Augusta, Lega chiama ex capitano: Salmeri verso la segreteria ERROR404.ONLINE di Massimo Ciccarello Scritto sabato, 10 Aprile, 2021 22:03 AUGUSTA – “Nessun cambiamento nel patto di maggioranza a sostegno del sindaco Peppe Di Mare. In aula, i consiglieri Salvo Serra e Maria Grazia Patti resteranno espressione di Noi per Augusta. Anche se prenderanno la tessera della Lega appena il movimento farà il suo ingresso formale, dopo il test dell’attuale patto federativo“. In Saro Salmeri viene fuori la vecchia anima democristiana, quando tenta di salvare la capra della necessità di tornare nella politica che conta, e i cavoli della permanenza in un’amministrazione civica puntellata da un pezzo di centrosinistra. Il ritorno degli ex leghisti nella casa madre, abbandonata sbattendo la porta giusto due anni fa, tuttavia non sarà indolore. Soprattutto per l’attuale dirigenza padana in città, destinata all’esilio in una carica provinciale piena di lustrini ma vuota di sostanza. Ma l’attuale commissario Massimo Casertano può permettersi di aspettare tempi migliori, dopo la catastrofica corsa a una sindacatura che ha preso meno voti del consigliere comunale Biagio Tribulato. Chi invece ha meno margini di tempo è proprio Palazzo di città, che si ritrova un alleato dirompente come il partito del “capitano” Matteo Salvini. PER APPROFONDIRE: Augusta, operazione “mettici la faccia”: si presenta la nuova maggioranza Giorgetti e il rientro dell’ex dirigente fuoriuscito gestito da Vinciullo e Minardo. Saro Salmeri riprende il progetto di centrodestra presentato prima delle amministrative 2020.copertina: ritorno leghista per i fuoriusciti insieme a Vinciullo (foto cortesia Noi per Augusta). “La Lega in cui stiamo tornando è molto diversa da quella che abbiamo lasciato”, sostiene però Salmeri. Il punto di riferimento per questi leghisti di ritorno non sono più le felpe naif di salvianiana memoria, ma i completi blu da ministro dello Sviluppo economico di Giancarlo Giorgetti. “L’ex forzista Nino Minardo alla guida del partito in Sicilia, e la designazione dell’ex deputato regionale centrista Enzo Vinciullo a commissario provinciale, hanno impresso una decisa svolta moderata”. Insomma non c’è più la gestione da succursale padana di Stefano Candiani e Fabio Cantarella, ma piuttosto una sorta di laboratorio para-berlusconiano. “C’è da ricostruire un centrodestra in città, insieme a Forza italia e Cantiere popolare“, conferma il commissario augustano in pectore. Perché non c’è dubbio che, esauriti i passaggi di rito, sarà proprio il fondatore di Noi per Augusta a prendere il posto sgomberato da Casertano. Anche se si limita a un laconico “cariche al momento tutte azzerate in provincia”, aggiungendo un significativo “comunque bisognerà riequilibrare la dirigenza tenendo conto dei nuovi rapporti di forza”. PER APPROFONDIRE: Piccoli Salvini nella Lega Augusta, scoppia la guerra dei capitani Patti e Serra tesserati leghisti “però in aula saranno distinti ma non distanti”. in basso, i neo-leghisti Maria Grazia Patti e Salvo Serra a San Biagio insieme ai colleghi di maggioranza in area centrosinistra, Il “segno di discontinuità con l’attuale dirigenza augustana”, chiesto dal richiamato ex “capitano” locale per trasformare il patto federativo in confluenza, ha“l’orizzonte temporale massimo di una settimana”. Poi una probabile conferenza stampa insieme a Vinciullo e Minardo, per la rentrée in grande stile. Magari nella nuova sede, visto che gli spazi ridotti della vecchia permettono il distanziamento anticovid solo con la sparuta dirigenza uscente. La necessità espressa da Salmeri di “rispettare le diverse sensibilità della maggioranza al Comune“, lascia però il nodo della casacca sui consiglieri Serra e Patti. Il loro tesseramento è la dote che Noi per Augusta porta alla Lega, però in aula “terranno una linea distinta ma non distante”. Per salvare apparenze e imbarazzi politici, perciò, il movimento federato non si scioglierà ma “si doterà di un nuovo coordinamento”. Un escamotage che può far comodo a tutti i compagni di banco a San Biagio, però col fiato corto. Perché le regionali 2022 si avvicinano, e i leghisti presenteranno il conto per l’ospitalità offerta agli ex transfughi augustani. Anche se sui palchi elettorali pure l’attuale minoranza consiliare rischia di salire insieme a imbarazzanti alleati. 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