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Augusta, uno stadio sopra la discarica: solo copertura su pirite del Fontana

AUGUSTA – Campo Fontana, si continuerà a giocare sopra le ceneri di pirite. La prima bonifica annunciata nell’area Sin di Augusta, è in realtà solo una messa in sicurezza. Il rifiuto industriale infatti non verrà rimosso dallo stadio comunale, ma semplicemente protetto con una copertura speciale che dovrebbe mantenerlo innocuo. Per realizzarla sono stati impiegati 4 milioni e 900 mila euro. Nei quali sono tuttavia compresi pure tribune all’aperto e spogliatoi. Non mancano nemmeno una pista di atletica e il rettangolo di gioco in erba sintetica, omologato per le partite di serie D. Nei prossimi giorni verra aggiudicata la gara per un secondo lotto di interventi da 2 milioni e mezzo, riguardante il sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane, le cui condutture scaricheranno nell’area Sic delle saline. La contestuale presenza di un Sito di interesse nazionale da decontaminare, e di un Sito di interesse comunitario da proteggere come oasi naturalistica protetta, sono state delle vere sfide. Che sarebbero state risolte, stando alle varie valutazioni di incidenza ambientale ottenute dei progetti. Lo afferma il commissario unico alle bonifiche, Giuseppe Vadalà, nella conferenza stampa organizzata a Palazzo di città il 9 maggio. Dove, insieme al sindaco Giuseppe Di Mare, illustra come si potrà tornare a giocare in sicurezza sopra una discarica abusiva lasciata al suo posto. Le cui acque di scolo, che l’impermeabilizzazione raccoglierà in quantità notevolmente superiori all’attuale, “lasceranno inalterata la salinità” dei pantani dove svernano i migratori .

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Rifiuti industriali in sito e impermeabilizzati, “professionisti del territorio” per la direzione lavori.

I rifiuti “regalati” all’epoca dalle raffinerie non si spostano, né si toccano. “Sono tonnellate di ceneri, restano lì”, spiega il sub commissario Aldo Papotto. Alla costosa e problematica rimozione, si è preferita la più economica e sbrigativa tecnica del capping. Che fra l’altro fa risparmiare 400 mila euro all’anno di multa, per infrazione alle norme comunitarie. Quando i verbali dell’Unione europea sono arrivati a 46 milioni, accumulati su 81 siti rimasti senza bonifica, cinque anni fa il governo si è affidato agli ufficiali dei carabinieri. “Dal 2017 sono state messe in sicurezza 52 discariche, ma l’unica ricadente in una zona Sin era quella di Augusta“, racconta il generale Vadalà. Il Fontana costruito sugli scarti di pirite “è stato fra i più complessi, con una progettazione a 360 gradi”. Il maggiore Papotto ammette che in corso d’opera “ci saranno numerosi problemi dal punto di vista ambientale, questo è ovvio”. Spiegando che hanno quindi “intensificato l’ufficio della direzione lavori. Tiene a “sottolineare” che “il cantiere sarà seguito principalmente da professionalità presenti nel territorio”. Lo definisce un“segnale di attenzione, non dato da noi, ma dai professionisti che si sono proposti per poter supportare questo tipo di attività”.

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Appalto del commissario governativo a due Srl pugliesi, 21 mesi per il campo sportivo completo.

Aldo Papotto, sub commissario per le bonifiche.
copertina, il Campo Fontana sotto infrazione europea.

Con 200 mila euro a semestre di infrazioni comunitarie sul collo, il sub commissario ammette che il “fattore tempo è determinante”. Al punto che la conferenza stampa col sindaco anticipa la stessa stipula del contratto con le imprese vincitrici. Questione di giorni, poi partirà il “cronoprogramma di 21 mesi per terminare i lavori”. L’opera è “asservita a un protocollo di legalitàcurato nei dettagli, anche se si applicherà a un’associazione temporanea di imprese “con cui si è già lavorato bene”. Si tratta di due Srl pugliesi, specializzate in opere industriali. La barese Geoimpianti, riporta il suo sito, “è un’impresa edile con circa 30 anni di esperienza nel settore delle impermeabilizzazioni del suolo e sottosuolo”. La tarantina “Ottomano costruzioni” invece ha mezzo secolo di vita. Secondo il suo portale web, “è oggi tra le aziende leader nel proprio territorio. L’attività è svolta in via principale nel settore delle costruzioni e delle verniciature industriali, per conto di grandi aziende a livello nazionale ed enti pubblici”. La loro Ati dovrà livellare l’area del Fontana, stendere la copertura impermeabilizzante e deporre i canali di drenaggio. Poi faranno “il completamento di tutte le opere necessarie alla riqualificazione dell’impianto sportivo e delle strutture annesse, necessari all’ottenimento della omologazione da parte della Lega nazionale dilettanti“, sottolinea una nota del commissario governativo.

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Il sindaco: risultato storico dopo 17 anni. L’ex gloria del Megara: ora i ragazzi tolti dalla strada.

Una data per riportare il calcio nel perimetro urbano, tuttavia ancora non c’è. C’è però il fatto che “dopo 17 anni riparte il percorso per riavere il campo sportivo”, dice Di Mare. Che parla di “risultato storico”, al cui suggello serve comunque il fischio d’inizio della prima partita al Fontana. Costruito negli anni Settanta del secolo scorso, è stato chiuso d’autorità nel 2005 perché gli scarti di pirite ormai lo qualificavano come uno smaltimento fuorilegge, piuttosto che un impianto del Coni. Col Palajonio chiuso per importanti riparazioni non più rinviabili, la prospettiva di uno stadio in tempi relativamente brevi vivacizza il movimento sportivo cittadino. A fine conferenza stampa se ne fa portavoce Giuseppe Mazziotta, vecchia gloria di quel Megara che nel 1908 portò il football in città. “Se facciamo sport, togliamo dalla strada i giovani”, commenta l’ex calciatore neroverde. Di fatto giocheranno sopra la discarica abusiva di un rifiuto industriale, che da quella di “pericoloso” è probabilmente passato nella classificazione “speciale“, per le minori concentrazioni di arsenico operate dal dilavamento delle piogge. Ma è già un risultato per una città dove persino le partite di beneficenza contro la violenza di genere, per giunta organizzate dall’assessore allo Sport, devono essere ospitate nei comuni vicini.

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Da sinistra: Giuseppe Mazziotta, Vincenzo Dugo, Angelo Pasqua, Giuseppe Di Mare, Giuseppe Vadalà, Aldo Papotto.
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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