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Augusta, nuova mafia all’attacco: brucia il suv del consigliere Forza italia

AUGUSTA – Una cappa di paura torna a stendersi su Augusta, 30 anni dopo le bombe carta alle saracinesche e la gambizzazione del noto imprenditore Aldo Sicari, scomparso recentemente. Nella notte fra il 15 e il 16 gennaio è stata data alle fiamme l’auto del consigliere comunale di Forza italia, l’avvocato Corrado Amato. L’attentato ha distrutto la sua Range Rover parcheggiata nella centralissima via Xifonia, a qualche centinaio di metri dal comando della Guardia di finanza. Il professionista aveva da poco formato il nuovo gruppo consiliare Centro democratico popolare, considerato un laboratorio per testare nel Siracusano un percorso comune fra berlusconiani e renziani alle prossime regionali. Anche se la pista politica è solo una delle direzioni imboccate dagli inquirenti, l’incendio del suv getta comunque pesanti ombre sulla campagna elettorale per l’Assemblea siciliana. Due giorni prima la sfacciata intimidazione perpetrata sotto la sua abitazione nel centro storico, in una zona ampiamente monitorata dalle telecamere dei finanzieri, una inquietante minaccia era stata “recapitata” alla famiglia del penalista. Una bombola con innesco incendiario è stata trovata giovedì scorso davanti l’hotel del padre, Paolo Amato, coordinatore cittadino forzista e candidato dichiarato per la corsa all’Ars.

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Bombola con innesco davanti l’hotel di Paolo Amato, candidato di Forza italia all’Ars.

Il forte vento potrebbe aver impedito all’ordigno di attivarsi, oppure gli attentatori volevano soltanto dare un avvertimento senza conseguenze per la recinzione dell’albergo: fatto sta che la vicenda era passata sotto silenzio. Probabilmente in attesa di appurare se fosse solo opera di balordi, desiderosi di farsi un curriculum ai danni di un politico di lungo corso. Che negli anni Novanta ha subito la distruzione di tre autovetture, una dietro l’altra, proprio mentre ricopriva la carica di assessore comunale all’Ecologia. Un silenzio che evidentemente non è stato apprezzato da chi cerca di imporre l’egemonia criminale sullo strategico territorio augustano, alla vigilia della pioggia di milioni attesi con il Pnrr. Nello stesso sabato notte che vedeva vittima “trasversale” un esponente dell’opposizione consiliare, un altro eclatante attentato incendiario mandava in fumo una rimessa per barche da diporto. Diverse squadre di pompieri hanno dovuto lavorare a lungo, per domare le fiamme che hanno divorato 18 natanti depositati in un’area artigianale a ridosso del vecchio idroscalo.

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Danni ingenti a deposito di barche, riserbo su recenti incendi a tre vetture di investigatori.

L’incendio al deposito di barche fotografato dal Monte (foto Fb)
copertina, il suv di Corrado Amato distrutto dal fuoco in via Xifonia.

I danni nel rimessaggio per yacht e motoscafi sono stati ingentissimi, potrebbero persino avvicinarsi al milione di euro e decretare la chiusura dell’attività imprenditoriale. La quale, fino a quel momento, era ritenuta dai facoltosi diportisti come una delle più sicure e inaccessibili ai malintenzionati. Un duplice messaggio, quello alla famiglia del candidato forzista e al business del diporto, che vorrebbe avvertire come nessuno possa più considerarsi al riparo dalle mire criminali. Il latore delle “missive” incendiarie potrebbe essere un gruppo emergente in provincia, intenzionato a mettere in discussione i vecchi equilibri stabiliti dagli anziani boss confinati al 416 bis, e proporsi come nuovo interlocutore per il “mondo di mezzo“. Su una città in ginocchio per il dilagare incontrollato della variante Omicron, il week end di fuoco è piombato inaspettato. Ma non all’improvviso. Da qualche settimana i mattinali riportano scarne notizie di saracinesche e auto incendiate. Non dicono però, come sostengono alcune indiscrezioni incontrollate, se fra le vetture colpite ce ne se sarebbero tre appartenenti a membri delle forze dell’ordine. Una, secondo voci insistenti, sarebbe addirittura di un investigatore di spicco nelle indagini sul malaffare e dei condizionamenti nella politica.

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Convocato il Comitato sicurezza, Prestigiacomo: pericolosissima nuova aggressività gruppi criminali.

“Desta grave preoccupazione la recrudescenza criminale che si sta registrando ad Augusta”. A dirlo è l’onorevole Stefania Prestigiacomo, con un comunicato stampa del 17 gennaio. Dove scrive che “il ripetersi e moltiplicarsi di attentati e atti intimidatori è il segnale di una nuova e pericolosissima aggressività dei gruppi criminali, che va indagata e repressa con energia e sollecitudine”. L’ex ministra dei governi Berlusconi fa sapere di aver “chiesto al prefetto di Siracusa una mobilitazione speciale delle forze dell’ordine, per restituire serenità e sicurezza ai cittadini e alle attività economiche della città”. Quella della deputata forzista è stata la prima voce che si è alzata dalle istituzioni, su un’escalation dai contorni inquietanti. A ruota è arrivata quella dell’amministrazione comunale, sotto forma di un post del sindaco. “In merito ai bruttissimi accadimenti avvenuti in città nell’ultimo periodo”, Peppe Di Mare fa sapere che “in settimana verrà convocato il Comitato per la sicurezza“. Nell’attesa del summit in prefettura, il primo cittadino esprime “la più totale vicinanza ai cittadini colpiti e agli imprenditori che danno lavoro a tante famiglie nel segno delle legalità”. Nessun cenno, neppure indiretto, al consigliere di minoranza colpito sotto casa: per non complicare la vita agli investigatori, la politica tiene i toni bassi. Anche se nei suoi corridoi gira voce di una manovalanza criminale arrivata da fuori, addirittura dall’Est, e manovrata da qualcuno che conosce molto bene uomini e cose del posto.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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