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Pd e 5S:”in aula l’edilizia di Augusta in mano al cerchio magico Fdi”

AUGUSTA – Quel cortocircuito politico fra monopolio portuale ad Augusta e Catania, grande speculazione edilizia sul golfo di Brucoli, e il peso della tessera Fratelli d’italia nelle scelte dell’amministrazione Giuseppe Di Mare. A prospettare il dubbio che ci sia un filo “tricolore” a legare i contestatissimi indirizzi per lo sviluppo economico del territorio, sono il Partito democratico e il Movimento 5 stelle. Il 24 febbraio, insieme all’indipendente Milena Contento, i partiti d’opposizione hanno convocato la stampa nella piazza Belvedere della frazione turistica. Ai cronisti hanno anticipato la richiesta di una seduta consiliare urgente, tanto sul via libera alla massiccia cementificazione del borgo marinaro, quanto sulla pioggia di autorizzazioni edilizie che stanno portando il Comune in vetta alla classifica del consumo di suolo in Sicilia. Un’iniziativa partita dopo l’esposto presentato la scorsa settimana da Legambiente e Natura sicula, dove si denunciavano minuziosamente una serie di discrepanze nell’applicazione delle leggi urbanistiche, a partire dalle competenze del consiglio comunale “usurpate” dalla giunta municipale.

Suppo, Blanco, Triberio e Contento raccolgono l’appello del coordinamento Salvare Augusta.

Ed è proprio in difesa delle prerogative in capo all’assise “dove sono rappresentati tutti gli elettori“, che prende le mosse l’iniziativa illustrata ai giornalisti dai grillini Roberta Suppo e Uccio Blanco, insieme al dem Giancarlo Triberio e alla consigliera Contento. Concordando con quanto aveva già contestato il coordinamento ambientalista di “Salvare Augusta“, in una richiesta d’ispezione inoltrata alla Regione e trasmessa anche alla Procura di Siracusa, gli esponenti della minoranza contestano il nulla osta alla colata di cemento che cancellerà il paesaggio da cartolina sul litorale di Brucoli. Si tratta dei 17 ettari di contrada Pozzillo-Faffaianni, dove sorgeranno 35 ville con giardino e un albergo da 380 posti letto. Un piano di lottizzazione co-firmato dall’ingegnere Roberto Meloni, esponente Fdi e componente del Comitato portuale all’Adsp Sicilia orientale. E arrivato in porto a inizi febbraio, con una deliberazione unanime della giunta Di Mare al gran completo, dopo quasi vent’anni di battaglie per i nulla osta urbanistici e due commissari ad acta

Di Mare difende sui social la cementificazione di Brucoli: atto dovuto con i pareri tutti positivi.

la conferenza stampa del coordinamento ambientalista Salvare Augusta.

Sulla presenza di tutti i pareri positivi allegati alla contestata pratica edilizia, si era imperniata l’immediata replica del sindaco alle polemiche degli ambientalisti. Affidandosi a una diretta social, il primo cittadino aveva attaccato le controverse politiche urbanistiche delle precedenti amministrazioni, definendo “un atto dovutola scelta della sua giunta. “Non è affatto così”, contesta adesso Contento. Spiegando che “in quei nulla osta allegati non si fa cenno alle particelle ricadenti in zone vincolate, operando di fatto una modifica al piano regolatore che spetta solo al consiglio”. Triberio fa notare che “anche per il pontile sulla spiaggetta nel Fiordo c’erano tutti i pareri positivi, eppure quel progetto fu bloccato pure col suo contributo quando stava all’opposizione”. Inoltre, pur essendo stati contestati a suo tempo per la gestione dell’edilizia privata, “nessuno dei sindaci predecessori si era azzardato a far circondare Brucoli da una colata di cemento, né a far costruire un supermercato davanti il cimitero monumentale“. 

Opposizione all’attacco: nessuno aveva osato tanto, il sindaco replica dove non fanno domande.

Il capogruppo Pd non considera un caso che “Di Mare si affida a Facebook, dove non ci sono giornalisti a fargli domande, per replicare a una conferenza stampa sul sacco di Brucoli”. Suppo sottolinea che “occorre riportare il confronto sulla pianificazione del territorio nel luogo istituzionalmente deputato, che è il consiglio comunale”. La capogruppo 5S ricorda che “l’amministrazione era partita con le case a 1 euro, operazione della quale non si sa che risultati abbia ottenuto”. Mentre adesso, aggiunge Triberio, “consente insediamenti abitativi sproporzionati sia al tasso di crescita della popolazione, sia alla presenza di molti immobili vuoti”. Blanco mostra il grafico che vede Augusta fare un balzo nel consumo di suolo, volando nel giro di un anno “dal 6 per cento a oltre il 26”. L’opposizione parla apertamente di “un sacco edilizio che si compie nelle segrete stanze”, sfruttando le pieghe della nuova normativa che trasferisce molti poteri autorizzativi alla giunta. Dove gli stessi alleati di maggioranza, Mpa e Forza italia, sono considerati ostaggi di “un cerchio magicomeloniano a Palazzo. Ed è questo l’affondo politicamente più pesante, che arriva dall’opposizione consiliare.

Patania di nuovo nel mirino della minoranza: fa pensare che abbia le rubriche Porto e Urbanistica.

Roberto Meloni al centro fra Di Mare e Musumeci.

“E’ necessario sia colto il segnale che vogliamo dare”, sibila Contento, parlando degli intrecci fra vicende portuali e urbanistiche che vedono al centro la vicesindaca Tania Patania. Fresca tesserata con Fratelli d’italia, è oggetto di feroci polemiche da quando le aziende di famiglia sono le uniche imprese augustane nel consorzio che ha gareggiato in solitaria per il monopolio dei servizi portuali. Un project financing venticinquennale contestato dalla portualità locale, ma approvato senza batter ciglio dal Comitato portuale dove l’ingegnere Meloni siede in rappresentanza della Regione, nominato quando il ministro meloniano Nello Musumeci ne era presidente. Per la consigliera d’opposizione, forse tutto si tiene:“L’assessora ha la delega sia al Porto che all’Urbanistica, e questo è un fatto che mi fa pensare”.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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