Tu sei qui
Home > ERROR404.ONLINE > Augusta, due poltrone per una: Contento tiene seggio e cda Ias

Augusta, due poltrone per una: Contento tiene seggio e cda Ias

AUGUSTA – Il caso Ias scuote il consiglio comunale di Augusta. Con la nomina di Milena Contento nel cda del depuratore consortile, infatti, a palazzo San Biagio si è aperto il toto-consigliere per la successione. Che invece non ci sarà, salvo clamorose sorprese. Secondo un decreto legislativo del 2013, infatti, anche dimettendosi si troverebbe comunque in condizioni di non poter assumere la carica di amministratore nella Spa partecipata con fondi pubblici. L’accettazione della designazione proposta la scorsa settimana dal consorzio Asi, in ogni caso non ha spinto la capogruppo d’opposizione a considerare di lasciare il seggio, appena conquistato alle amministrative di autunno. La dirigente Pd, nonostante la sconfessione arrivata dal suo stesso partito provinciale, il 29 marzo ha puntualmente presentato il curriculum per la ratifica nell’incarico manageriale. A differenza dell’altro neo nominato nel board dell’Industria acqua siracusana, Pippo Sorbello, consigliere comunale a Melilli. Il quale invece ha preso tempo per far partire l’iter del suo insediamento.

PER APPROFONDIRE: Augusta, en plein Di Mare: maggioranza e Stella presidente del consiglio

La capogruppo d’opposizione: non mi dimetto dal consiglio, cariche compatibili.

Sopra e copertina, Milena Contento protagonista in consiglio.

“Ovviamente non mi dimetto, non c’è incompatibilità poiché il Comune di Augusta non è né socio né conferisce”, dichiara Contento. Smentendo così le voci di un possibile passo indietro a San Biagio, che metterebbe in crisi molti degli assetti politici consolidatisi in città dopo le comunali. In realtà, il vero problema per la capogruppo sarebbe quello di una possibile inconferibilità” della carica all’Ias. A impedirne la nomina nel consiglio di amministrazione potrebbe essere il Dl numero 39 dell’8 aprile 2013. Secondo l’articolo 7, infatti, “a coloro che nei 2 anni precedenti siano stati componenti del consiglio di un comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti della medesima regione, non possono essere conferiti gli incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico“. Una classificazione nella quale dovrebbe rientrare a pieno titolo il depuratore consortile. Nel sito ufficiale dell’impianto, ubicato a Priolo, si legge infatti che “l’Industria Acqua Siracusana è una Società per azioni costituita il 10 gennaio 1983 per volontà del consorzio Area di sviluppo industriale di Siracusa, e di alcuni partner pubblici e privati (Comuni e le grandi società industriali insediate nell’area di Priolo-Melilli-Augusta)”.

PER APPROFONDIRE: Augusta, Gulino “il sindaco che conosci”: snobba il Pd e “fair play” coi 5S

Ma il depuratore consortile è una società partecipata a maggioranza pubblica.

Oltre al fatto che “la Società può operare anche al di fuori dell’area industriale di Siracusa“, il sito dell’Ias riporta inoltre che attualmente la compagine sociale è così costituita: Consorzio Asi di Siracusa in liquidazione (socio pubblico di maggioranza); Priolo Servizi; Comune di Melilli; Sonatrach Raffineria Italiana; Isab; Comune di Priolo Gargallo; Sasol Italy; Versalis“. Il depuratore, quindi, è a tutti gli effetti una partecipata pubblica. Per le quali la normativa del 2013 indica “la preclusione a conferire gli incarichi a coloro che siano stati componenti di organi di indirizzo politico”. Intendendo per questi ultimi “le persone che partecipano per via elettiva o di nomina a organi delle amministrazioni locali, quali assessore o consigliere nei Comuni”. Sarà comunque il collegio dei sindaci della Spa, probabilmente dopo Pasqua, a valutare se la capogruppo di minoranza può andare a occupare anche quella nuova poltrona. Il suo seggio in consiglio comunque non è in discussione perché laddove il decreto parla di “incompatibilità”, che si riferisce a “l’obbligo di scegliere entro il termine perentorio di 15 giorni”, non si fa accenno alcuno alla carica di consigliere.

PER APPROFONDIRE: Augusta 2020, Niciforo: traditori o traditi? Ecco la verità sull’addio a Gulino

L’assessore Udc e il ruolo di Gianni e Gulino nella sua nomina di una dirigente Pd.

La dirigente Pd autentica le firme per la legge Stazzema insieme al capogruppo di minoranza Giancarlo Triberio (Art1).

La conferma che Contento si terrà stretto il suo seggio consiliare, dovrebbe smontare le suggestioni di un rimescolamento politico in vista delle prossime regionali. Alimentate dal fatto che il socio di maggioranza nell’Ias è un consorzio, affidato a un liquidatore nominato dall’assessorato regionale alle Attività produttive. Cioè da un settore del governo di Nello Musumeci affidato al trapanese Mimmo Turano, uomo forte dell’Udc in Sicilia. E’ laborioso ipotizzare che il commissario scelto da Palermo abbia selezionato la consigliera colpito dalla esperienza di perito chimico di laboratorio, anche se nel curriculum comparirebbe solo la maturità scientifica, ignorando che alla voce supplementare 7 anni assessore ad Augusta si accompagnava la specificazione espressione del Pd. E’ più pratico immaginare che l’esponente dei democentristi di destra abbia dato il benestare per la dirigente dem di lungo corso, in un sottogoverno di prestigio appetito da molti dei suoi referenti locali, in vista di un possibile coinvolgimento nella campagna per l’Assemblea siciliana. Il suggeritore potrebbe essere stato proprio il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, che ha avuto modo di apprezzarne le performance elettorali durante le comunali augustane. Dove la candidata arrivata dall’area zingarettiana di Bruno Marziano si è distinta come uno dei punti di forza della coalizione Pippo Gulino, poi sconfitto a un ballottaggio in cui il ricovero per Covid l’ha tenuto lontano dagli elettori. Diventando poi protagonista dell’opposizione in consiglio come capogruppo di Insieme per Augusta, di cui fa parte anche il consigliere di riferimento per Forza italia, Corrado Amato.

PER APPROFONDIRE: Augusta cambia Stella, il sindaco è Di Mare: subito l’emergenza Covid

Prima Belfore, ora la consigliera: c’è una prelazione guliniana per il board della Spa?

Il Pd è stato veloce a capire dove portava quella doppia poltrona alla Contento bipartisan. “La nomina della iscritta al circolo di Augusta non è espressione del partito, che la disconosce”, ha subito comunicato il segretario provinciale Salvatore Adorno. Seguito a ruota dagli Udc di Priolo e Melilli, che hanno parlato di Turano mal consigliato”. Fra l’altro, sarebbe la seconda volta che all’assessore regionale arrivano “consigli” boomerang. C’era già incappato a gennaio con la commercialista augustana Silvia Belfiore, già assessora di Gulino ma per un periodo inferiore di qualche mese al minimo, chiesto dalla legge come condizione indispensabile. Dopo quella scontata bocciatura dagli organi di controllo, due mesi di gestazione hanno partorito un’altra candidatura augustana. E anche questa di orbita guliniana. Cosa che fa pensare più a una “segnalazione” messa a disposizione di un’area politica, come incentivo per rafforzarla e compattarla, piuttosto che a intese estemporanee con i segnalati. A inizio anno, le prime due nomine pubbliche nel cda Ias vennero clamorosamente cancellate per evidenti carenze nei requisiti dei candidati. Le indicazioni in sostituzione, arrivate a primavera, partono già con premesse poco incoraggianti. Se dovessero toppare pure questel’effetto andrebbe molto oltre lo stallo nella governance del consortile. “Forse sarebbe il caso che l’ultimo anno di legislatura si riposasse e desse spazio ad altri”, scrivono gli Udc della zona industriale al loro deputato trapanese. Con parole che sembrano tanto un parlare a nuora perché suocera intenda.

PER APPROFONDIRE: Augusta, ora parla il Pd: appoggia Gulino ma è giallo su chi l’ha deciso
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

Lascia un commento:

Top