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Augusta 5 Stelle, Di Pietro e Pisani tornano in coppia verso Roma

AUGUSTA – A volte ritornano. Dopo due anni di eclissi dalla scena politica, Cettina Di Pietro torna sui manifesti elettorali con il simbolo 5 Stelle. La scheda col suo nome sarà quella dell’uninominale alla Camera, in distribuzione nei seggi di Siracusa e Ragusa. “Sono lusingata da questa designazione che è un riconoscimento non solo del lavoro svolto ma anche della mia persona, onesta nell’operato e coerente nelle scelte”, scrive in un post. Lo pubblica il giorno dopo la notizia, sul suo profilo Facebook usato per l’attività politica, che era fermo al 15 ottobre 2021. L’ex sindaca di Augusta ci riprova a sorpresa, dopo la sonora bocciatura alle comunali 2020. Dove arrivò penultima su cinque aspiranti primo cittadino, nonostante un quinquennio di monocolore pentastellato. E con l’ultimo candidato della Lega rivelatosi un concorrente pro forma, nonostante la chiusura di campagna col segretario Matteo Salvini. Sul palco per le politiche salirà una grillina che al ballottaggio è stata la più votata di sempre, diventando la prima donna a guidare la città, ma rivelandosi anche la prima amministrazione bocciata sul bis. A condividerne i comizi per il Parlamento ci sarà il suo ex vicesindaco Pino Pisani, nel 2018 diventato “senatore per caso”, secondo le spiegazioni date a un meet up tenuto all’oscuro fino all’ultimo pure allora. Il parlamentare uscente prova a restare a Palazzo Madama, correndo sia all’uninominale che al proporzionale, nello stesso collegio della Sicilia sud orientale.

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Unici augustani in corsa per il Parlamento, insieme hanno firmato l’exploit delle comunali 2015.

Di Pietro con Beppe Grillo.

Gli unici due augustani presenti nelle liste per Roma, sono proprio la coppia che ha firmato il miracolo politico del 2015. Quando la sconosciuta penalista, già vicina ad Alleanza nazionale ma in posizioni di terzo piano, intercettando i primi refoli del vento Beppe Grillo prese il 75 per cento dei voti. Mentre il suo vice, radiologo molto conosciuto e con un passato di prossimità ai Ds, fu il consigliere più votato della storia fino a quel momento. Il tandem ora ci riprova a portare in auge la vecchia alchimia, contando sull’ampiezza di un collegio dove Augusta pesa poco. La “patria”, infatti, non sembra particolarmente riconoscente ai suoi due “profeti”. Metà del gruppo consiliare rinunciò nel 2020 a candidarsi per il secondo mandato, e in polemica con l’autocratica ex sindaca poi lasciarono il meet up tre quarti dei vecchi militanti. La freddezza dell’elettorato verso il senatore si è invece quantificata a inizio estate. Quando nonostante il suo peso politico, e il supporto di ben 3 consiglieri comunali 5s, alle primarie del Campo largo sono stati doppiati dalla solitaria cenerentola di Articolouno. Un flop del quale si è riscattato alle parlamentarie online, quando con un migliaio di click è risultato il terzo più votato in Sicilia. Una performance che per i vertici del Movimento evidentemente non è stata sufficiente.

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Proporzionale in salita per il senatore, non è capolista e i sondaggi danno un solo seggio sicuro.

Pino Pisani e Cettina Di Pietro
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Secondo i sondaggi e salvo sorprese, i 5 Stelle possono contare al Senato su un solo seggio sicuro. E’ quello al proporzionale, ma Pisani è stato piazzato alle spalle di Barbara Floridia. Che alle inutili primarie del centrosinistra per la Regione, era arrivata seconda classificata. E che Giuseppe Conte ha ripescato d’autorità come capolista, infischiandosene di un voto online risultato altrettanto inutile. Una bella fregatura per il senatore augustano, che aveva diligentemente eseguito tutti i compitini assegnati dal leader. Resistendo alle sirene dello scissionista Luigi Di Maio, proclamando subito fedeltà al capo che garantiva il secondo giro, e segava chi voleva restare per il terzo. Invece il vecchio amico Gigino, che ad Augusta era di casa ai tempi d’oro, teneva ragione. L’ex premier ha azzerato quanto ereditato dalla Casaleggio e associati, per crearsi un partito su misura, anche se momentaneamente porta ancora il vecchio logo. Nemmeno Vito Crimi è riuscito a garantire il giusto riconoscimento al contiano della Porta spagnola, onnipresente in ogni commissione parlamentare dove fosse possibile partecipare, per servizio al Movimento e per il gettone di presenza. Il secondo posto in lista rende in salita la riconferma, perché l’antistante sottosegretaria del governo Mario Draghi non ha il paracadute di altri collegi.

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Ostacolo Fdi a uninominale: Pisani trova Sallemi, ex sindaca si scontra con Cannata e Azzolina.

Per tornare a Roma col proporzionale, a Pisani serve un grande risultato dei 5 Stelle. “Sarà una campagna elettorale durissima, anche per la sua brevità”, ammette nel post dove illustra gli obiettivi centrati dal Movimento, insieme al nuovo programma. Può comunque sperare anche nel suo personale valore aggiunto sull’uninominale. Dove è l’unico parlamentare presente fra tante new entry, e quindi in grado di far pesare i risultati del suo quadriennio al Senato. Solo che pure in questo caso i sondaggi gli remano contro, visto che assegnano il collegio di Siracusa-Ragusa all’apparentemente inarrestabile centrodestra. Che ha messo in lista l’avvocato Salvatore Sallemi, capogruppo consiliare Fdi a Vittoria. Fratelli d’italia sembra inoltre aver preso l’appalto dei collegi siracusani. Perché anche per l’uninominale alla Camera, la candidatura della coalizione porta il tricolore con fiamma post-missina di Giorgia Meloni. In questo caso c’è proprio un peso massimo come Luca Cannata. L’ex sindaco di Avola sta capolista pure al proporzionale, ma in caso di doppia elezione rinuncerebbe giocoforza a questo seggio. Tuttavia non è l’unica montagna che la rediviva Di Pietro si trova davanti la strada verso Montecitorio. Il centrosinistra ha pensato bene di paracadutare Lucia Azzolina, di origini siracusane. L’ex ministra dei banchi a rotelle ha seguito Di Maio, ed è probabile l’ex sindaca dall’ugola forte sia stata arruolata più per far sfigurare l’ex grillina, che per puntare al seggio.

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Incognita delusi sui due candidati, l’ex consigliere 5s: insieme hanno affossato il Movimento.

Sindaca e senatore nel confronto in piazza coi genitori degli alunni disabili.

Nella resa dei conti fra vecchi grillini alla Camera, e bilanci politici da mettere in mostra al Senato, resta da vedere quale “fama” pesi di più nell’elettorato che votava pentastellato. Soprattutto nel collegio pluri-provinciale ed escludendo quello di Augusta, Che forse non sarà ancora adulto ma sicuramente è vaccinato, dopo 5 anni di sindacatura “sopra le righe”, e 4 anni di latitanza parlamentare sui problemi della città. Emblematico il commento rilasciato da un ex consigliere 5 Stelle, Vittorio Meli, dopo il flop augustano delle primarie regionali. “Mi dispiace tanto per Barbara Floridia. Se ad Augusta i risultati sono questi, le responsabilità sono di Giancarlo Cancellieri che impose dall’alto Pisani, all’insaputa dell’intero movimento di Augusta. Senatore per caso e grandissimo opportunista, responsabile assieme alla Di Pietro dell’affossamento del Movimento”.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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