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Augusta, caso Ias: smacco Pd, Contento resta in cda e passa con Gianni

AUGUSTA – “Ora mi domando: chi pagherà per aver fatto perdere mesi preziosi, risorse, energie a danno di una società che invece necessita di tutto il supporto politico ed amministrativo della sua governance, per superare il difficile momento che sta attraversando?”. L’indomani dell’ordinanza della magistratura, che la conferma al suo posto nel consiglio di amministrazione Ias, per Milena Contento è arrivato il momento di togliersi le pietre dalle scarpe. La consigliera comunale di Augusta aveva taciuto, quando dal Partito democratico provinciale le avevano sparato contro di tutto. Ed era rimasta in silenzio durante tutti gli “otto mesi di duri attacchi su tutti i media, di carta e non”. Una passività inusuale per la battagliera dirigente del Pd siracusano, ripagata con una vittoria dedicata alla sinistra che l’ha “delusa e bistrattata”. Anche se “il cuore batte ancora lì”, perché tanti anni non si cancellano con un colpo di spugna, ora avverte che “sarò leale con chi è stato leale con me”. Cioè a quel Pippo Gianni, sindaco di Priolo, cui ammette “essere riconducibile la nomina” nel Cda del depuratore industriale. Che ne ha difesa la scelta anche quando si sono messi di traverso il Comune di Melilli e il Collegio sindacale. Tutti rimasti a raccogliere i cocci di uno scontro il cui bersaglio grosso erano in realtà la presidente Patrizia Brundo e l’ex assessore regionale all’Ambiente, Pippo Sorbello, coinvolti nelle manovre in corso per le regionali.

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La consigliera: fallito il tentativo del sindaco Carta di attaccare il suo competitor alle regionali.

“Posso comprendere il tentativo da parte del sindaco melillese Giuseppe Carta di attaccare, attraverso me e Sorbello, il suo competitor Gianni: ma tale strategia si è rivelata perdente su tutta la linea”. L’analisi di Contento porta alla luce la guerra di posizionamento in corso fra i vari aspiranti all’Assemblea siciliana, che attraversa trasversalmente le stesse amministrazioni comunali. Persino quella augustana è entrata in tensione, con l’ingresso in giunta di un assessore “gradito” al primo cittadino di Melilli, e dei due espressi dai movimenti federati con la Lega di Enzo Vinciullo. Tanto che la stessa federazione del sindaco Peppe Di Mare è andata in tilt, quando la nuova dirigenza si è dovuta esprimere pubblicamente sullo schieramento per la Regione. Con la consigliera “imposta” nel Cda Ias contro tutto e a dispetto di tutti, l’inossidabile politico priolese entra in pieno nella partita per aggiudicarsi la fetta più importante nell’elettorato di Augusta. “Era ed è vicino a Pippo Gulino, sottolinea la nuova “referente” cittadina, arrivata in consiglio “eletta in una lista civica e tale intendo restare”.

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Addio al vetriolo dai compagni dem: in alcuni esposizione mediatica é ragione di vita, come Baio.

La vasche del depuratore (foto Ias).
copertina, Milena Contento.

L’addio ai vecchi compagni di strada, almeno per quanto riguarda le prossime regionali, non è senza code al vetriolo. “La mia nomina ha destato molto scalpore e indignazione tra i cosiddetti amici e nemici. Forse perché sono una donna che, diciamolo pure, sgomita con successo?”, polemizza Contento. Col Pd ha avuto “solo rapporti personali e non politici”, sicuramente non tutti improntati alla cordialità dopo la sua autosospensione per la vicenda Ias. “In questi lunghi mesi ho preferito non rispondere per non dare seguito a queste continue provocazioni, poiché sono una persona che di norma non va alla spasmodica ricerca di una sovraesposizione mediatica. Come invece altri fanno come loro unica ragione di vita, leggasi il signor Salvo Baio“. All’anziano dirigente, uno degli ultimi padri nobili rimasti ai dem, oggi risponde caustica:“A che titolo parlava?”. La svolta moderata della consigliera sarà al seguito di quella imboccata da Gianni, anche se viene presentata come quasi “obbligata” dal comportamento dei democratici. In sostanza le sarebbe stata offerta solo un’opportunità sul piano personale, che il suo vecchio partito ha poi fatto degenerare in fatto politico. “Sono stata segnalata al Cda per due ragioni: la prima è che sono previsti requisiti non facili da trovare in una donna, la seconda è che in poche hanno il curriculum amministrativo necessario”.

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Tribunale di Catania: incarico conferibile perché designata direttamente dal Consorzio Asi.

Almeno su quest’ultimo aspetto della storia, c’è il riscontro del tribunale di Catania. Il giudice istruttore, il 24 novembre, ha riconosciuto che il ruolo di consigliera ad Augusta non confligge con la legge 2013 sulla inconferibilità di “incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale”. Secondo la Sezione specializzata in materia d’impresa, “nessun divieto sembra previsto nella norma per gli incarichi conferiti da amministrazioni pubbliche non territoriali o enti privati in controllo pubblico”. Siccome “nessun ente territoriale, né la Regione siciliana, né una Città metropolitana, né un Libero consorzio, né un Comune ha conferito l’incarico alla Contento che è stata designata da un ente pubblico non territoriale, e cioè dal Consorzio Asi per la Sicilia Orientale“, la sua nomina è valida. Anche alla luce del fatto che “peraltro non è, o potrà essere, titolare di deleghe gestionali.

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Via libera anche a Sorbello: sito web Regione inaffidabile per i conteggi su durata incarico all’Ars.

Pippo Sorbello

Per quanto riguarda la validità dell’incarico a Sorbello, l’ordinanza del tribunale catanese è quasi irridente verso il Comune di Melilli. Questi ne contestava la validità perché il suo ex sindaco non raggiungeva il minimo di 5 anni all’Ars, causa sospensioni e reintegrazioni da ricorsi elettorali. “Non può essere attribuito particolare rilievo ai conteggi svolti sui giorni di mantenimento della carica di deputato regionale, posto che essi sono per la maggior parte fondati sulla consultazione del sito web dell’Assemblea regionale, che però sembra contenere nella specie notizie erronee”. Fra interpretazioni in punta di diritto e sottigliezze giuridiche per addetti ai lavori, si chiude una vicenda dove la politica sembra aggirare di fatto gli stessi limiti che apparentemente si impone. “Molti si sono assurti a giuristi dell’ultima ora, stabilendo dall’alto delle loro enormi competenze che io non ero né competente, né tantomeno conferibile o compatibile con tale incarico. Ora, dopo il dispositivo del Tribunale di Catania che ha dato ragione a me, a Sorbello e all’operato della presidente Brundo, costoro tacciono”, commenta Contento.

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“Zona industriale e rispetto ambiente, a fianco del sindaco di Priolo a prescindere da sua cifra politica”.

La consigliera di Augusta non si limita a cantare vittoria, ma fornisce anche una lettura molto particolare dell’intera vicenda. “Per comprenderla bisogna spiegare cosa è l’Ias. E’ una società finanziata dai privati a controllo pubblico, che si occupa di depurare le acque del comprensorio industriale. Negli ultimi anni però, la parte pubblica per varie ragioni è stata soccombente; ora evidentemente ci si è resi conto che la nomina di tre consiglieri da parte dell’Asi fra di loro compatti, avrebbe sconvolto le logiche ormai consolidate, che relegavano la parte pubblica a un ruolo marginale”. In sostanza, un’accusa di sudditanza delle istituzioni democratiche agli interessi delle raffinerie che utilizzano il depuratore. “La cosa grave è che, chi avrebbe dovuto vigilare sul rispetto della legge non lo ha fatto, essendo affaccendato ad essere il braccio armato di una schermaglia tutta politica”, accusa Contento senza entrare in dettagli. E’ più chiara quando invece conclude che “in questi tempi così difficili per il comparto, occorre solo spendersi per dare rilancio alla nostra zona industriale nel rispetto delle popolazioni e delle leggi ambientali; così come bene sta facendo l’onorevole Pippo Gianni, sindaco di Priolo, che a prescindere dalla sua cifra politica in questa battaglia mi troverà sempre al suo fianco”.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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