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Augusta, cimitero aperto solo di mattina: la salma riportata a casa

AUGUSTA – Morire durante un week end d’estate nel Comune sbagliato, significa che il caro estinto devono riportarselo a casa dopo aver celebrato il funerale. Perché il cimitero di sabato è aperto solo mezza giornata, e nessuno ha pensato a organizzare la reperibilità di un impiegato, per accogliere chi si spegne in orari incompatibili con quelli della normale apertura. E’ accaduto il 12 agosto ai figli di Giovanna Nicosì, nell’Augusta che il presidente della Repubblica ha elevato a Città, e che l’amministrazione comunale ha subito riportato a paese di frontiera. Dopo le esequie celebrate a San Francesco, Nunzio e Giancarlo Perrotta hanno dovuto rinunciare al corteo funerario, sconcertando i tanti parenti e amici venuti a porgere le condoglianze ai due noti professionisti. Che hanno dovuto ricondurre mestamente la mamma defunta nella sua abitazione, dove si era spenta nel primo pomeriggio di venerdì. Costretti a vegliare per un’altra notte la salma sigillata nella sua bara, in attesa che il camposanto riaprisse i cancelli per le visite domenicali. Cioè quando le pompe funebri avrebbero finalmente trovato qualcuno addetto ad aprire la camera mortuaria, dove ogni feretro deve passare per legge prima della sua ultima destinazione. Anche nei casi in cui è destinato alla cremazione, anziché alla sepoltura.

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Triberio: vergogna tutta augustana, interrogazione se risorse Comune tutte assorbite da concerti.

Bacheca funebre a San Francesco.

“Una vergogna tutta augustana”, la definisce senza mezzi termini Giancarlo Triberio. Annunciando un’interrogazione consiliare “sulla surreale vicenda, perché non vorrei che la carenza di personale disponile sia imputabile alla necessità di impiegare tutte le risorse del Comune, per far fronte alle manie di grandezza nell’organizzazione dei mega concerti in piazza”. Il capogruppo d’opposizione ricorda che “il cimitero non è solo un luogo per manifestare la pietà verso i nostri defunti, ma si tratta di un servizio pubblico a tutti gli effetti: e come tale deve essere organizzato, con turni e straordinari per far fronte a casi come questo”. Soprattutto in estate, quando le alte temperature aumentano i rischi sanitari. Infatti, nonostante le serie difficoltà di bilancio, durante la sindacatura Massimo Carrubba la reperibilità al camposanto veniva garantita. Il suo ex vicesindaco Perrotta, invece, ora deve fare i conti con un Ente più ricco di eventi ma molto più povero di programmazione. Il consigliere Pd osserva polemico che “questa amministrazione di Destra sembra più attenta a costellare le strade di lapidi dal tono revisionista, per celebrare gli augustani che combattevano contro gli alleati, piuttosto che pensare ai suoi concittadini del presente”. Concludendo provocatoriamente con “l’intenzione di chiedere alla Regione che il commissariamento per il catasto incendi, venga esteso anche per i servizi essenziali al cimitero”.

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Pd polemico su commissariamento catasto incendi: fondi per spettacoli ma non per territorio.

sopra e copertina, cimitero chiuso il pomeriggio dei week end.

Il caso dei feretri che devono ripassare in orario di apertura per riposare al camposanto, infatti, è scoppiato 48 dopo quello del censimento dei suoli soggetti a incendiarsi con frequenza. Dopo le devastazioni che hanno incenerito la Sicilia, e qualche esposto partito da Legambiente, a Palermo sono corsi ai ripari per sistemarsi le carte. E una raffica di funzionari è stata spedita nell’Isola, in quei Comuni che sono inadempienti nel censimento dei terreni a rischio continuo. “Arriva un altro commissariamento a spese dei cittadini”, scrive Triberio in un comunicato diffuso l’11 agosto. “L’assessorato Autonomie locali commissaria il Comune di Augusta per non aver provveduto all’obbligo di censire, e aggiornare annualmente, il catasto dei suoli percorsi da incendi”. Una “distrazione” che fa il paio col singolare iper-attivismo nell’organizzare, e farsi finanziare, grandiose manifestazioni musicali. “Un’amministrazione tanto solerte a chiedere alla Regione finanziamenti per gli spettacoli, non è stata capace di redigere questo importante documento a salvaguardia del territorio“, scrive l’esponente del Pd. Notando che Palermo aveva sollecitato “per ben due volte, a gennaio e marzo, ma ha trovato un’amministrazione impegnata a nominare consulenti e ritagliare interessi di bottega del proprio cerchio magico”. Poi la tempesta di fuoco scatenata da Caronte ha scatenato “due giorni di incendi e una pericolosa nube tossica, che fortunatamente questa volta hanno solo parzialmente colpito la nostra città grazie alle condizioni del vento“.

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“Fiamme fanno evacuare Melilli, ma Augusta è senza Piano e il Fontana serve alle emergenze”.

Giancarlo Triberio.

Triberio riconosce che l’unità di crisi si è attivata per tempo, e il potenziale rischio “annunciato dal sindaco Giuseppe Di Mare nelle sue ormai abituali dirette social”. Ma nota anche che gli appelli alla popolazione non sono poi stati “accompagnati da atti amministrativi concreti”. Tanto da affermare che “questo ulteriore commissariamento fa trasparire evidente l’assoluto disinteresse dell’amministrazione verso i servizi essenziali“. Il caso cimitero ha poi rafforzato questo giudizio tranchant. Mentre il mare di fiamme che ha terrorizzato Melilli e costretto a far evacuare centinaia di residenti, ha riproposto con prepotenza la questione delle vie di fuga in un comune notevolmente più popoloso. “Dopo quasi tre anni abbiamo assistito solo alla nomina del consulente, ma del necessario Piano comunale di protezione civile nemmeno l’ombra: tutto ciò rende inaudita questa gestione pressapochista, e ci auguriamo che finiti i selfie e l’avanspettacolo ci si possa occupare delle reali esigenze dei cittadini”, polemizza il consigliere. Auspicando che non ci si dimentichi del Fontana, dove un muraglione di 4 metri circonderà tribune e campo di gioco che potranno pure ospitare concerti a pagamento. Secondo il capogruppo d’opposizione, “la realizzazione dello stadio nella vecchia allocazione, sottoposta a intervento di tombamento e rialzamento del suolo da parte del commissario”, deve essere compatibile a una gestione come “luogo di raccolta e di fuga nei casi di emergenza“. Magari senza dover sperare che queste, poi, si verifichino solo in orario di apertura uffici.

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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