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Augusta, ispezione sul padel coi fondi migranti: botta Musumeci a Di Mare

AUGUSTA – Gli stanziamenti assegnati per l’integrazione dei migranti, utilizzati per giocare a padel e abbellire Augusta? La scuola Principe di Napoli si tira fuori dalle “scelte sportive” dell’amministrazione, mentre infuria la polemica fra Regione e Comune per “il corretto utilizzo dei fondi strutturali“. A volerci vedere chiaro è l’assessore regionale alle Politiche sociali, Antonio Scavone. Che il 30 giugno ha fatto sapere di aver “avviato un accertamento e un eventuale atto ispettivo“, sul mezzo milione di euro accordato come porto di sbarco. Prendendosi la replica di aver avuto “un colpo di sole elettorale”, diagnosticato dal sindaco Giuseppe Di Mare a mezzo agenzia stampa. Uno scontro divampato mentre approdavano nelle coste augustane altri 89 disperati, arrivati in barca a vela nella scogliera di Capo Santa Croce. L’ennesimo viaggio in cerca di futuro in Europa, col primo cittadino immortalato sul posto mentre valuta la situazione, che ha fatto scoppiare il bubbone accoglienza. “Dovrebbero esserci strutture in grado di iniziare subito il percorso di inclusione, e invece trovano una città che spende quei soldi per ridipingere le ringhiere nella zona balneare del Faro”. E’ il capogruppo d’opposizione Giancarlo Triberio, a focalizzare il nocciolo di una questione che lo scambio dialettico con Palermo stava confinando nel colorito.

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Assessore Scavone: campo gioco invece di inclusione, chiesta verifica da Ufficio immigrazione.

L’assessore regionale Antonio Scavone.
copertina: Giseppe Di Mare nell’ultimo sbarco al faro.

“L’assessore regionale eviti di polemizzare con un sindaco che, mentre lui si gode l’aria fresca del suo ufficio palermitano, è stato impegnato sotto il sole cocente”, chiosava infatti un documento diffuso dal Municipio. A scatenare la reazione dell’amministrazione comunale, è stata “l’iniziativa conoscitiva affidata alla dirigente responsabile dell’Ufficio speciale immigrazione“. Partita dalla Regione dopo che “recenti notizie di stampa informano di un presunto improprio utilizzo dei fondi strutturali per l’inclusione sociale, da destinarsi alla futura realizzazione di iniziative progettuali non rientranti tra le istituzionali finalità per cui detti fondi sono stanziati”. L’appunto di Scavone è sul fatto che “sarebbero stati destinati alla realizzazione di un campo di padel comunale”. Una scelta molto contestata anche ad Augusta, che il sindaco continua a difendere pure dai dubbi palermitani. “Se una struttura sportiva leggera interamente pubblica costituisca occasione di inclusione sociale, è argomento di civiltà sul quale non dovrebbero esserci dubbi: a meno di non pensare che Scavone voglia ghettizzare i migranti in spazi sportivi loro esclusivamente dedicati”.

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Replica sindaco: programma di spesa già conosciuto dalla Regione e mai contestato.

Di Mare crede così tanto nelle potenzialità sociali del padel, da puntualizzare che “il Comune ha deciso di aggiungere alla dotazione regionale di 50 mila euro, la somma di 25 mila interamente tratta dal proprio bilancio“. L’amministrazione inoltre precisa che “i fondi non sono strutturali, quindi non soggetti a regole e procedure europee“. E inoltre ricorda che “il programma di impiego” è stato regolarmente trasmesso alla Regione, e “in assenza di qualsivoglia rilievo da parte delle strutture regionali è stata data doverosa esecuzione”. Quindi, conclude Palazzo di città, “se in Regione Siciliana la mano destra non sa quello cha fa la sinistra, non è questione che possa riguardare il Comune”. Tuttavia Triberio ha qualcosa da dire, sul silenzio-assenso di Palermo. “Lo stesso sindaco ammette che la confusione regna sovrana nella presidenza agli sgoccioli di Nello Musumeci. Ma andava bene quando ai vecchi amici post-missini faceva passare gli elefanti”. I pachidermi indicati dal capogruppo d’opposizione si troverebbero in una serie di delibere dell’ottobre 2021. Adottate da una giunta non ancora rivoluzionata dal rimpasto coi partiti, ma piena espressione di un’area storicamente molto vicina al governatore. Quei 500 mila euro “da destinare alla copertura delle spese sostenute e/o da sostenere per far fronte al fenomeno immigratorio“, vengono distribuiti per fronteggiare una serie di necessità cittadine.

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Pittura ringhiere e sedili al Faro: 98 mila euro presi da soldi per problematiche immigrazione.

Migrante mostra Barca nostra.

L’unica voce strettamente attinente al tema migranti sono i 50 mila euro per il Giardino della memoria, dove valorizzare il Barca nostra, relitto simbolo dei tragici naufragi nel Mediterraneo. Piatto forte invece è il piano sicurezza urbana. Ci sono 320 mila euro per la videosorveglianza, 82 mila euro per il controllo accessi a Brucoli, 98 mila euro per un “sito di aggregazione presso la scuola Costa“. Con quei fondi vengono messe luci migliori nel cavalcavia, asfaltate strade, recuperate aree degradate. Per “arredo urbano nelle zone costiere” ci sono 51 mila euro, e 45 mila per la riqualificazione di via Brenta. Ringhiere e sedili al Faro richiedono altri 98 mila euro. In quella delibera si prevede il “recupero a uso sportivo spazi esterni Scuole verdi“, con 50 mila euro poi integrati con fondi comunali per farne un campo di padel. Che con l’inclusione dei migranti forse c’entra poco, e ancora meno con la didattica dei bambini. Infatti, a differenza di quanto lascia intendere un video del sindaco circa una scelta “frutto di interlocuzioni”, il Primo istituto comprensivo si è limitato a dare via libera a una proposta arrivata dall’amministrazione.

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Scuola, Sortino: accolta proposta amministrazione, con padel un’area sicura in tempi rapidi.

Tea Sortino.

“Sono stata contattata per mettere in sicurezza il battuto in cemento adiacente la scuola”, racconta Teo Sortino, dirigente della Principe di Napoli. Di far praticare il tennis coi racchettoni ai bambini, invece non ha intenzione. “Tolta la rete, il fondo di gioco in gomma si presta a far svolgere in tranquillità le usuali attività. Cosa si farà di pomeriggio, quando il campo è a disposizione del quartiere, lo deciderà il Comune. Attrezzarlo per il padel serve al recupero dello spazio in tempi rapidi, dato che si tratta in gran parte di elementi prefabbricati”. La direttrice didattica avalla la richiesta per un impianto di baskin, avanzata in una mozione consiliare di Triberio e sostenuta dalla Consulta per le disabilità, “ma in un’altra collocazione”. Che prevede possano essere “i due campetti abbandonati alla Cittadella degli studi“. Il contestato progetto alle Scuole verdi invece non si tocca, nonostante l’intervento dubbioso della Regione, “perché chiederne la modifica a programmazione già avviata è un po’ fazioso”. Sulla compatibilità del campetto con le finalità dell’integrazione migranti, ricorda che “le classi hanno già avuto momenti di socializzazione con minori dei centri di seconda accoglienza, dove la pratica dello sport la fa da gigante”.

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Triberio: assessore vicino a Musumeci contro amministrazione, regolamento di conti a Destra.

Nello Musumeci con Roberto Meloni e il sindaco.

La preside tuttavia getta acqua su un fuoco che si autoalimenta, per le ragioni che fanno da sfondo. “Perché lo scontro fra l’amministrazione Di Mare e l’assessore vicino a Musumeci è un regolamento di conti dentro la Destra“, commenta Triberio. Il capogruppo d’opposizione, considerato sule posizioni di Claudio Fava, dice infatti che “i posizionamenti per le regionali hanno portato alla luce la cultura politica dove il capo non tollera l’emancipazione dei gregari”. Il leader che impartisce lezioni a mezzo presidente della Regione sarebbe Luca Cannata, in rotta col sindaco augustano che aveva aiutato a eleggere. Una valutazione che fanno anche i 5 Stelle. “La designazione di Roberto Meloni a componente del Comitato Adsp, evidenzia che la ricerca del profilo professionale ha ceduto il passo all’ennesima nomina politica“, scrive il gruppo consiliare 5S. La nota, inviata alla stampa il 30 giugno ma anticipata su Facebook due giorni prima, aggiunge che “peraltro la nomina fatta dal presidente Musumeci in favore dell’anziano componente augustano di Fratelli d’italia, era pressoché scontata nell’ottica di aggregazione pre-elettorale portata avanti dal centrodestra: questa volta si è voluto accontentare il potente ex sindaco di Avola che, così, riesce a riempire una casella con un nome non proprio graditissimo all’amministrazione locale”. Roberta Suppo, Marco Patti e Chiara Tringali concludono che “ancora una volta ha prevalso l’interesse politico-elettorale“. Generatore di uno scontro che evidentemente non si è fermato all’Autorità portuale. Come dimostra la piccata replica del primo cittadino a Scavone.

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“Assessore spinto da basisti locali respinti per regionali”. “A chi sbarca sindaco offre una partita”.

Giancarlo Triberio con Claudio Fava.

“Veramente risibili queste affermazioni a cui l’assessore regionale ci sta abituando, accompagnato da basisti locali a cui non abbiamo dato disponibilità per le elezioni regionali“, sibila Di Mare all’Adnkronos. Convocando pure una conferenza stampa per il 4 luglio, dove “sindaco e giunta” annunciano di voler “ulteriormente rendere pubbliche le circostanze”. Prendendosi immediatamente l’ironica controreplica a mezzo stampa dalla longa manus di Musumeci. Dove Scavone scrive che “reagisce al nulla con toni così esagerati e perfino volgari, sicuramente molto poco istituzionali”. Il comunicato bis lo definisce “un primo cittadino a cui non mancano fantasia e ottimismo fino a pensare di regalare ai migranti, oltre ai necessari presidi di conforto, perfino la gioia di una partita di padel“. La conclusione politica però la tira Triberio, “su uomini di governo che hanno fatto diventare la delicata questione dell’integrazione, anziché un momento di seria riflessione, un motivo di scontro interno”. E tutto, nota il capogruppo di minoranza, “alla vigilia di primarie dove il centrosinistra sceglierà un candidato nei cui programmi non mancherà la questione accoglienza, mentre nella Destra che vuole comandare la coalizione avversaria si scambiano dritti e rovesci senza risparmio di colpi. Come fosse una partita di padel”.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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