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Porto Augusta, Confindustria col Pd: attenti su monopolio e Pnrr

AUGUSTA “Il porto di Augusta è un fondamentale asset strategico, non solo per la zona industriale ma di tutta la provincia, al quale porremo grande attenzione. Leggeremo le carte e capiremo di cosa stiamo parlando, perché oggi non ci sono elementi per esprimersi. Però è chiaro come questo porto sia una realtà importante per tutta l’Italia, che merita tutta l’attenzione che possa catturare”. Anche Confindustria Siracusa accende i riflettori sul monopolio dei servizi portuali a terra nella scalo megarese, approvato dall’Autorità di sistema dopo il project financing presentato da un consorzio con capofila la Osp di Palermo, già monopolista in tutti i porti della Sicilia occidentale. La notizia è arrivata dal presidente degli industriali del Siracusano, Gian Piero Reale, durante il convegno organizzato dal Partito democratico il 16 settembre, a palazzo San Biagio. Un incontro incentrato sul Pnrr abbondantemente sforbiciato dal governo nell’area del Petrolchimico, che non ha potuto ignorare il tema di un monopolio venticinquennale dai contorni oscuri riguardo le ricadute sugli operatori locali, e che sta mettendo in fibrillazione lo stesso centrodestra.

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Unionports chiede a Carta un’audizione all’Ars sui servizi monopolizzati per 25 anni.

Dopo il netto distinguo di Forza italia, che rischia di rimettere in discussione la sua partecipazione in un’amministrazione comunale ambigua sul contestato progetto di finanza, irrompe pure il Mpa su una scena politica già incandescente. Al deputato regionale Peppe Carta, presidente della commissione Territorio all’Assemblea siciliana, Unionports ha indirizzato una formale richiesta di intervento. Sotto forma di audizione all’Ars, che potrebbe trasformarsi persino in una interrogazione al presidente della Regione, il forzista Renato Schifani. Un passo che il presidente dei portuali augustani, Davide Fazio, secondo fonti attendibili avrebbe concordato con lo stesso onorevole di Melilli. Allargando il solco con Assoporto, associazione gemella che pare invece decisamente favorevole alla scelta della Adsp Sicilia orientale. Al punto che la sua presidente, Marina Noè, non è intervenuta all’iniziativa del Pd nonostante l’alto livello dei relatori. Comunicando la sua rinuncia il giorno dopo che il consigliere dem Giancarlo Triberio e il resto della minoranza avevano fatto saltare il consiglio con Francesco Di Sarcina, contestando la legittimità di una seduta convocata senza invitare le deputazione e senza aver avuto gli atti richiesti al presidente dell’Autorità portuale.

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Polemica su Noè che tiene fuori Assoporto dal convegno Pnrr con deputati e senatore dem.

Il restroscena con Noè, ex assessora regionale all’Industria durante il governatorato di Totò Cuffaro, appare in filigrana nel comunicato che Triberio ha diffuso dopo il convegno organizzato sotto l’ombrello del senatore Antonio Nicita. “Fondamentale il contributo che ha dato Fazio, presidente degli imprenditori di un settore particolarmente investito da problematiche relative al futuro, che coinvolgono anche gli operatori marittimi dell’altra associazione di categoria invitata a dare il suo punto di vista, ma che non ha partecipato ai lavori per la preannunciata assenza della sua presidente”. Il consigliere Pd fa capire che poteva dare voce ai suoi associati mandando qualcun altro, visto che la rinuncia non era dell’ultimo momento, sempre se avevano un reale interesse a parlare col partito che in questo momento sta all’opposizione ovunque. Una collocazione fuori dalla stanza dei bottoni a partire da Palazzo di città e Palazzo d’Orleans, per finire allo stesso Palazzo Chigi, che gli augustani di Forza italia hanno valutato in modo decisamente diverso di Assoporto.

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Manifestazione Pd ma prima fila coi forzisti Munafò e Ambrosio consulenti del sindaco.

Giancarlo Triberio, Antonio Nicita, Bruno Marziano, Cleo Li Calzi.
copertina, al microfono: Gian Piero Reale.

Nei rituali ringraziamenti agli oratori e agli intervenuti, il comunicato del consigliere fa accenno alla “qualificata partecipazione in sala dell’ex vice presidente di Confindustria Siracusa, Domenico Tringali, dell’ex segretario generale della Uil, Stefano Munafò, e del consulente del Comune di Augusta alle Zes, Alessandro Ambrosio”. L’imprenditore aveva lasciato Unionports l’indomani aver scoperto dalla stampa che erano riconducibili alla famiglia della associata e vicesindaca con delega al Porto, Tania Patania, le uniche società augustane presenti nel consorzio monopolista. Il sindacalista è stato invece appena nominato riferimento provinciale di Fi per la zona industriale e la portualità, dopo che lo stesso partito lo aveva fatto diventare consulente del sindaco Giuseppe Di Mare per la depurazione. Nell’ambito dello stesso accordo politico per l’ingresso in maggioranza, da cui è scaturito l’incarico gratuito ad Ambrosio. Entrambi fatti accomodare in prima fila, dopo che il coordinatore forzista Paolo Amato era passato a salutare il senatore Nicita. Un gesto educato verso un parlamentare che ha visto crescere dai tempi della vecchia Dc, ma anche una risposta alle minacce di azzeramento della giunta, che gli sarebbero arrivate dal primo cittadino per interposta dirigenza berlusconiana?

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Spada: la deputazione faccia fronte comune sugli scippi invece di genuflettersi al governo.

La Destra con la cultura politica del “capo” comincia a fare i conti col Centro di matrice liberale e individualista. “Bisognerebbe che la deputazione facesse fronte comune, invece di genuflettersi a questo governo”, dice Tiziano Spada. Il deputato regionale Pd ce l’ha coi colleghi nella maggioranza a Palazzo dei Normanni, e con quelli che siedono a Montecitorio. Triberio invece se la prende con chi occupa il Palazzo più vicino. “Il nostro Comune aveva progetti finanziati per 13 milioni di euro, di questi ne vengono tagliati da Roma per 8,27 milioni, ovvero il 64 per cento delle risorse che Augusta aveva dal Pnrr. E fra questi, 4,83 milioni di progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale in città. E 2,49 milioni per progetti di valorizzazione beni confiscati alle mafie”. Il consigliere Pd contesta pure “la riduzione degli obiettivi (in una misura che ancora nei documenti nazionali non viene specificata) da raggiungere per la riqualificazione di edifici scolastici, di cui scadono i target a fine anno”.

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Triberio: Di Mare tace su tagli importanti. Marisicilia pronta a lasciare la città?

Per il Pd di Triberio ”ciò che stona è la natura politica unilaterale delle decisioni, che vengono prese su un Piano che per il territorio rappresenta una necessaria opportunità. Ma ciò che più di tutti è inaccettabile è che dal sindaco non arrivi nessun sussulto di opposizione allo scippo romano. Che potrebbe non essere il solo. Dalla stampa messinese è infatti rimbalzata la notizia che, dopo un ventennio, il comando di Marisicilia potrebbe lasciare la palazzina del comprensorio a Terravecchia per tornare nella città dello Stretto. Lo riporta Messina Today, nella cronaca della cerimonia svoltasi il 14 settembre nella base peloritana, durante l’avvicendamento al vertice del Supporto logistico navale. La rivelazione arriverebbe dallo stesso ammiraglio Andrea Cottini, assiduo frequentatore delle numerose cerimonie commemorative organizzate dall’amministrazione comunale augustana. Che ha esordito inaugurando l’installazione donata da Unionports, dove si definisce “Augusta la città dei due porti. E adesso rischia di concludere senza che ne sia rimasto nemmeno uno.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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