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Augusta, silenzi dopo condanna su tagli Asacom: disabili pronti alla piazza

AUGUSTA – Il Comune di Augusta non ha il potere di tagliare il sostegno che spetta agli alunni disabili, né può appellarsi alle difficoltà di bilancio se i tagli li applica solo agli scolari svantaggiati. E’ una sentenza dai potenziali effetti deflagranti per le casse comunali, quella arrivata dal tribunale di Siracusa contro l’amministrazione Giuseppe Di Mare. Condannata a “cessare la condotta discriminatoria” contro un bambino di 7 anni, i cui genitori avevano presentato denuncia, e a “fornirgli l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione secondo le previsioni del Piano educativo individualizzato“. Il giudice civile ha inflitto all’Ente “il pagamento delle spese processuali, quantificate in mille e 800 euro. Ma soprattutto ha aperto la strada a una possibile pioggia di ricorsi, che può abbattersi sulle finanze municipali come uno tsunami. Perché sono 134 gli studenti dell’obbligo che hanno diritto al sostegno scolastico, metà dei quali usufruiscono gratis del servizio legale dell’Associazione 20 Novembre. Una trentina di famiglie si è già rivolta alla Onlus, per una consulenza circa l’eventuale richiesta di risarcimento del “danno esistenziale per mancato apprendimento”.

Associazione 20 Novembre: possibili richieste di risarcimento del danno esistenziale.

Sebastiano Amenta.

A rivelare le intenzioni dei genitori, sull’Asacom con lo “sconto” applicato dal Comune, è un comunicato diffuso dall’associazione il 6 febbraio. Dove il vicepresidente Sebastiano Amenta avverte che “non si escludono ulteriori domande giudiziali, stavolta finalizzate al risarcimento dei danni esistenziali, laddove il Comune non si attivi immediatamente”. Facendo inoltre sapere che “con la nostra associazione procederemo senza indugio e senza oneri per le famiglie. Una pioggia di ricorsi metterebbe alle corde le finanze municipali. La sentenza emessa il 28 febbraio, infatti, non lascia margini. “Richiamati in particolare i principi di diritto da ultimo espressi dalla Suprema Cortescrive il giudice – una volta approvato, tale Piano obbliga l’amministrazione a garantire il sostegno”. L’adozione del Pei è definito “il momento di cristallizzazione di un diritto soggettivo“, contro il quale l’Ente non può opporre le sue difficoltà di bilancio. “L’assistenza prevista all’alunno in situazione di disabilità“, deve essere fornita dall’amministrazione “per il numero di ore programmato, senza lasciare ad essa il potere discrezionale di ridurne l’entità in ragione delle risorse disponibili”.

Tribunale di Siracusa: se Comune taglia ore Pei discrimina fra alunni disabili e normodotati.

Maurizio Benincasa, presidente Associazione 20 Novembre.

Il tribunale civile fa a pezzi la tesi dell’assessorato secondo cui “l’amministrazione comunale (non solo la nostra e non solo per la nostra città) il più delle volte si è trovata costretta, per motivi non imputabili all’Ente, a ridurre queste ore previste dal Pei senza però effettuare alcuna condotta discriminatoria nei confronti di alcuno. Al contrario, l’Ente ha avuto cura di assicurare assoluta uguaglianza di trattamento, distribuendo il totale dei voucher a disposizione in maniera proporzionale al fabbisogno individuale certificato nei Piani”. Il giudice però ha rilevato “come la condotta dell’amministrazione che non appresti l’assistenza pianificata, si risolva nella contrazione del diritto del disabile alla pari opportunità nella fruizione del diritto scolastico; la quale, ove non accompagnata dalla corrispondente riduzione dell’offerta formativa per gli alunni normodotati, concretizza discriminazione indiretta”. In pratica c’è disparità di trattamento se uno scolaro può usufruire delle ore di lezione regolamentari, mentre il compagno disabile può essere aiutato solo 3 ore a settimana per seguirle, quando gliene servirebbero almeno 6. Dopo questa sentenza appare scontata anche quella sul secondo ricorso, rappresentato in giudizio dall’avvocato Maurizio Benincasa, presidente e fondatore della 20 Novembre.

Amministrazione: aumentato fondi del 150 per cento, ma c’è stato boom di richieste.

L’amministrazione si era in qualche modo attivata per tamponare la falla. “Fin dall’anno scolastico 2019/20 il servizio di assistenza alla comunicazione veniva erogato con l’utilizzo di fondi regionali. Negli ultimi due anni di fatto si è assistito alla mancata corresponsione, a fronte del quale il Comune si è tempestivamente attivato per riuscire ad assicurare comunque il servizio Asacom, che oggi risulta esclusivamente e interamente finanziato da risorse comunali“. L’assessorato aveva inoltre fatto rilevare che nel primo vero bilancio della sindacatura Di Mare, “lo stanziamento è stato portato dagli 80 mila euro del 2020, ai 200 mila del 2021“. Un “incremento del 150 per cento”, calcolato “sulla base del censimento dell’anno precedente” dove erano102 gli aventi diritto”, che non è più bastato quando sono saliti a 134. Una spiegazione che non ha convinto la 20 Novembre, la quale ha ribadito che “i servizi di assistenza allo studio vanno garantiti in tempi brevi e certi”. Amenta lamenta che “coi predecessori 5 Stelle si polemizzava, a volte aspramente, ma dopo chiamavano sempre per cercare una soluzione condivisa; ora invece tutto tace”.

PER APPROFONDIRE: “Bisogni” negati a scolari disabili, Di Pietro litiga in piazza con le mamme

Amenta: Consulta disabili a vuoto e ora silenzio dopo sentenza, scenderemo in piazza.

a sinistra Giancarlo Triberio, col megafono Sebastiano Amenta nel sit in per l’Asacom (repertorio 2019).

Eppure, associazione e amministrazione Di Mare erano partiti col piede giusto. Lo scorso anno era stata istituita la Consulta per le persone con disabilità, e a presiederla era stato eletto lo stesso Amenta. “Ma un documento in 9 punti presentato a giugno 2021, a marzo 2022 è ancora lettera morta”, lamenta il presidente dell’organo consultivo. Nell’elenco delle richieste c’era anche quella di parco giochi e raccolta fondi per arricchirlo di altre giostre H“, come quello ripristinato a Brucoli con l’aggiunta di “un pannello sensoriale donato dal Rotaract club. Il restauro celebrato dal sindaco con la solennità di una inaugurazione, proprio in quel 6 marzo dove la Onlus diramava il comunicato sulla condanna del Comune, ha nuovamente rinfocolato la polemica. “Mi chiedo inoltre se anche questa sentenza rappresenti per la politica un palcoscenico mediatico”, aveva avvisato il vicepresidente della Onlus. Lamentandosi degli amministratori che “anziché impegnare il loro tempo a risolvere il problema, hanno preferito diramare note stampa che a poco servivano per risolvere la situazione”. Quando il Palazzo ha taciuto sulla questione Asacom nonostante la condanna, alla 20 Novembre quel silenzio è diventato assordante, appena le nuove giostrine nella frazione sono diventate sui social il risultato amministrativo della domenica. “Siamo pronti a tornare in piazza a protestare”, avverte Amenta. Un’irritazione che il capogruppo d’opposizione, Giancarlo Triberio, è stato lesto a cogliere:“Amministrare non é tagliare nastri o presenziare alle cerimonie“.

PER APPROFONDIRE: Augusta, “interrogazioni che persone perbene evitano”: bufera sulla giunta
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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