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Brucoli parking, avviso ambientalista al Comune: occhio ai vincoli sul fiordo

AUGUSTA – Legambiente e Natura sicula mettono i paletti ambientali al parcheggio di Brucoli, Giuseppe Di Mare replica in tivù che “è solo un’iniziative per bloccare l’operato” della sua sindacatura, e l’assessore Angelo Pasqua tranquillizza tutti anticipando che non ci sarà asfalto. Il progetto per l’area di sosta nella frazione turistica non è stato ancora protocollato, e già inizia lo scontro fra amministrazione comunale di Augusta ed ecologisti. Le due associazioni si sono nuovamente messe di traverso sulla politica del Comune riguardo le zone F, che per gli amministratori sono oggetto di una “riqualificazione” dovuta alla pubblica utilità, e per gli ambientalisti si tratta di preziose aree verdi minacciate dalla “cementificazione”. Lo scontro si è acceso sulla delibera del 31 marzo, dove la giunta municipale approva l’avvio della procedura per la “realizzazione parcheggio con annessi servizi, e appone un vincolo di esproprio sul terreno dell’Enel all’ingresso del borgo marinaro. Sarebbe uno dei tanti atti di indirizzo che passano inosservati, se non fosse che l’appezzamento da trasformare in posteggio permanente si affaccia sul fiordo, dove gravano stringenti vincoli archeologici e paesaggistici. A mettere in allarme coloro che per il sindaco “non perdono occasione per intralciare”, non sono solo le “singolarità geomorfologiche” minacciate, ma anche gli “annessi servizi non meglio specificati” nella deliberazione.

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Progetto dei Lavori pubblici affidato al geometra dell’Urbanistica che cura la pratica McDonald’s.

Gli ambientalisti trovano ancora più inconsueto l’incarico progettuale dato a un geometra dell’Urbanistica, lo stesso che ha gestito la pratica del McDonald’s nel palmeto del Palajonio, anziché al competente ufficio tecnico dei Lavori pubblici. “Nessuna stranezza, il mio assessorato sta scoppiando di lavoro e si è utilizzato il settore urbanistico che è meno oberato”, puntualizza Pasqua. L’assessore di Attivamente in quella seduta di giunta non c’era, e i dettagli che può indicare sono quelli a grandi linee comunicate dall’Utc fuori dalla sua competenza diretta. “Mi è stato riferito che non verrà steso alcun manto di asfalto, ma si sta studiando fra una pavimentazione autobloccante o un sistema bagnatura automatica del terreno. Inoltre il parcheggio riguarderà solo una parte dell’area, mentre quella più vicina al fiordo sarà attrezzata con un percorso di visita e parapetti in legno. Tutto comunque è oggetto di una successiva definizione, perché al momento si sta definendo l’acquisizione dell’area dall’Enel. Il posteggio sarà dato in gestione? Probabilmente”.

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Ciacchella e Morreale allertano Soprintendenza, il Genio civile e Regione: occorre la Via.

sopra e copertina, l’area del parcheggio.

Il sospetto di Legambiente e Natura sicula è che in realtà l’amministrazione abbia già le idee chiare. Anche perché il futuro gestore, se non dovrà farsi carico pure delle infrastruttura da realizzare, comunque dovrà assicurare la manutenzione dell’intera area. Considerato il carattere stagionale delle frequenze a Brucoli, dovrà massimizzare gli incassi nei pochi mesi estivi. E per non applicare tariffe improponibili per la sosta, che metterebbero in fuga i visitatori e distruggerebbero l’economia turistica della frazione, deve almeno contare su una capienza elevata. “Qualora si progettasse la realizzazione di un parcheggio con capacità superiore a 500 posti auto, tale infrastruttura andrebbe inoltre preventivamente sottoposta a Verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale“, sostengono gli ambientalisti Domenico Ciacchella e Fabio Morreale. Il loro avvertimento, a nome delle rispettive associazioni, ha preso forma in una lunga serie di osservazioni protocollate al Comune l’8 aprile. E trasmesse anche alla Soprintendenza di Siracusa, al Genio civile e agli assessorati regionali Ambiente e Beni culturali. Il documento indica tutti i vincoli che si devono rispettare, mettendo le mani avanti:“All’amministrazione comunale ci permettiamo di suggerire di valutare la possibilità di elaborare sin d’ora un progetto che – tramite l’impiego di tecniche d’ingegneria naturalistica – rispetti i sopra citati vincoli e preservi integralmente le caratteristiche dei luoghi”.

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Progetto con percorso a ostacoli per i vincoli archeologici e paesaggisti sul fiordo della frazione.

La mappa dei vincoli.

Stando all’elenco trasmesso dagli ambientalisti, la progettazione del parcheggio deve affrontare un vero percorso a ostacoli. “L’area oggetto di intervento ricade in zona di tutela 2 del Piano paesaggistico; in virtù di tale stringente vincolo non è consentito effettuare movimenti di terra”. Inoltre, poiché ricade nella “area di interesse archeologico denominata Fiordo di Brucoli, assoggetta tutti i progetti di interventi trasformativi al preventivo controllo della Soprintendenza”. Non solo, “il progetto in argomento va preventivamente sottoposto a Valutazione ambientale strategica, trattandosi di un piano di intervento di pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli. Nell’ambito del suddetto procedimento di Vas, va altresì esperita la preventiva Valutazione di incidenza ambientale rispetto al sito Natura 2000 denominato Fondali di Brucoli-Agnone. Alle Via, Vinca e Vas si aggiungono le prescrizioni del Piano regolatore relative alla zona archeologica non delimitata”, per la quale fino a 200 metri dell’abitato sono “ammesse solo opere di ordinaria manutenzione e restauro conservativo”, senza preventivo nulla osta dei Beni culturali.

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L’amministrazione assicura che ancora è solo un atto di indirizzo e non ci sarà asfalto.

Legambiente e Natura sicula puntano il dito sul fatto che “il Comune di Augusta non è a oggi dotato del Piano urbano del traffico la cui predisposizione, oltre che obbligatoria, risulterebbe opportuna al fine di pianificare in maniera ordinata soluzioni di mobilità sostenibile“. Nel caso specifico serve proprio ad “analizzare i reali bisogni in termini di parcheggi pubblici, anche in relazione ai centri turistici come Brucoli”. Le osservazioni del circolo augustano e della onlus siracusana avvertono che “il vincolo espropriativo deve essere preventivamente e obbligatoriamente deliberato dal consiglio comunale, unico organo competente in materia. Pertanto, anche in sede consiliare e ai fini di una corretta pianificazione urbanistica, è auspicabile un attento esame della pubblica utilità dell’opera nonché degli interessi pubblici coinvolti. E segnatamente degli interessi di protezione paesaggistica e ambientale, rappresentati dalle scriventi associazioni”. Il borgo ha necessità di un posteggio esterno. Ora, rimarca Di Mare a Tris tv, “c’è la volontà di dotare delle infrastrutture che già dovevano esserci e non ci sono”. Ma il sindaco dice che “non c’è ancora alcun progetto”, e l’assessore ai Lavori pubblici assicura che “non ci sarà pavimentazione asfaltata”. Tuttavia la delibera parla espressamente di parcheggio, che ha caratteristiche precise fissate dalla normativa, anche in termini di spessori minimi per massicciata e tappetino. Se l’esproprio arriva in aula, forse dal dibattito si capirà se in realtà è solo un’area di sosta temporanea. O se invece la giunta non si è sbagliata affatto, e gli ambientalisti ci hanno visto più lungo dell’opposizione.

Il fiordo di Brucoli, sullo sfondo la torre Enel.
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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