Fava sbanca Augusta, doppia i 5 Stelle e affonda il senatore Pisani ERROR404.ONLINE di Scritto domenica, 24 Luglio, 2022 22:25 AUGUSTA – C’era una volta un senatore 5 Stelle, che più di mezza Augusta votava a occhi chiusi. Ma poi è rimasto con gli ultimi mohicani di Giuseppe Conte, che con le sue “urgenze non urgenti” ha fatto sbattere i suoi sulla sfiducia a Mario Draghi, proprio mentre galoppa l’inflazione taglia redditi (sia di cittadinanza che da lavoro, indistintamente). Così è accaduto che le primarie del centrosinistra in Sicilia – in altri tempi una passeggiata col collaudato voto online – si trasformassero per il popolarissimo politico in una debacle personale. Porta la data del 23 luglio la mesta parabola discendente di Pino Pisani, stimato radiologo nonché “parlamentare per caso” (secondo una leggenda mai smentita, il seggio sicuro era frutto di un incontro fortuito con Giancarlo Cancelleri in una pizzeria di Caltanissetta). Il giorno delle somme tirate col suo elettorato è stato quello della primarie del centrosinistra in Sicilia. Dove la concorrente pentastellata scelta dal leader che lo deve ricandidare a Roma, la sottosegretaria Barbara Floridia, ha raggranellato fra gli augustani 69 voti. Oltre il doppio dei 24 presi dalla vincitrice regionale, l’eurodeputata Caterina Chinnici snobbata da un grosso pezzo del Pd siracusano. Ma soprattutto, le preferenze alla grillina di governo sono state la metà delle 140 raccolte dal deputato regionale Claudio Fava, il signor no del Campo “largo ma fino a un certo punto”, supportato in città da un pugno di compagni. Piccoli Davide raccolti intorno il capogruppo d’opposizione Giancarlo Triberio, che hanno abbattuto il Golia pluristellato forte di 3 consiglieri comunali, e di un “portavoce dei cittadini” a Palazzo Madama. Non è bastato l’impegno del parlamentare vicino a Conte: ricandidatura in forse? Eppure Pisani si era dato molto da fare per la consultazione. Iscrizioni alla piattaforma Skyvote impennate appena si sono profilate le politiche anticipate. La sede del Movimento messa a disposizione per il seggio dei votanti in presenza, dopo il sostanziale sabotaggio del gazebo augustano da parte del Pd siracusano. Cabina elettorale presidiata insieme al suo staff come una linea del Piave, nonostante il sabato bollente anche sotto il profilo meteorologico. Niente da fare: 69 i voti grillini, 140 quelli del leader di Centopassi. Ne avrebbe di che esultare il consigliere di minoranza perenne che l’ha sostenuto ad Augusta, per come è stato strapazzato in aula dai provvisori amici di primarie, quando comandavano il Comune come una repubblica delle banane. Invece Triberio si limita a esprimere “grandissima soddisfazione per il risultato raggiunto”. E opportunamente a fare gli “auguri per la vittoria” all’eurodeputata dem, vincitrice in una coalizione che forse martedì non ci sarà più, se la segreteria nazionale certificherà la fine dell’alleanza coi contiani pure per le regionali. “Adesso serve uno sforzo di tutti anche nella coesione”, scrive il capogruppo di Nuovo patto per augusta. Che nonostante l’entusiasmo espresso per Fava, ringraziato “per essersi fatto collettore delle nostre istanze”, non ne condivide le rigide chiusure a prescindere su nuovi alleati. Nel comunicato diffuso il giorno dopo le primarie, scrive:“Per rendere più forte il Campo largo serve ampliarlo alla partecipazione di quelle forze politiche e della società civile che – pur fuori – hanno comunque guardato con interesse a questo progetto nato per fermare le derive estremiste delle Destre, ma soprattutto per dare risposte concrete alle richieste dei cittadini”. Triberio e Art1 rivendicano il successo e chiedono Campo più largo ma non con chiunque L’impressione tuttavia è che suggerisca un allargamento ampio del Campo, ma senza sbracarlo a imbarcare chiunque. “Un ringraziamento particolare va ai cittadini che, rappresentando il 60 per cento dei votanti ad Augusta, hanno riposto in modo straordinario al progetto Fava: un risultato che Giovanni Ranno, segretario cittadino di Articolouno, e il comitato pro Fava condividono in pieno insieme al loro candidato. Segno della vitalità di un’area politica e valoriale, che ad Augusta resiste ai trasformismi mascherati da neocentrismo opportunista”. Nulla fa pensare a un riferimento occulto a Peppe Carta, super votato sindaco di Melilli dichiaratosi “da sempre in Forza italia”, e transitato nel Pd a 7 giorni dalle primarie (con relativo boom di iscrizioni locali a Skyvote subito dopo la conferenza stampa di annuncio). Ma il melillese ha ricevuto esplicito sostegno alle comunali di giugno dal collega augustano, Giuseppe Di Mare. E la pubblicizzazione congiunta di un’ordinaria amministrazione per due Comuni che condividono lo stesso distretto sociosanitario, riguardante la richiesta di contributi per l’inclusione sociale e il Terzo settore, ha fatto immaginare un legame con la candidatura del neo-eletto all’Assemblea siciliana. Contando appunto su un ulteriore appoggio dal Palazzo vicino, dove fra l’altro sta da inquilino il suo consigliere di riferimento Peppe Tedesco, assessore all’Urbanistica. Una suggestione che il comunicato di Triberio non alimenta in alcun modo, ma sulla quale sicuramente avrà ragionato. E certamente non è stato il solo. Augusta, “una regia dietro quell’articolo”: Di Mare ora punta La Siciliadi Maria Rosaria Sanninomercoledì, 14 Maggio, 2025AUGUSTA – Una città ad altissimo rischio, sia sismico che industriale e militare, per tacer del resto. 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Mi dispiace tanto per Barbara Floridia. Se ad AUGUSTA i risultati sono questi ,le responsabilità sono di Cancellieri che impose dal’alto il Pisani al’insaputa del’intero movimento di Augusta senatore per caso e grandissimo opportunista. Responsabile assieme alla Dipietro ,l’affossamento del movimento Rispondi