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Adsp Augusta, Musumeci indica Meloni: lezione di Cannata a casa Di Mare

AUGUSTA – E’ grazie ad Avola che Augusta aumenta la sua rappresentanza nella gestione dell’Adsp in coabitazione con Catania. La nomina dell’ingegnere augustano Roberto Meloni nel Comitato portuale della Sicilia orientale, arrivata il 24 giugno su designazione della Regione, è infatti un grande risultato locale che ha seguito un singolare giro largo dalla zona sud. “Non c’è dubbio che parte da lì”, conferma l’anziano professionista. Che non ha difficoltà ad ammettere come la scelta del presidente Nello Musumeci, “sia giunta su indicazione di Luca Cannata, uomo forte di Fratelli d’italia nel Siracusano“. L’amministrazione Giuseppe Di Mare aveva infatti puntato su un suo consulente a titolo gratuito, proprio quando consumava la rottura con l’uscente sindaco avolese, in pole position per correre all’Assemblea siciliana. Il governatore, che si prepara a entrare in Fdi con tutta Diventerà bellissima appena tramonta definitivamente la sua ricandidatura, ha atteso il risultato delle amministrative. Appena la poltrona sindacale del futuro candidato all’Ars è passata alla sorella Rossana, con un plebiscito raccolto già al primo turno dall’attuale deputata regionale, Palazzo d’Orleans ha onorato la sua cambiale politica col partito dove si accaserà. Rinunciando a una scelta catanese, che lo avrebbe premiato nel suo collegio di riferimento, per rafforzare la famiglia elettorale della provincia confinante.

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Meloni: poteva scegliere ad Avola o Siracusa, ha puntato su Augusta perché c’è molta attenzione.

“Cannata poteva segnalare un professionista di Avola o un esperto di Siracusa, oppure di un altro comune più vicino al suo bacino elettorale di provenienza”, fa notare Meloni. Sottolineando che “invece ha puntato su Augusta, e ciò è segno che guarda con grande attenzione a questa città e al suo territorio“. Il professionista, laureato in ingegneria civile dei trasporti, arriva nel comitato di gestione Adsp dopo una lunga carriera politica. Iniziata nella Democrazia cristiana e segnata “dall’amicizia indimenticabile col gigante Santi Nicita“, ma decollata negli anni Novanta con Alleanza nazionale. Della quale è stato presidente provinciale, “nonché il notaio che ne ha ratificato la chiusura”, e consigliere comunale per due tornate fino al 2003. Nel 2008 è assessore provinciale nella giunta dell’ex missino avolese Nicola Bono, e nel 2010 diventa presidente di un Consorzio universitario il cui direttore è un promettente Luca Cannata. “Sono stati 5 anni dove abbiamo stretto un rapporto molto solido, che hanno lasciato il segno”, dice il settantaseienne ingegnere. La cui lunga frequentazione della Destra post-missina ha creato pure “un eccellente rapporto con Musumeci, ma nessuna tessera firmata da Giorgia Meloni. Almeno non ancora.

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La delusione con l’amministrazione fatta eleggere, la rivincita politica con l’ex sindaco avolese.

Marco Stella, Giuseppe Di Mare e Roberto Meloni prima della vittoria elettorale.
copertina, con Nello Musumeci nella sede Adsp.

“Non sono un tesserato Fdi anche se è un mondo al quale mi sento vicino”, puntualizza Meloni, la cui nomina all’Autorità portuale porta proprio il marchio di quel partito. Eppure l’interessato dice di “non sapere cosa farò”. Nella decisione pesa probabilmente l’ostacolo della sezione augustana. Che potrebbe anche lei aver subito questa nomina calata da fuori, considerato che l’ingegnere è stato pescato dal fronte dei vecchi avversari interni, coi quali c’è una ultra decennale guerra fredda. E’ stata infatti la traumatica rottura con l’ex deputato augustano Puccio Forestiere, padre-padrone dello storico circolo Venturini, che ha dato vita al progetto civico diventato il miracolo della sindacatura Di Mare. “Mi sento uno degli artefici della sua elezione”, sottolinea il professionista, che è stato il presidente della federazione di liste con le quali il sindaco ha vinto le comunali 2020. Poi, nel giro di neanche un anno e in parallelo con tanti altri della prima ora, qualcosa si è rotto con Palazzo di città. “Avrei voluto che l’amministrazione fosse stata più incisiva su tematiche come piano regolatore, protezione civile e piano cimiteriale”, spiega. C’è l’impronta della formazione democristiana quando glissa sul clima attuale e parla di “rapporti buoni, che stabilizzandomi nella carica potranno andare molto meglio”. Però qualche sottolineatura è arrivata il momento di farla.

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Mantenuta la promessa avuta a gennaio dopo la rinuncia a presidenza della federazione Di Mare.

Quando Meloni ha mollato la presidenza della federazione #perAugusta, alla conferenza stampa per il passaggio di consegne al nuovo coordinamento c’era, nonostante il malessere noto a tutti gli addetti ai lavori. A quell’incontro coi giornalisti del 26 novembre scorso, poi finito in maniera disastrosa per il “partito del sindaco” proprio sul tema delle prossime regionali, non aveva tuttavia preso parola. Nemmeno per rivendicare il contributo al successo di un progetto che era stato accolto fra lo scetticismo generale, poiché partito durante un grillismo col vento così in poppa da sembrare inarrestabile per almeno un decennio. In sala si era seduto in disparte restando in silenzio, ma in città non si era silenziosamente messo da parte. “Ai miei amici lo avevo già comunicato a gennaio”, sottolinea l’ingegnere, parlando delle anticipazioni sul suo prossimo ritorno nel Comitato portuale. Di cui aveva già fatto parte fra il 2008 e il 2010, prima della riforma che accorpava la Port authority di Augusta con quella di Catania, come rappresentante della Provincia. Stavolta la “rappresentanza” sarebbe stata quella della Regione, e della candidatura Cannata alle regionali, della quale diventa il principale sponsor augustano.

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Il fai play del sindaco e di Stella sulla lezione impartita dal vecchio amico Cannata in corsa all’Ars.

L’allora candidato sindaco con Luca Cannata a “Ricostriamola”.

L’ex sindaco di Avola è entrato col bulldozer in “casa Di Mare”, ma il primo cittadino incassa con stile. Dice che “avevamo chiesto che gli augustani nel Comitato di gestione fossero due: insieme all’ingegnere Dario Niciforo, di competenza del sindaco, la nomina dell’amico Roberto ci fa grande piacere ed è un segnale importante di grande attenzione per la nostra città da parte del presidente della Regione. Andiamo avanti nel lavoro di sinergia e condivisione già avviato con tutti gli attori della portualità, a fianco del presidente Adsp, Francesco Di Sarcina“. Anche Meloni sorvola sulla “lezione” arrivata dalla zona sud, e parla di “azione molto importante per Augusta, perché il suo porto insieme con quello di Catania è l’entità più importante della Sicilia orientale”. Parole che potrebbero essere un si per allargare l’Autorità portuale a Siracusa e Pozzallo, se non fosse che sulla questione si dichiara “cauto”. L’ingegnere spiega che “sul momento sono stato un po’ perplesso: a che pro?”. E tiene a rimarcare che “in ambiti portuali questa mia nomina è stata ritenuta da tutti una scelta seria”. Un “apprezzamento” arrivato pure da Marco Stella, a cui i corridoi accollano la responsabilità di un allontanamento da Cannata tracimato sul piano personale. “Ritengo che lo strumento Adsp ora sia perfetto: c’è una volontà trasversale di andare avanti tutta a gonfie vele”, dice il presidente del consiglio comunale. Regista politico di un’amministrazione civica nata da una rottura nella Destra, sostenuta da forze del centrodestra, ma che in quel quartiere fatica a trovare una casa che li accolga in salotto.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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