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Mpa Augusta, invito double face a moderati. Pd: solo alternativi Fdi

Peppe Carta.
copertina, convention Mpa.

AUGUSTA – Il consigliere Manuel Mangano molla Matteo Renzi “dopo 11 anni trascorsi sostenendo la linea politica”, all’indomani del congresso dove ha passato la mano del coordinamento provinciale Italia viva, ma non si sa dove andrà nonostante dica che “stare in un partito è fondamentale”. L’assessore Giuseppe Montalto si intesta la rappresentanza Mpa dentro l’amministrazione Giuseppe Di Mare, cercando di allargarla “ai meridionalisti e chi crede nelle potenzialità di una forza autonomista” come la sua, ma non si capisce con chi vuole fare numero in consiglio comunale. Il suo deputato regionale Peppe Carta scrive di credere che “ad Augusta ci possano essere tanti interlocutori con cui poter discutere, e progettare sia nel breve che nel lungo termine”. Il capogruppo Giancarlo Triberio stoppa tutti, avvertendo che “chi soffre marginalità” e soffre “posizioni inconciliabili” con una sindacatura “a guida Fratelli d’italia“, ha una unica alternativa il dialogo col Pd senza una terza via. E’ stato un week caldo, quello fra il 18 e il 19 novembre, grazie a un comunicato stampa arrivato dall’onorevole melillese in forza al Movimento per l’autonomia. Il documento ha aperto improvvisamente il dibattito cittadino, sui progetti del sindaco di Melilli per le amministrative 2025 nel comune confinante. Un’uscita che ha lanciato il sasso su un bis non più garantito a Di Mare, salvo poi ritirare la mano derubricando tutto alla nascita del gruppo consiliare e al tesseramento del circolo, una volta appurato che il test ha fatto più danno dentro che creato opportunità fuori.

Montalto lancia il sasso campo largo, Carta lo benedice. Triberio: no se schiacciato a Destra.

Giuseppe Montalto.

Tutto è iniziato con la sortita del consigliere-assessore, significativamente veicolata dall’ufficio stampa di Carta. “Mi rivolgo ai consiglieri, ai rappresentanti delle istituzioni, alle forze politiche e a tutti coloro che hanno uno spirito fattivo e collaborativo”, dice Montalto. Il titolare della rubrica Sicurezza urbana e mobilità, spiega che “l’idea è quella di creare una nuova compagine consiliare, un nuovo gruppo di lavoro fatto di donne e uomini che hanno la stessa comunione di intenti”. Lo rincalza il coordinatore cittadino Seby Pustizzi, scrivendo che “accogliamo e sposiamo con piacere quest’idea di apertura”. L’ombrello su tutto lo mette il deputato Mpa all’Assemblea siciliana, quando “chiosa” che “l’autonomia non è solo una parola ma è un modus operandi”. Questa sottolineatura, e l’accenno al “lungo termine” per chi è disponibile a “progettare”, hanno fatto pensare a un malessere verso Di Mare per il suo decisionismo in solitario. “Ho letto l’appello che evidenzia, per chi si ritiene moderato, una sofferenza di azione nei confronti dell’amministrazione”, dice Triberio in un suo commento alla stampa. Il consigliere Pd si affretta però a sottolineare che la realizzazione di una casa comune fra i moderati “è percorribile solo attraverso la costruzione di un campo alternativo, al di fuori di uno schiacciamento all’attuale Destra parlamentare che vuole ‘comandare’ la città”.

Autonomisti in tensione per fuga in avanti, Pustizzi corregge la rotta: appello solo per le tessere.

Seby Pustizzi.

Pustizzi però raffredda il clima, correggendo il tiro. “L’appello è finalizzato al tesseramento, non a creare ora una coalizione centrista a supporto della ricandidatura Di Mare”. Mentre, riguardo le dichiarazioni di Montalto, il coordinatore cittadino Mpa le definisce “dirette al consiglio comunale”. Ma a Palazzo San Biagio ognuno è già “accasato”. Si vuole travasare qualcuno all’interno della stessa maggioranza, o si prepara il terreno per qualche acquisto dalla minoranza? Perciò sembra quasi una risposta a questa domanda, il comunicato che 24 ore dopo diffonde Mangano per far sapere di aver salutato Iv. “Ritengo che siamo stati esempio di perseveranza e lealtà, ma ci sono momenti in cui le strade non possono che dividersi”, scrive il consigliere. Lamentando che “ci siamo visti passare davanti gente che un volantino per strada non l’ha mai distribuito, e che una candidatura non l’ha manco mai immaginata”. Il passaggio che “l’impegno era quello di costruire il Terzo polo e ci siamo ridotti ad essere isolati nelle interlocuzioni, tentando di costruire il centro solo in prossimità di appuntamenti elettorali”, sembra il preludio all’abbraccio imminente con gli autonomisti di Raffaele Lombardo. Sembra la rincorsa verso il salto nella maggioranza, ma assicura che non è affatto così.

Mangano molla Iv e resta opposizione: pronto a dialogo con Mpa solo se tutto non è già stabilito.

Giancarlo Triberio e Elly Schlein.

“Sono sempre a disposizione dei moderati, ma la sindacatura non mi è affine in termini di appartenenza partitica”, dichiara Mangano. Confermando di “restare all’opposizione, nonostante tenga a sottolinea di “essere ancora capogruppo del Centro democratico popolare“, dove Corrado Amato e Mariangela Birritteri hanno da tempo fatto il salto in maggioranza, quando Forza italia è entrata in giunta. Uno strabismo del gruppo consiliare giustificato perché “oggi più che mai fare un ragionamento partitico ha un valore importante, anche se non assoluto”. Sull’offerta al pubblico presentata da Mpa, dice di voler capire se “ha interesse di lanciare un progetto serio, perché al momento mancano sia il gruppo consiliare, che una leggibile linea politica del circolo cittadino”. Apre sul fatto che “se quest’area moderata ha un piano politico, se ne può discutere”. Ma avverte che “se si deve ragionare su un percorso dove tutto è già stabilito, allora m’interessa poco”. Verso il Partito democratico invece è chiusura netta. “Quello del Pd a oggi non lo reputo un progetto moderato, e non solo per la segreteria tutta spostata a sinistra di Elly Schlein, ma soprattutto per l’alleanza coi 5 Stelle“.

Corrado Amato, Mariangela Birritteri, Manuel Mangano.
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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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