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Augusta, Sicilia vera: esordio in sordina per l’alternativa a Di Mare

AUGUSTA – Mentre Partito democratico e 5 Stelle cincischiano a 12 mesi esatti dalle comunali 2025, Sicilia vera parte in testa fra i partiti d’opposizione. E all’esordio del coordinamento cittadino, la formazione del vulcanico Cateno De Luca si mette in gioco per costruire un’alternativa al bis del sindaco meloniano, Giuseppe Di Mare. Le carte in tavola sono state posate l’8 maggio a palazzo San Biagio, nella prima uscita pubblica della nuova dirigenza augustana. Un esordio legato alla necessità di lanciare la lista patchwork “Libertà“, in corsa alle europee per superare lo sbarramento del 4 per cento, a dispetto del “silenzio  nei talk show sull’unico progetto elettorale interamente siciliano”. Con l’incontenibile De Luca forzatamente bloccato da una delicata convalescenza, è stato il coordinatore regionale Danilo Lo Giudice a impartire il battesimo alla neonata sezione locale. Che poi in realtà sarebbero due, nate in momenti diversi da promotori diversi, e in qualche modo riunite. Tutte e due insieme, Augusta vera e Augusta con Cateno, si accreditano di “200 tesserati più o meno equamente divisi”. 

Lo Giudice battezza il coordinamento cittadino e l’alleanza con Pd e 5s contro il centrodestra.

Danilo Lo Giudice.
copertina, in piedi Aldo Raina..

Ma aldilà del comizio di rito a supporto del candidato siracusano a Strasburgo, Edy Bandiera, sul banco della politica megarese è stata calata la fiche di un dialogo fra i “volenterosi” che vogliono scalzare il primo cittadino. A metterci il sigillo è il deputato regionale Lo Giudice, braccio destro e sinistro dell’esplosivo leader. “Sicilia vera cerca un’alternativa al sindaco targato Fratelli d’italia? Certamente si. Metteremo sul tappeto un nostro nome? Dipende dal contesto e dal risultato delle europee“. Però sul test continentale ad Augusta, in mezzo a piedi c’è l’altro siracusano in corsa, Antonio Nicita. Il Pd locale ha già allestito al suo senatore un comitato elettorale, nella visibilissima via Umberto agghindata per le processioni patronali. E per la macedonia di sigle attorno Sud chiama nord non sarà semplice, convogliare la protesta anti-centrodestra puntando solo sulla vicinanza geografica della sua candidatura. Anche perché non può battagliare più di tanto contro i democratici, visto che insieme ai pentastellati sta costruendo la corsa a De Luca per la presidenza della Regione. “Con Partito democratico e 5 Stelle abbiamo già avviato un percorso comune di iniziative e battaglie, contro una coalizione che sostiene un presidente come Renato Schifani dal quale non arrivano risposte alle esigenze dell’isola”, dice l’onorevole che si divide fra la poltrona all’Ars e quella di sindaco a Santa Teresa Riva

Riferimento di Cateno De Luca, Bertoni passa la mano a Raina e va in segreteria a Fiumedinisi.

Cateno De Luca e Marco Bertoni, l’esordio di Sicilia vera ad Augusta nel 2022.

Intanto Lo Giudice, raccontando che De Luca lo ha notato “mentre organizzavo serate in discoteca, cerca di galvanizzare la base augustana. La quale si è presa in massa la tessera, ma non il posto a sedere nella sala Liggeri, dove si presentava sia il partito che il nuovo coordinatore Aldo Raina. Insieme a Giulio Morello, già candidato al Senato col Popolo della famiglia, ha il compito di “andare casa per casa” assegnatogli dal segretario regionale. Anche se la strigliata collettiva arriva da “sCateno” in persona dopo aver visto il brusco calo nei sondaggi, ben al di sotto la soglia di guardia “magra figura”, appena la salute ballerina lo ha costretto a bordo campo. “Con oltre 500 consiglieri in Siciliaaccomodati sul suo autobus, ha avuto il fondato dubbio di essere l’unico a metterci la benzina. Comunque, per la serata d’esordio i deluchiani mettono almeno l’entusiasmo di prammatica. Marco Bertoni è stato il primo a puntare sul sindaco-onorevole di Taormina che sogna in grande, da Palermo a Bruxelles passando per Roma. “Con Cateno abbiamo iniziato in un bar e Augusta è dove ha preso più voti in provincia, dopo Siracusa“, rivendica con orgoglio. Ora fa lo chef nella rinomata perla turistica amministrata dal leader, e nella sua città non ha più un ruolo ufficiale. Ma fa sapere che è nel cerchio magico, ossia “nella segreteria di Fiumedinisi“, vero e proprio stato maggiore basato nel Comune messinese dove è iniziato tutto. 

Morello: progetto che non abbassa testa a poteri forti. Punteranno su Gulino in cerca di rivincita?

sala Liggeri, al microfono Giulio Morello.

A parlare per il partito augustano ora sono Morello, che racconta di un “progetto che fa paura perché non abbassa la testa ai poteri forti“, e ovviamente Raina. Che col sindaco ha già avuto uno scontro personale alquanto “vivace”, finito persino in tribunale, trasferitosi adesso sul più accettabile piano squisitamente politico. “Al momento non abbiamo un nostro candidato, ma in ogni caso saremo alternativi a Di Mare e al suo centrodestra“, dice il coordinatore di Sicilia vera. In realtà si vocifera che un nome ce l’abbiano in mente, anche se non vogliono bruciarlo. Magari potrebbe essere quello dell’ex sindaco Pippo Gulino, sconfitto al ballottaggio mentre era bloccato in casa dal Covid, che in consiglio comunale si è fatto vedere raramente e sulle problematiche della città fatto sentire ancora meno. Ma, tramite fedelissimi, da qualche tempo starebbe sondando il terreno per una rivincita. Perché, alla fine, nella terra dei Gattopardi niente è più nuovo del vecchio che ritorna.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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