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Augusta, a volte ritornano: Paolo Amato si candida all’Ars con Forza italia

AUGUSTA – Manca ancora più di un anno per le urne, ma ad Augusta c’è già un candidato per le regionali 2022. A bruciare tutti sul tempo è Paolo Amato, coordinatore cittadino di Forza italia e riferimento per la zona nord dei berlusconiani. Le ambizioni dell’ultimo capogruppo che i forzisti hanno avuto alla Provincia sono salite di quota alle ultime amministrative, dove il malconcio partito di Silvio Berlusconi è riuscito a tornare in consiglio comunale, sia pure mimetizzato in una lista civica. “Malconcio proprio non direi dato che all’Assemblea siciliana esprime 13 deputati su 70, e nel Siracusano aveva vinto uno dei 5 seggi del collegio”, puntualizza l’aspirante onorevole. Che da politico vecchia scuola nicchia quando si accenna a una sua presenza in lista così anticipata, limitandosi a parlare di “valutazione sulle tante richieste che arrivano dal territorio, sia in città che fuori”. In realtà, secondo quanto fa capire, a tentarlo maggiormente sono stati gli “inviti espliciti” arrivati da Siracusa. Dove tre anime in cerca di problematico equilibrio al vertice, potrebbero trovare una prima sintesi nel “gattopardo” augustano che si è finora tenuto equidistante.

“Se augustani compatti possibile eleggere 2 deputati”.

Quanto ci sia di “velleitario” in questa fuga in avanti, è ancora tutto da verificare. Considerato che in tempi di turbo politica, un anno equivale ormai a un’era geologica. Tuttavia il ragionamento di Amato dovrebbe “reggere” fino a quella a scadenza relativamente lontana. “Se l’elettorato augustano vota in maniera compatta, senza disperdere i voti fra i forestieri di turno che scompaiono dopo le elezioni, Augusta potrebbe arrivare a esprimere 2 rappresentanti all’Ars“. Una valutazione un po’ azzardata su una città che, ammette lo stesso aspirante candidato, finora “sta pagando un prezzo salatissimo per non avere nessuno alla Regione: lo abbiamo visto con l’ospedale, l’Enel, l’Agenzia delle entrate e l’ufficio Agricoltura”. In ogni caso, ipotizzare una doppia potenzialità di possibili eletti a Palazzo dei Normanni comporta come corollario un bacino elettorale alternativo a Forza italia, e altrettanto competitivo. Il primo pensiero è a quell’area moderata uscita vittoriosa dalle amministrative, che ieri ha espresso la sindacatura Peppe Di Mare e domani potrebbe esprimere la candidatura di Marco Stella alle regionali. D’altronde, il presidente del consiglio comunale potrebbe essere avvantaggiato dal fatto di aver già cucito una maggioranza trasversale a Palazzo San Biagio.

“Gulino e Carrubba: lasciato in cenere il centrosinistra”.

al centro, Corrado Amato consigliere Fi al lavoro per un gruppo forzista.
copertina, Paolo Amato con l’ex ministra Stefania Prestigiacomo (repertorio).

Amato tuttavia non si sbilancia su chi potrebbe essere l’altro potenziale deputato augustano. Ammette solo che “potrebbe uscire dalla vasta area centrista e moderata protagonista nelle comunali“. Non vede alcuna possibilità vincente, invece, per candidature di centrosinistra“Quell’area è stata distrutta da Pippo Gulino e Massimo Carrubba, credo che ad Augusta ne siano rimaste solo le ceneri”, dice il forzista, riferendosi ai due ex sindaci che hanno fallito l’obiettivo del terzo mandato. Un giudizio sorprendente. Come coordinatore cittadino ha sostenuto Gulino fino al ballottaggio, facendo eleggere nella lista d’appoggio il figlio Corrado. E ora questo consigliere di riferimento Fi siede in aula con l’opposizione, nonostante un pezzo di centrosinistra della coalizione guliniana sia entrato nella maggioranza Di Mare. Così come hanno fatto quasi tutti i carrubbiani, nonostante si fossero apparentati con lo sconfitto dopo il primo turno. In sostanza il berlusconiano oggi fa l’oppositore, appiattito sulle identiche posizioni di un “centrosinistra in cenere”. Mentre la maggior parte di coloro che dovrebbero essere “inceneriti” amministra la città, insieme a quei moderati ritenuti in grado di esprimere candidature competitive all’Ars

“Opposizione in consiglio? Tutto può succedere”.

E’ ovvio che, guardando agli assetti di San Biagio, qualcosa non torna nel ragionamento forzista. Non essendo un cultore dell’approccio politico “minoranza di testimonianza”, se ne rende conto pure Amato“La politica è movimento, tutto può succedere. Finora abbiamo voluto tenere fede al mandato elettorale, per il futuro ci stiamo lavorando. In ogni caso siamo sempre per approvare le delibere che sono nell’interesse degli augustani. Messa così, sarebbe difficile per i berlusconiani ritagliarsi un ruolo da protagonista nell’amministrazione della città. Perciò, stanno “lavorando a un gruppo consiliare di Forza italia“. Un obiettivo più abbordabile quando lo Statuto comunale verrà modificato, portando da 3 a 2 il numero minimo di consiglieri. Nel frattempo si va avanti con questa candidatura alle regionali, in un panorama dove “è difficile parlare di un centrodestra ad Augusta“. Nonostante Fratelli d’italia e Lega vengano indicate dai sondaggi col vento in poppa? “Le ultime amministrative hanno mostrato che i simboli contano poco, quando le elezioni sono con le preferenze“.

“Amministrazione Di Mare primi risultati incoraggianti”.

In effetti alle comunali Fdi non è riuscito nemmeno a fare una lista, e la candidatura leghista è andata incontro a un flop epocale. Ma questo non significa che Forza italia può vagheggiare gli splendori elettorali di un tempo, nemmeno con un candidato che “tirava” alle provinciali, fra il 1994 e il 2008. Stare fuori da un Comune a trazione centrista certo non aiuta. Perciò, anche se i berlusconiani stanno all’opposizione, danno un giudizio positivo sull’amministrazione Di Mare. “E’ stata lodevole l’iniziativa di ricorrere al finanziamento dei privati per risolvere rapidamente il grave problema dell’acqua nell’isola”, ammette Amato. Aggiungendo che “la città è più pulita”, e che “è rispuntato il Natale. Inoltre definisce “incoraggianti” questi primi mesi di una giunta “che ha operato senza bilanci”. Comunque i forzisti si definiscono “attenti osservatori: vedremo lungo la strada come si muove il sindaco. Che sicuramente non è stato eletto per vagare a zig zag.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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