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Augusta, aperto hub covid a Punta Izzo ma chiude il centro vaccini infantili

AUGUSTA – Apre il nuovo hub per i vaccini anti-covid nei lidi della Marina, e al Muscatello chiude il centro vaccinazioni malattie infantili per i bambini. L’emergenza pandemia assume risvolti paradossali ad Augusta. Dove il 3 gennaio l’Asp 8 inaugura a Punta Izzo la struttura mista, civile-militare, per far fronte alle inoculazioni di massa contro la variante Omicron. E allo stesso tempo sospende le inoculazioni necessarie a difendersi dal morbillo e dalle altre malattie dell’età scolare. A imporre lo stop è il trasferimento dei due medici in organico al nosocomio, impiegati per tappare i buchi nel personale dell’Azienda sanitaria di Siracusa. La sospensione del servizio dovrebbe durare per una settimana. Ma i ritardi della Regione nel potenziare un sistema sanitario sotto stress, potrebbero far slittare la riapertura di un centro che immunizza 16 scolari al giorno. L’intera sanità in Sicilia si trova infatti alle corde, dopo che il boom dei contagi natalizi ha fatto collassare il contenimento. Le opposizioni all’Assemblea siciliana si sono scatenate. Il gruppo 5 Stelle attacca l’assessore regionale Ruggero Razza, per alcune circolari che in autunno imponevano drastici tagli nel sistema necessario a fronteggiare le ondate. Risparmi di spesa che pure gli augustani stanno scontando, sotto forma di forti arretrati nei risultati dei tamponi.

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Caos per vaccini e tamponi, il gruppo 5S all’Ars accusa Razza: prima ha sprecato poi ha tagliato troppo.

Giorgio Pasqua, deputato regionale 5 Stelle e dipendente Asp 8.

“Le lunghe file per vaccini e tamponi hanno una spiegazione: tra ottobre e novembre, con una scelta quantomeno frettolosa, Razza ha imposto alle Asp di ridurre le spese. Ecco perché in piena quarta ondata ci troviamo davanti a scene indegne di una regione civile, con centinaia di auto e ore di attesa per un test o per la vaccinazione, pazienti in quarantena abbandonati, disorganizzazione e personale del tutto insufficiente. Ad affermarlo sono Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Antonio De Luca e Salvo Siragusa, componenti della commissione Sanità all’Ars. I deputati regionali 5S rivelano che “c’è stata una furia dei tagli: a fine ottobre le Asp hanno ricevuto una circolare in cui l’assessorato disponeva la drastica riduzione delle spese per l’emergenza Covid. A novembre, un’altra circolare imponeva di rimuovere i punti di vaccinazione ospedalieri, che potevano restare attivi solo a discrezione (e a carico) delle stesse Aziende sanitarie. Tutte le unità Covid che si occupano del tracciamento sono state depotenziate“.

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“Ignorata prevedibile recrudescenza pandemia, smantellato il sistema sanitario di contenimento”.

I pentastellati parlano di “tagli decisi per rimediare ad una gestione precedente poco assennata dei fondi, dove spiccava una spesa eccessiva rispetto ad altre regioni, evidenziata anche in sede nazionale. Così la Regione-cicala della prima fase, dopo aver esagerato, si è improvvisamente trasformata nella formica attuale tagliando i servizi essenziali”. Il risultato, polemizza il comunicato grillino, è che “oggi chi vuol fare un tampone o il vaccino deve mettersi in fila per molte ore, senza poter andare in bagno. I siciliani che a migliaia si trovano chiusi in casa in quarantena, sono abbandonati dalle Asp, che non riescono a rispondere a tutte le richieste di assistenza, con un sistema che è andato in tilt a causa del personale sanitario del tutto insufficiente”. Pasqua, Cappello, De Luca e Siragusa la definiscono “una situazione vergognosa che getta nel caos e nello sconforto i cittadini, di fatto abbandonati a sé stessi. Non c’è stata la lungimiranza di mantenere il sistema dell’assistenza sanitaria in piena efficienza e pronto a quella che era una prevedibile recrudescenza dei contagi”.

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Marisicilia offre il suo laboratorio per smaltire l’arretrato dell’Asp nel processare i tamponi.

da sinistra: Salvatore Ficara, Andrea Cottini, Salvo Madonia, Lorenzo Spina.
copertina: l’hub vaccinale della Marina a Punta Izzo.

La polemica dell’opposizione 5S forse è politica, ma le “file covid” ad Augusta non lo sono per niente. Molti dei 500 prenotati erano in coda nel nuovo hub della Marina, già ore prima dell’inaugurazione con tanto di telecamere Rai. Nella palestra del Circolo ricreativo dipendenti Difesa Punta Izzo”, una decina di postazioni sanitarie smaltivano la folla con l’aiuto di volontari. Mentre dirigenti sanitari, graduati e amministratori comunali spiegavano ai giornalisti la soluzione escogitata per non intasare l’ospedale. “Il Muscatello era sottoutilizzato, adesso può riprendere le normali attività ospedaliere”, assicura Salvatore Ficara, direttore generale dell’Asp 8. Il contrammiraglio Andrea Cottini racconta come ancora una volta Marisicilia “sia venuta in soccorso” ai civili in affanno. Sia mettendo a disposizione il centro vaccinazioni militari, sia “dando la possibilità di processare 200 tamponi presso il nostro laboratorio, per accelerare i tempi di screening della popolazione“. Una vera boccata d’ossigeno, considerati i 5 giorni di ritardo che avrebbe accumulato quello del sistema pubblico.

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Il centro vaccini spostato dal Muscatello ai lidi della Marina, Di Mare: non dimentico chi fa bene alla città.

All’inaugurazione dell’hub Punta Izzo c’è il sindaco Peppe Di Mare in fascia d’ordinanza, insieme a un paio di assessori vicini alla Lega. “Abbiamo uno dei punti vaccinali più belli di tutta la provincia”, dichiarerà nel pomeriggio su “Radio fantastica“, in un’intervista a Chiara Campese. Sicuramente il centro vaccini nel lido della Marina immerso nel verde, offre un panorama fra i più suggestivi del golfo Xifonio. Un incentivo in più per andare a immunizzarsi, considerato che pochi possono godere di una zona naturalistica riservata solo alle famiglie dei militari. Un Coordinamento di ambientalisti si batte da anni con comunicati e ricorsi amministrativi, per smilitalizzarla e trasformarla in un parco comunale. Il primo cittadino riserva loro una polemica salace. “Le interlocuzioni non si fanno sulla carta stampata o con azioni che non riesco a comprendere; Augusta ha così tante aree da recuperare, che limitarsi a quella diventa un ragionamento farsa”. Tuttavia assicura di “non vedere difficoltà o problemi” per una possibile fruizione. Parla di “aver trovato sempre disponibilità” nell’Ammiragliato, e di “ragionamenti riservati” per un accesso parziale della scogliera nei mesi estivi. In ogni caso fa sapere a Marisicilia di “essere uno che non dimentica ciò che gli altri hanno fatto per la città”.

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No-vax anche nella base, l’ammiraglio Cottini: circa il 10 per cento ha rifiutato di immunizzarsi.

hub vaccini a Punta Izzo affollato già all’apertura.

La riconoscenza dell’amministrazione comunale viene di certo utile alla Marina per non avere altri bastoni fra le ruote. Infatti “Punta Izzo rimane di uso militare“, afferma Cottini, intervistato sul tema. Assicurando comunque che “non ci sarà nessun potenziamento” delle installazioni, perché gli ultimi lavori programmati riguardano “solo una manutenzionedelle strutture logistiche per le esercitazioni di recupero naufraghi e similari”. Il contrammiraglio lamenta che “questi comitati molte volte danno informazioni errate“. Il Coordinamento aveva pure ostacolato un progetto da 4 milioni di euro, destinato nero su bianco a rimodernare un vecchio poligono abbandonato a fine Novecento. “E’ attualmente in disuso”, dice una nota del Comando diffusa il 3 gennaio, senza però aggiungere nulla sulla destinazione futura. Meno reticenza, invece, c’è nell’ammettere che pure la base fa i conti coi no-vax. Il comandante di Marisicilia rivela che “c’è una sola persona sospesa in attesa di vaccino”, e che contano comunque di “arrivare al 100 per cento di immunizzati con le nuove norme”. Finora, infatti, “il tasso di rifiuto è stato di circa il 10 per cento“.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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