Tu sei qui
Home > ERROR404.ONLINE > Brucoli, le ville “approvate dal Comune” 7 anni prima del nulla osta?

Brucoli, le ville “approvate dal Comune” 7 anni prima del nulla osta?

AUGUSTA – C’è un “gioco di prestigio” dietro il via libera alla cementificazione nell’ameno golfo di Brucoli, arrivato lo scorso febbraio dopo vent’anni di istruttoria? Quanto ha inciso l’attestazione che il piano di lottizzazione era già stato approvato, inoltrata dalla proprietà ben 7 anni prima che la giunta comunale lo facesse materialmente? Perché nel 2017 il Comune fece propria quell’affermazione che non aveva riscontro fra i suoi atti, inoltrandola alla Regione per far dimezzare la fascia sottoposta ai vincoli di tutela paesaggistica? L’assessorato Urbanistica era adesso consapevole di quell’espediente dalla dubbia legittimità, quando ne ha usato gli effetti formali per autorizzare l’edificazione di Pozzillo-Faffaianni? Perché l’amministrazione Giuseppe Di Mare ha così sottratto alle necessarie valutazioni ambientali i 17 ettari del nuovo insediamento turistico, nonostante i ripetuti alert delle associazioni ecologiste? Sono alcune delle domande che il 14 marzo sono piombate come un macigno, nella seduta consiliare convocata in via urgente su richiesta dell’opposizione. Perché dopo l’esposto alla Procura presentato dal coordinamento Salvare Augusta, su una politica edilizia che ha definito dalla “manicula larga”, le ombre si sono allungate pure sul nuovo Lidl davanti il cimitero. 

Dubbi sul Lidl al camposanto: ridotta la fascia di rispetto cimiteriale senza passare dal consiglio?

sopra, l’area dove sorgerà il secondo Lidl di Augusta.
copertina, piano di lottizzazione sullo sfondo del golfo di Brucoli.

Il “camposanto supermarket” sarebbe il secondo in città col logo della multinazionale, e il suo parcheggio si mangerà la fascia di rispetto cimiteriale. Aggirando il nulla osta del consiglio per ridurla ai sensi di legge, come protesta la minoranza. Che contesta la tesi del dirigente dell’ufficio tecnico, Massimo Sulano, supportate da sentenze amministrative. Le quali riguardano singoli atti, ma in base all’interpretazione estensiva data dal funzionario comunale, i piazzali davanti un cimitero non sono “tecnicamente” nuove opere edilizie. Nonostante l’articolo 28 del Testo unico delle leggi sanitarie, relativo alla “edificabilità delle zone limitrofe ad aree cimiteriali“, sia esplicito. La capogruppo 5 Stelle, Roberta Suppo, in aula ne legge il testo:“Per dare esecuzione a un’opera pubblica o all’attuazione di un intervento urbanistico, il  consiglio comunale può consentire – previo parere favorevole della competente azienda sanitaria locale – la riduzione della zona di rispetto tenendo conto degli elementi ambientali di pregio dell’area. La riduzione si applica con identica procedura anche per la realizzazione di parchi, giardini e annessi, parcheggi pubblici e privati, attrezzature sportive, locali tecnici e serre”.

Opposizione attacca su edilizia, Di Mare replica: parla chi l’ha male amministrate per vent’anni.

Uccio Blanco, Roberta Suppo, Milena Contento, Giancarlo Triberio.

Sul Lidl al camposanto pesa anche un’altra contestazione, allegata agli atti del consiglio. Riguarda la cubatura, quasi triplicata rispetto quella consentita dalla superficie fuori dalla fascia di rispetto cimiteriale. In sostanza, fa notare l’opposizione, l’amministrazione sostiene che quella fascia non è stata modificata. Però la include nel computo delle aree con indici edificabili, autorizzando così un fabbricato più grande. “Sul quale c’è si un nulla osta della Asp, ma non riguarda il parcheggio che restringe i 200 metri di inedificabilità dal cimitero”, nota Milena Contento. La consigliera di minoranza è stata assessora nell’amministrazione Massimo Carrubba, così come l’ingegnera Suppo lo è stata nel monocolore pentastellato. Perciò la replica del sindaco alle loro contestazioni, si appunta convenientemente sull’operato dei predecessori, in merito “alle macroscopiche carenze di strumenti urbanistici costati una cifra e mai adottati”. Per Giancarlo Triberio, questo però è “un intervento tutto in difesa. Secondo il capogruppo Pd, avrebbe invece dovuto difendersi dal sospetto che “le scelte urbanistiche vengono prese nelle segrete stanze”. Una considerazione che fa insorgere Biagio Tribulato. L’assessore alle Politiche sociali definisce “poco gradevole affermare di presunti cerchi magici“. In realtà, il nodo politico è proprio questo. Ed è lo stesso Di Mare ad avallarlo sostanzialmente, quando contesta agli ambientalisti “di non essere venuti a bussare alla mia porta per avere spiegazioni, perché io ricevo tutti i venerdì“.

Ambientalisti esclusi “per non essere venuti prima a chiedere spiegazioni”. Ma non sono lobbisti.

Giuseppe Di Mare e Marco Stella.

A differenza di imprenditori e lobbisti, portatori di interessi privati legittimati alla privacy del confronto,  la natura stessa di una onlus richiede il contraddittorio pubblico in quanto portatrice di interessi collettivi. Una considerazione che è sfuggita anche al presidente del consiglio, Marco Stella. Contestato per non aver invitato in aula le associazioni ambientaliste, nonostante la minoranza ne avesse fatto esplicita menzione nella richiesta di convocazione. La giustificazione su un’assenza che penalizza il dibattito sulla pianificazione del territorio, è quella che “hanno chiesto direttamente un’ispezione della Regione senza prima sentire la necessità di avere spiegazioni dall’amministrazione“. Tuttavia, da tempo Legambiente e Natura sicula invocano una discussione pubblica, non solo sull’edilizia ma pure sul Piano di utilizzo del demanio marittimo. Ignorati però da un approccio paternalistico alla carica, che pretende si discuta direttamente e discretamente col “capo“. Deriva che Triberio ritiene essersi accentuata, “dopo l’adesione di sindaco e presidente a Fratelli d’italia. Ma a Palazzo San Biagio l’opposizione si è scontrata anche la visione liberista del business is business, che anima la maggioranza di centrodestra.

Lottizzazione Faffaianni:”autocertificazione” avallata dal Comune nel 2017 ha dimezzato i vincoli.

Tania Patania e Massimo Sulano.

L’imprenditore Manuel Mangano, capogruppo Mpa, avverte che “se facciamo scappare chi vuole investire non avremo futuro”. L’imprenditrice Tania Patania, assessora all’Urbanistica, dice che “in chi contesta c’è la voglia di bloccare ogni iniziativa atta a sviluppare la nostra città”. L’architetto Marco Niciforo, capogruppo di Augusta2020, addirittura si sente di “dover chiedere scusa ai signori di Faffaianni per aver atteso vent’anni”. Replica il capogruppo Pd:“Tutto giusto riguardo lo sviluppo, ma con quali regole? Siamo sicuri che per tutti valgono le stesse?”. Un dubbio di cui diventa esempio proprio il caso dei “signori a cui chiedere scusa”, 7 anni dopo la loro osservazionerubricata “02/AU”. Dove “il Piano di lottizzazione ricadente nel contesto 6i con livello di tutela 3“, veniva definito “già approvato dal Comune”. Una “autocertificazione” che fa ridurre a metà la fascia da vincolare, finendo agli atti del Piano paesaggistico redatto dall’assessorato regionale. I quali riportano come “viene accolta l’istanza avanzata dal Comune di Augusta, che mette in evidenza che nel proprio territorio comunale sono presenti numerosi Piani di lottizzazione, regolarmente approvati, il cui stato di attuazione confligge con le prescrizioni dei livelli di tutela 2 e 3″. Così la Regione scrive che “è ritenuto più congruo inserire le relative aree di pertinenza tra le aree con livello di tutela 1. In tal senso, sulla scorta dei dati forniti dal medesimo Comune, vengono accolte le osservazioni”. Fra le 19 dell’elenco comunale anno 2017, figura pure “l’osservazione 02/AU”. Riguardante un’urbanizzazione da 32 ville multifamiliari, più un albergo da 380 posti, che solo nell’anno domini 2024 sarà approvata direttamente dalla giunta Fdi-Mpa-LegaFi.

La fotocopia degli atti alla Regione sul Piano paesaggistico allegata alle note di contestazione depositate in aula dalla minoranza.
  • Augusta, test in mare per nuovo impianto: produrrà carbon credits
    AUGUSTA – Dove è “complicato” togliere l’inquinamento atmosferico, l’aria malsana può trasformarsi in un business globale. L’idea è venuta alla lombarda Limenet, “Srl benefit” con sede a Lecco, insieme alla Spa augustana…
  • Augusta, qui la vita è breve pure per gli alberi: presidio contro i tagli
    AUGUSTA – “Prendi #iltuosindaco, lascia #ilmioalbero”.  Le associazioni del coordinamento Salvare Augusta si sollevano contro la “riqualificazione” della Borgata a colpi di accetta. Il 12 aprile, di prima mattina, una trentina di ambientalisti ha organizzato…
  • Augusta, niente albo pretorio: il Comune scorda ancora la discarica
    AUGUSTA – Una nuova discarica di rifiuti speciali pericolosi a pochi chilometri dal perimetro urbano, che l’amministrazione comunale di Augusta tenta nuovamente di far passare sotto silenzio. E’ l’accusa sostanziale lanciata da…
  • Premio Francesca Mansi mobilita i giovani per l’”altra mia Costiera”
    Costiera amalfitana – Dalla “chiamata alla mobilitazione” con un’iniziativa concreta che coinvolga, entro l’anno corrente, i giovani e tutta la comunità locale nella salvaguardia della Costiera amalfitana, alla possibilità di redigere in una…
  • Brucoli, le ville “approvate dal Comune” 7 anni prima del nulla osta?
    AUGUSTA – C’è un “gioco di prestigio” dietro il via libera alla cementificazione nell’ameno golfo di Brucoli, arrivato lo scorso febbraio dopo vent’anni di istruttoria? Quanto ha inciso l’attestazione che il piano…
  • McDonald’s Augusta, ok dal Cga. Di Mare si augura “buon appetito”
    AUGUSTA – Venti alberi su mille metri quadrati non fanno un “giardino pubblico“, e nemmeno un “polmone verde” se gli altri 5 mila metri sono abbandonati all’incuria dall’Ente. Neanche se appartengono a…
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

Lascia un commento:

Top