di alto profilo, con grandi competenze e disponibile 24 ore su 24“, risponde Stella. Spiegando che “a quel punto diventa secondario” l’indirizzo di casa, perché “se un manager è esperto in campo nazionale e mediterraneo, lo è pure nelle esigenze dei marittimi siciliani“. Ottenuto un cambio di rotta a Roma, si smantellano le barricate. “Il futuro dei porti di Augusta e Catania, realtà produttive ed economiche distinte ma complementari, passa dai fondi del Pnrr: è un’occasione storica che non si può perdere, ma ci deve essere una visione per coglierla in pieno”. A Palazzo di città evidentemente si rendono conto che il gioco ora diventa più grande di loro, ed è già tanto aver fatto ripartire la roulette presidenza. Però il Comune esprime un suo componente nel Comitato portuale, e attualmente Augusta ne conta 2 con quello designato durante il governatorato di Rosario Crocetta. “Ovviamente spero che la Regione confermi nuovamente un augustano, e per quanto riguarda l’amministrazione comunale non ho titolo su una decisione del sindaco”. Il presidente del consiglio perciò si limita a dire che Di Mare “sta valutando curricula di tutto rispetto”. E il curriculum dell’attuale designato durante l’amministrazione grillina, sarà considerato? “Ci siamo presentati agli elettori promettendo discontinuità, e lo stiamo facendo in tutte le direzioni”.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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