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Augusta, calcio contro la violenza di genere. Nesea: casi esplosi col Covid

AUGUSTA –Oxford versus Cambridge” non è solo canottaggio sul Tamigi fra universitari dell’elité britannica, per un trofeo da sfoggiare nella bacheca dei college più esclusivi. Da 29 anni ad Augusta è sinonimo di football natalizio, dove si vince solo la consapevolezza di aver dato una mano a chi aiuta la collettività. Una solidarietà che nel tempo ha raccolto fra gli sportivi 35 mila euro, devoluti alle associazioni di volontariato cittadine. Nell’edizione 2021, alla beneficenza si somma l’educazione culturale perché il ricavato delle donazioni andrà al centro Nesea, che assiste le donne in pericolo. “Diamo un calcio alla violenza di genere è la sintesi dell’iniziativa, presentata il 18 dicembre dagli ideatori Angelo Pasqua e Biagio Tribulato. Una conferenza stampa alla Fratres dove l’assessore allo Sport e il vicepresidente del consiglio comunale sono affiancati da Gino Nicosia, presidente del Gruppo donatori di sangue che ha sponsorizzato il torneo della vigilia di Natale. C’è pure l’ex arbitra Stefania D’Agostino, avvocata del centro antiviolenza. Che racconta come il lockdown abbia fatto esplodere gli abusi familiari:“Il giorno successivo alla riapertura, il nostro contatto di emergenza 334 2637876 ha squillato in continuazione”. Un numero attivo 24 ore su 24, “al quale si sono rivolte per un nuovo aiuto chi aveva risolto i problemi di convivenza già 4 anni prima”, rivela la vicepresidente dell’associazione intitolata a una ninfa delle benevole Nereidi.

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D’Agostino: supporto economico al Centro antiviolenza ora più necessario che mai.

“Nesea in questo momento ha un grande bisogno di supporto economico“, dice D’Agostino. Il centro diretto da Stefania Caponigro può contare “su un team di 12 professioniste”, ognuna con la sua specializzazione. “Ma dal punto di vista strutturale ci sono gravi carenze”, dopo che la precedente amministrazione ha negato la sede per questioni legate al dissesto. Il protocollo d’intesa con il Comune, sottoscritto durante la sindacatura Massimo Carrubba e poi confermata dai commissari prefettizi durante lo scioglimento, è vicino al rinnovo. Il sindaco Peppe Di Mare ha pubblicamente assicurato che la sua giunta fornirà il necessario supporto. Tuttavia non c’è ancora una data per la soluzione del problema, così “ogni iniziativa è di grande aiuto”. Anche perché, spiega l’avvocata, “da soli non siamo nessuno: diventiamo efficaci se facciamo rete con tutto il territorio“. Un supporto che diventa “essenziale”, innanzitutto per l’assistenza a chi deve essere allontanata da un contesto familiare violento.

Boom di chiamate dopo il lockdown, ma la piaga è in crescita pure a scuole e al lavoro.

“Nesea si fa carico delle prime spese per il vitto e l’alloggio” delle donne devono sottrarsi subito alle violenze. E i casi in città “stanno diventando veramente tanti”. Il telefono rosa di Augusta “riceve in media 10 chiamate al mese, oltre la metà si trasforma in un successivo colloquio diretto, e 2 sfociano poi in una denuncia penale“. Ma in tribunale finiscono solo i casi più gravi, perché “rivolgersi al centro antiviolenza non significa denunciare bensì iniziare a raccontare“. Un’azione di supporto “a donne che spesso non trovano la necessaria solidarietà nelle stesse di origine”. Dove vengono scoraggiate, quando addirittura non arrivano a prendersela con l’associazione che le sostiene. Nonostante le campagne contro il femminicidio, il fenomeno appare addirittura in crescita dopo il trauma collettivo delle restrizioni da pandemia. “Iniziamo a registrare casi di violenza di genere nelle scuole, nei luoghi di lavoro e persino nei condomini“. Fra i ragazzi il problema è legato soprattutto “all’uso distorto dei social, dove il cyberbullismo fa presto a trasformarsi in violenze psicologiche“. Con effetti devastanti fra adolescenti che misurano la vita di relazione principalmente attraverso la condivisone internet. “Quando facciamo gli incontri nelle scuole, alla fine ci sono sempre un paio di ragazze che si avvicinano per chiedere consigli”, racconta D’Agostino.

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Telefono rosa, 80 calciatori amatoriali si autotassano per giocare e raccogliere fondi..

Stefania D’Agostino e Gino Nicosia, in copertina con Biagio Tribulato e Angelo Pasqua.

La nuova sfida per Nesea “è l’attività di prevenzione, attraverso una alfabetizzazione al rapporto uomo-donna. Per questo il tradizionale “Oxford vs Cambridge” di beneficenza diventa qualcosa in più di una raccolta fondi. E’ una vera e propria educazione culturale“, che parte da un ambiente come quello del tifo calcistico, “nel quale una recente ricerca inglese registra un aumento di violenze in casa quando la squadra del cuore è sconfitta”. Forse il contesto socio-sportivo italiano è diverso da quello britannico, ma gli spalti di uno stadio diventano comunque un buon posto dove iniziare la sensibilizzazione. Il paradosso è che la lezione sulla violenza di genere, gli organizzatori augustani rischiano di doverla impartire in un’altra città. Il Megarello non è stato ancora autorizzato per la presenza di pubblico, e l’assessore Pasqua sta cercando uno stadio dove disputare il torneo fra le 4 squadre allestite quest’anno. Anche se gli 80 amatori di calcio che hanno aderito si sono tassati di 20 euro ciascuno per partecipare, giocare a porte chiuse non è proprio il massimo per una raccolta fondi.

Sorteggio per 3 magliette autografate dai campioni Chiesa, Benzema e da “il più forte del Milan”.

Non costa nulla assistere alle 4 partite, con inizio alle ore 13 e tempi da 30 minuti, ma all’ingresso ci sono i biglietti da 5 euro per il sorteggio di 3 maglie autografate da altrettanti campioni. Insieme alle divise comprate dalla Fratres, sul tavolo dei relatori fa già bella mostra quella juventina col numero 22 firmata da Federico Chiesa. “Poi ci sarà quella del Real Madrid con la firma di Karim Benzema e aspettiamo la maglietta con l’autografo del più forte giocatore del Milan“, annuncia Pasqua, spoilerando quella che doveva essere una sorpresa ad effetto dell’ultimo minuto. Ma aldilà dei cimeli in palio, Nicosia sottolinea che “l’importante è accendere un faro sul volontariato, che è energia civile“. Tuttavia il suo auspicio che “dobbiamo invitare più cittadini possibile”, insieme al “segnale forte che bisogna dare attraverso lo sport” evidenziato da Tribulato, si scontrano con la carenza di una struttura sportiva adeguata alle necessità di Augusta. “Il 2 gennaio sarò a Palermo per risolvere la questione stadio”, promette metaforicamente Pasqua. L’assessore, che ha pure la rubrica Lavori pubblici, dice che l’amministrazione punta a recuperare il Fontana. Dove c’è un progetto finanziato da decenni dal credito sportivo, comprendente pure una pista di atletica intorno il rettangolo di gioco. Costretto però a restare inutilizzato, fino a quando il commissario governativo non bonifica l’area dalle ceneri di pirite.

Rischio trasferta per il torneo, fra Fontana da bonificare e progetto nuovo stadio ancora nel cassetto.

In realtà negli archivi comunali giace una soluzione alternativa e più rapida, per dotare la città di uno piccolo stadio. Si tratta di un progetto donato chiavi in mano dalla presidenza di #perAugusta, federazione di liste che ha fatto eleggere sindaco Di Mare. L’aveva redatto lo studio d’ingegneria Meloni e prevedeva un terreno di gioco in sintetico con tribunette e spogliatoi prefabbricati, da installare in un’area già urbanisticamente attrezzata adiacente piazza Unità d’Italia. Un regalo fatto all’amministrazione pentastellata per rilanciare il calcio, e allo stesso tempo promuovere il progetto politico alternativo alla sindacatura 5 Stelle. Quell’omaggio inutilizzato alimentò spesso polemiche sull’insipienza degli amministratori grillini. I vecchi benefattori ora sono nella condizione di realizzare in prima persona quanto chiedevano ai precedessori. “Non è un progetto abbandonato, ne faremo due”, assicura Pasqua. Anche se, ammette onestamente l’assessore, “ancora non c’è nessuna tempistica”.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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