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Augusta, “padel chiesto da scuola”. Consulta disabili: baskin più educativo

Ultimo aggiornamento venerdì, 1 Luglio, 2022   12:04

AUGUSTA – “Un campo comunale di padel? Ce lo ha chiesto la scuola”. Il sindaco Giuseppe Di Mare tira in ballo la direzione didattica, sulla contestata delibera da 75 mila euro per il “recupero degli spazi esterni” nel Plesso verde di via Dessiè, da realizzare assecondando la pratica dello sport alla moda del momento. Una scelta che ad Augusta ha sollevato forti polemiche, anche oltre il perimetro della politica, e difesa con un video diffuso a mezzo social il 28 giugno. Dove il primo cittadino dice appunto che “abbiamo interloquito con la dirigenza, per capire quale poteva essere l’intervento migliore per i bambini“. Una dichiarazione che dirotta sul Primo istituto comprensivo, la domanda sollevata da una mozione consiliare presentata dal capogruppo Giancarlo Triberio:“Quali percorsi e quale logica sono stati utilizzati per la scelta di tale progetto?”. Se infatti il Comune doveva solo fare i conti con i numerosi impianti presenti in città, trasformandosi in un concorrente sleale di chi ha investito nel tennis coi racchettoni, la pubblica istruzione deve affrontare questioni più delicate. Legate alla compatibilità della disciplina con il corretto sviluppo fisico in età evolutiva, e alla valenza scarsamente socializzante di partite che si giocano in quattro. Senza considerare poi che la delibera del 23 giugno, parla espressamente di “intervento mirato all’ampliamento dei servizi alla popolazione scolastica, ivi compresa la fruizione ai migranti in arrivo o transito”.

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Mozione Triberio: campo per uno sport senza collegamento coi fondi per l’inclusione sociale.

Giancarlo Triberio.
copertina, il Plesso verde.

“É evidente che non si intravede dietro questa scelta nessuna logica, che abbia indirizzato l’amministrazione sulle reali necessità, e nemmeno nessun collegamento con lo scopo dei fondi destinati per l’inclusione sociale“. Il comunicato del consigliere d’opposizione se la prende con il Comune, perché “in più risulta strano e paradossale che la delibera di giunta sia adottata con l’assenza degli assessori allo Sport e all’Edilizia scolastica“. Triberio giunge alla conclusione che ciò fa sorgere “ancora di più il dubbio che questo progetto non sia frutto di una reale programmazione sulle necessità, ma frutto di desideri estemporanei: come se si scegliesse un cantante da ascoltare in radio”. L’esponente della minoranza, però, non si limita a mettersi di traverso. Per una sindacatura agire è sempre un passo avanti, rispetto all’inerzia. Semmai il punto è che il “come” ha altrettanta importanza quanto il “fare”. Perciò il capogruppo di Nuovo patto per augusta aggiunge che, “seguendo le finalità dei finanziamenti ricevuti ed essendomi confrontato con il presidente della consulta comunale sulla disabilità, ho presentato una mozione di indirizzo per utilizzare questi fondi nella costruzione di un campo di baskin”.

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Nuova disciplina pensata per le scuole come “laboratorio” di una società con diverse abilità.

Plesso scuole verdi di via Dessiè.
copertina: partita di baskin (foto Ifg Urbino).

Il sito della disciplina spiega che “il baskin si ispira al basket ma ha caratteristiche particolari e innovative. Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a giovani normodotati e disabili di giocare nella stessa squadra, composta sia da ragazzi che da ragazze. Permette la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità, sia fisica che mentale. Si mette così in discussione la rigida struttura degli sport ufficiali e questa proposta, effettuata nella scuola, diventa un laboratorio di società. Infatti il successo comune dipende realmente da tutti, permette di superare positivamente la tendenza spontanea a un atteggiamento ‘assistenziale’ a volte presente nelle proposte di attività fisiche per persone disabili. Anche i ragazzi normodotati beneficiano di questo percorso, imparano a organizzare un gruppo che conta al suo interno gradi di abilità differenti. Devono così sviluppare nuove capacità di comunicazione, mettendo in gioco la propria creatività e instaurando relazioni affettive anche molto intense. Inoltre la condivisione degli obiettivi sportivi coi ragazzi disabili permette loro di apprezzare le ricchezze e le capacità che la diversità porta con sé”.

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Campo pagato coi fondi migranti, “Comune pilota di integrazione col baskin invece del padel”.

Insomma, il baskin è stato creato apposta per le finalità educative ad ampio raggio, che deve assicurare la scuola. Scopi adatto anche a una città di frontiera, che è il porto d’ingresso all’Europa dei disperati che partono dall’Africa coi barconi. La mozione di Triberio fa notare che la costruzione di un campo di gioco dedicato a quella disciplina, finanziato con fondi statali per l’immigrazione integrati dal bilancio comunale, e da realizzare all’interno di un contesto fortemente educativo come un Istituto comprensivo, “farebbe di Augusta il Comune pilota di un percorso di integrazione“. Infatti, molto più di quanto possa fare il padel nato nei circoli chic e poi tracimato per imitazione in tutte le fasce della società, sarebbero funzionali alle soluzioni per “due emergenze sociali ,che a questo punto si potenzierebbero a vicenda”. Il comunicato del capogruppo d’opposizione conclude affermando che “la visione di una città moderna passa da una accurata programmazione delle reali necessità del territorio, e non legata a mode e desideri estemporanei di un sindaco o di un’amministrazione”. Ma in realtà, la polemica sembra che stavolta abbia sbagliato indirizzo.

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Il sindaco attribuisce la scelta a “interlocuzione costante con la scuola”, la dirigente tace.

Tea Sortino in un volantino elettorale sopravvissuto alle comunali 2020.

“Il campo di padel non è una fantasia casuale che nasce lì”, dice Di Mare nella sua diretta social, tenendosi accanto l’assessore Angelo Pasqua. “Dobbiamo stare attenti a contestualizzare tutto quello che abbiamo previsto per quell’area importante della nostra città”. Il sindaco puntualizza che la scelta “nasce da una interlocuzione costante anche con chi vivrà quei luoghi”. Poiché “lì c’è una scuola, quel campo resterà a disposizione dei bambini e potranno utilizzarlo non solo per giocare”. Dichiarazioni che tacitano le insinuazioni su una scelta dettata dagli orientamenti personali del primo cittadino, onnipresente nelle inaugurazioni dei campi e alle premiazioni dei tornei, sulla falsariga delle scelte artistiche per la festa patronale cadute sulla band beniamina dei Nomadi. Ma le spiegazioni arrivate da Palazzo di città allo tempo aprono un capitolo nuovo, su chi ha deciso che il padel sia lo sport più adatto all’educazione scolastica, e con quali criteri abbia scelto. “Quali valutazioni hanno orientato la scuola verso la pratica di quello sport per il percorso formativo-didattico? Quali sono gli altri usi previsti?”. E poi ancora, “poiché la delibera della giunta municipale parla anche di ‘fruizione ai migranti in arrivo o transito’, quali sono le iniziative programmate dall’Istituto volte alla integrazione, che prevedano l’uso della nuova struttura e il coinvolgimento degli alunni?”. Le domande inviate nella mattinata via pec alla dirigente Tea Sortino, al momento della pubblicazione in tarda serata non hanno ricevuto risposta.

AGGIORNAMENTO 30/6/2022: il giorno dopo la pubblicazione dell’articolo, la direzione didattica ha risposto ai quesiti. I contenuti dell’intervista rilasciata dalla dirigente Sortino si trovano all’interno del reportage “Augusta, ispezione sul padel coi fondi migranti: botta Musumeci a Di Mare”

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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