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Porto Augusta, Unionports molla il sindaco e la vice: che delusione

AUGUSTA – La “Città dei due porti” sta per perderne uno fino alla metà del secolo, e Unionports maritime cluster scarica l’amministrazione comunale, ritenuta complice di “un fatto che ci ricorda il caso del tentato scippo nel dicembre del 1960”. All’insegna del “non vorremmo che la storia si ripetesse”, l’organizzazione più rappresentativa del settore ha preso posizione contro il monopolio dei servizi portuali a terra. Proposto per 25 anni da un consorzio con sede a Palermo, presso la capofila Osp già monopolista in tutti gli scali della Sicilia occidentale, attraverso un progetto di finanza già approvato dall‘Autorità di sistema del Mare orientale. Col sostanziale beneplacito del sindaco Giuseppe Di Mare, che ai portuali a questo punto deve essere apparso inequivocabile, dato che lo hanno inutilmente aspettato quasi un mese prima di andare allo scontro. “Non abbiamo timore a dire che siamo fortemente delusi dell’attività dell’amministrazione che sta consegnando, appoggiando l’ipotesi di cui sopra, il porto di Augusta ai palermitani”. Lo dichiara Davide Fazio, presidente dall’associazione di categoria, nel duro comunicato stampa diffuso il 10 settembre. Cioè a ridosso di quel consiglio comunale sul tema, riunito solo su iniziativa dell’opposizione. E convocato con calma il 12 settembre, negando sia l’urgenza che l’argomento monotematico, e persino l’invito alla deputazione. Un dibattito d’aula che la sparuta minoranza avrebbe dovuto affrontare in irrilevante solitudine, prima che “maritime cluster” arrivasse a supporto già notificando a Comune e Adsp la richiesta “di rivedere il percorso già avviato, che potrebbe portare a danni irreperabili”.

PER APPROFONDIRE: Adsp Augusta-Catania darà a Palermo il monopolio servizi portuali

Monopolio dei servizi, atto di accusa a Di Mare e Patania dopo averli largamente sponsorizzati.

Giuseppe Todaro, presidente della capofila monopolista Osp.

Il documento dei portuali è un forte atto di accusa verso un sindaco che avevano aiutato a eleggere tre anni fa, e a cui “nel 2020 avevamo caldeggiato l’istituzione di un assessorato al Porto“. Delega “che è stata affidata a una imprenditrice del settore, che oggi assume anche la carica di vicesindaca, oltre che di assessore all’Urbanistica“. Cioè quella Tania Patania che di Unionports è stata fra i fondatori, nonché punto di riferimento in un Palazzo che ha beneficiato di copiose sponsorizzazioni. Persino per la stessa faraonica estate augustana 2023, nel corso della quale la socia in giunta comunale si rivelava beneficiaria di un colpo gobbo scoperto solo a ridosso di ferragosto. Quando le sue due aziende di famiglia sono apparse come le uniche augustane, nel project financing orchestrato dalla tentacolare Srl palermitana, in società pure con due piccole cooperative catanesi nel settore smaltimento rifiuti. Un terremoto per l’imprenditoria locale e uno tsunami per il “maritime cluster”, che ha registrato subito le dimissioni eccellenti del co-fondatore Mimmo Tringali, fino allo scorso giugno pure vicepresidente di Confindustria Siracusa. Poi seguite da quelle di Giovanna Patanè, che faceva parte pure dei probiviri.

PER APPROFONDIRE: Augusta, monopolio Osp nel porto: tsunami su consiglieri e portuali

Maritime cluster, Fazio: Punta Cugno deve rimanere pubblico e a servizio di imprenditoria locale.

Davide Fazio.
in copertina, inaugurazione dell’aiuola donata da Unionports.

“Il porto di Augusta deve rimanere pubblico e al servizio della imprenditoria locale, scrive Fazio. Infatti, “a questa associazione di imprese, a fine procedimento di gara, potrebbe andare la gestione del porto di Augusta nella maggior parte dei servizi per i prossimi 25 anni. Tagliando così fuori l’imprenditoria locale e il territorio. Imprenditoria che comprende decine di imprese che hanno fatto la storia già a partire dai primi del Novecento“. L’allarme di Unionports arriva due giorni dopo il faccia a faccia col presidente di Osp, Salvatore Todaro. Chiamato da Di Mare al municipio, proprio per tranquillizzare la portualità locale. L’esperto manager, che presiede pure la Rap di Palermo con la discarica di Bellolampo, ha sbrigativamente rassicurato i presenti. Prospettando l’ipotesi di subappaltare i servizi intaccati dal monopolio, dei quali tuttavia ancora non si sa quali siano, perché nessuno finora ha potuto accedere agli atti. Gli imprenditori devono stare in fiducia, e la presenza del sindaco tutto il tempo dell’incontro serviva forse a garantire. O almeno, avrebbe dovuto, visto il comunicato di fuoco poi arrivato dal maritime cluster“. Che probabilmente è andato a spulciare il disciplinare di gara dell’Autorità portuale di Palermo, emanato nel 2020 per il project financing sui servizi portuali proposto e vinto da Osp, unica concorrente. Al punto I.4 veniva riportato che “il concorrente deve indicare con apposita dichiarazione resa all’atto dell’offerta, le parti del contratto di concessione che intende subappaltare“, precisando che “in mancanza di tali indicazioni il successivo subappalto è vietato”. Se l’Adsp Augusta-Catania resterà sulla stessa falsariga, chi verrà fatto lavorare a Punta Cugno dovrebbe essere coinvolto subito.

PER APPROFONDIRE: Porto Augusta: Todaro blinda il consorzio e consiglio senza deputati

Assoporto, Noè si fida dei protocolli d’intesa ma l’associazione gemella annuncia ricorso al Tar.

da sinistra: Francesco Di Sarcina, presidente Adsp, con Marina Noè, Giuseppe Di Mare e Tania Patania nella sede di Assoporto.

Assoporto si è fidata di Todaro e del sindaco. Tanto che la presidente Marina Noè ha rassicurato i soci circa protocolli d’intesacol consorzio monopolista, per quanto di dubbia efficacia per le aziende che puntano al subappalto di un servizio. D’altronde l’associazione aveva alzato gli scudi quando Patania era sul punto di saltare, perché l’assessorato sembrava destinato all’ingresso di Forza italia in giunta. In un comunicato del 31 maggio scriveva che “oggi sentiamo forte la necessità di ribadire l’importanza di questa scelta. Con l’assessora sono state portate avanti numerose iniziative, ed istituzionalizzato percorsi amministrativi come il tavolo tecnico, di grande importanza. Sono stati realizzati, inoltre, progetti rilevanti con la condivisione delle diverse Autorità presenti sul territorio, e soprattutto si è lavorato in sinergia e leale confronto sui temi più importanti, quali le Zes, per esempio. Crediamo sia necessario e importante continuare così”. La gemella Unionports era dello stesso avviso, ma ora si è ricreduta. Fazio scrive che “pur di rischiare l’accusa di provincialismo, ci teniamo a difendere il nostro territorio e gli interessi delle nostre popolazioni, verso cui abbiamo una responsabilità sociale derivante da etica e dalle leggi”. Dichiarazioni che sembrano un’accusa alla politica locale che si gira dall’altra parte. Alla quale notificano che “ci rivolgeremo anche alla deputazione nazionale, che dovrà verificare la congruità delle operazioni in atto relativamente anche alla compatibilità fra codice della navigazione e il nuovo codice degli appalti. Non escludiamo anche il ricorso al giudice amministrativo“. Infatti, sottolinea il comunicato stampa, “non si può parlare di libero mercato quando un’autorità pubblica cede il proprio ruolo, o parte di esso, a gruppi monopolistici di privati. Anche in contrasto con specifiche direttive dell’Anac.

PER APPROFONDIRE: Porto Augusta, monopolio a Osp: Forza italia si sfila dal sindaco
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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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