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Augusta, la spesa e i fiori al caro estinto:”no al supermarket vista cimitero”

AUGUSTA – Un grande supermercato proprio davanti il cimitero. Con un parcheggio pubblico da cento posti auto, un’area attrezzata con campetti da gioco, e due nuove strade per la circolazione con viale America. Il via libera dato a una Srl catanese dall’amministrazione di Augusta, mette gli ambientalisti sulle barricate. Il progetto riguarda 17 mila metri quadri di campagne antistanti gli ingressi cimiteriali. Contro il supermarket con vista sul caro estinto, si sono fatti sentire Legambiente e Natura sicula. Con un comunicato diffuso il 27 aprile, hanno nuovamente preso posizione per lo “stop alle medie e grandi strutture commerciali in zona F“. Vogliono evitare che il loro “scopo e il senso originale vengano di fatto stravolti, sottraendole alla funzione pubblica e collettiva”. Un concetto già espresso per il McDonald’s nel palmeto comunale del Palajonio. E che ora estendono al grande magazzino faccia camposanto, programmato in contrada Pezzagrande. Nonché al previsto centro commerciale Megara village della Scardina. Le due associazioni ecologiste hanno pure protocollato osservazioni puntigliose. Ritenendo che “entrambi i progetti privati appaiono in contrasto con i vincoli urbanistici, essendo del tutto estranei alla nozione di impianti e attrezzature di interesse generale”.

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Supermercato e parcheggi davanti il cimitero, progetto della Srl di Catania passa in un mese.

La cementificazione delle pertinenze agricole cimiteriali è imponente. Le 4 particelle catastali indicate nella delibera vanno dal viale dei cipressi, tradizionale accesso alla parte monumentale del camposanto, fino alla parallela via d’ingresso alle nuove cappelle. Il progetto è stato protocollato il 14 aprile 2021 dalla “Fin.Operae”, società a responsabilità limitata con sede a Catania. Un mese dopo – il 18 maggio – è approvato da una giunta non ancora rimpastata, in una delle poche sedute in cui manca il sindaco Giuseppe Di Mare. La ditta tuttavia è solopromissaria acquirente dell’area, giusta autorizzazione e delega rilasciata dai proprietari in seno al contratto preliminare di compravendita”. Un compromesso immobiliare stipulato dalla Srl nell’ottobre del 2019, cinque mesi dopo aver ottenuto a Taormina il permesso per un supermercato da 1.700 metri quadrati. La relativa concessione edilizia riporta che amministratore unico è Salvatore Santagati. Si tratta di un ingegnere originario di Acireale, nel cui curriculum figurano molte importanti committenze dalle aziende ospedaliere catanesi. Nel maggio 2017 costituisce la società, con sede legale nello stesso indirizzo dove risiede. Il database sulle aziende ne riporta un fatturato di 3 milioni e 700 mila euro nel 2019, salito a quasi 4 milioni e 900 mila nel 2020.

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Urbanizzazione su 17 mila metri quadri di campagna: la metà va gratis al Comune.

sopra e copertina, le campagne dove sorgerà il supermercato.

Dopo l’affare taorminese, la “Fin.Operae” si imbarca in quello augustano. E non sono bruscolini. Su 17 mila metri quadrati, sono 8.400 quelli che deve dare gratis al Comune. Di questi, circa 3.500 metri quadri, sono “per la nuova viabilità stradale compresi marciapiedi e aiuole, dotata di relativi sottoservizi”. Nello schema di convenzione, “i soggetti attuatori si obbligano a realizzare a propria cura e spese le opere di urbanizzazione“. Nelle quali rientra l’“area a verde attrezzato per lo sport e lo svago estesa circa 2.800 metri quadri, completa di alberature, impianto di illuminazione, superfici pavimentate per lo sport all’aperto e percorsi pedonali“. Nonché il parcheggio pubblicoda 1.500 metri quadrati, completo di illuminazione e fogne. Il supermarket fronte necropoli deve pure farsi carico degli allagamenti nel bivio per Brucoli. E’ carico della Srl un “impianto di trattamento acque di prima pioggia, ulteriore vasca di laminazione e raccolta acque meteoriche con pompa di rilancio per riuso irriguo aree a verde, smaltimento acque meteoriche in eccesso in pozzo trivellato di ravvenamento/ricarica di falda. In detto impianto verranno convogliate anche le acque provenienti dalla rotatoria posta all’incrocio con il viale America”.

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Legambiente e Natura sicula: su zone F niente affari ma opere di reale interesse generale.

Il comunicato ambientalista avverte che “per queste iniziative imprenditoriali mancano ad oggi le necessarie valutazioni ambientali, nonché gli studi di impatto prescritti dalla legge e propedeutici al rilascio di qualunque autorizzazione edilizia e commerciale”. Legambiente e Natura sicula sollecitano a colmare le lacune. “Appare opportuno lavorare a un piano particolareggiato delle zone F, al fine di pianificarvi le opere pubbliche di reale interesse generale, e in primo luogo le aree attrezzate a parco e per le attività ludiche e sportive all’aperto, di cui il territorio rimane sprovvisto”. Dicono che “non è più rinviabile l’avvio di una nuova stagione di pianificazione del territorio, che coinvolga istituzioni comunali, associazioni e cittadini”. Le osservazioni si soffermano sui vincoli nelle aree per “attrezzature e impianti di interesse generale”. Riprendendo la sentenza 2017 del Consiglio di stato, scrivono che “in tali aree sono ammessi esclusivamente interventi edilizi connotati da un positivo risvolto per l’interesse pubblico generale a soddisfare i bisogni essenziali della persona, aventi natura non commerciale“. A sostegno portano un orientamento costante della giustizia amministrativa, circa le opere ammesse in zone F:“Non possono però farvisi rientrare anche le medie o grandi strutture commerciali private, sebbene inserite in contesti integrati nei quali insistono bar, piccoli negozi, od anche locali adibiti ad uso ricreativo, sportivo o parasanitario. L’esistenza di tali altre attività non vale a configurare l’intero centro quale ‘attrezzatura di interesse comune’ fruibile dall’intera collettività poiché, anche a volere considerare la funzionalità delle stesse a garantire il soddisfacimento di bisogni connessi alla sport o alla salute, esse non giustificano il contestuale insediamento di strutture squisitamente commerciali di grandi dimensioni, che sfuggono ictu oculi alla nozione di attrezzatura di interesse comune”.

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Il Comune: elevati standard della città con le nuove strade per il traffico in viale America.

La campagna dove sarà il supermercato.

Il Comune, però, da un’interpretazione diversa ai vincoli del prg. Nella delibera dove approva il supermarket al cimitero, premette che “è interesse di questa amministrazione favorire la rigenerazione del tessuto urbano ed edilizio esistente, alcune volte in stato di abbandono e degrado, nonché provvedere delle dotazioni territoriali mancanti”. Perciò assicura che “l’area di intervento ricade in zona F nella quale, ai sensi del regolamento edilizio, sono ammessi impianti di tipo sportivo, ospedaliero, turistico-alberghiero, ricreativo, culturale, scolastico e comunque attinenti al pubblico interesse e alla funzionalità dei centri abitati”. Una caratteristica riconosciuta all’insediamento commerciale antistante il camposanto. “Tale intervento è coerente con l’interesse pubblico in quanto contribuirà a elevare gli standard urbanistici previsti dal Prg, poiché saranno realizzate opere di urbanizzazione e servizi di interesse collettivo”. Infatti “la nuova viabilità, a doppio senso di circolazione, metterà in comunicazione le due vie di collegamento del viale America con il cimitero, consentendo di fluidificare il traffico, permettendo la fruizione collettiva dell’area destinata al verde attrezzato e al parcheggio di uso pubblico; servizi di cui la zona oggi è priva”.

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No ecologisti a Scardina outlet da 12 negozi e 2 supermarket. Tedesco: Cga ci rende sereni.

In favore degli indirizzi amministrativi gioca la sentenza Cga sul Megara village. Il centro commerciale alla Scardina prevede “un corpo centrale con galleria di servizio”, che incorpora l’esistente Eurospin con l’aggiunta di un Conad. Il resto sono 12 negozi, dall’abbigliamento alla parafarmacia, fra i quali c’è persino un eventuale punto vendita di articoli pirotecnici per le feste”. Inoltre, riporta la relazione tecnica, “un locale all’interno sarà utilizzato come bar ristorante“. Il progetto in zona F, a due passi dal Mc.Donald’s contestato a causa dell’identica classificazione, era stato bocciato dai predecessori 5 Stelle. E nel 2019 il Tar aveva respinto il ricorso presentato da una Sas di Carlentini. Ma nel 2022 la “Ve.Di.” ha vinto l’appello, dove nessuna amministrazione si è costituita a difendere il diniego. “Alla luce di tale sentenza, che rischia di aprire la strada al proliferare di istanze per progetti commerciali a macchia di leopardo, Legambiente Augusta e Natura Sicula invitano all’urgente elaborazione del Piano commerciale; onde pianificare il settore secondo i giusti criteri e per non esporre l’Ente a dannose controversie“. La replica agli ambientalisti arriva dall’assessore all’Urbanistica, Giuseppe Tedesco. “Apprendiamo con piacere il grande (quanto improvviso) interesse delle associazioni in questioni sulla nostra città. Proprio quella sentenza citata dà ragione a tutti i percorsi fatti dall’ufficio, e dalla nostra amministrazione in questo mandato. Eravamo sereni, lo siamo ancora di più adesso”.

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L’area scelta per il Megara village.
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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