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Augusta ha Speranza, ministro in visita a fine gennaio e ok a Pediatria

Ultimo aggiornamento martedì, 2 Marzo, 2021   23:54

SIRACUSA – “Speranza per il Muscatello” c’è davvero. Quello che sembrava un titolo ad effetto, si starebbe avviando a diventare realtà. Il ministro della Salute ha “incaricato gli uffici per valutare le possibili azioni da intraprendere”, sul problema degli ospedali nei Siti di interesse nazionale. Tradotto dal burocratese, i tecnici del ministero stanno studiando la soluzione tecnico-finanziaria per un decreto ad hoc. In grado di svincolare le strutture ospedaliere delle zone ad alto rischio ambientale, dai parametri numerici richiesti per mantenere i reparti. Ad Augusta potrebbero perciò tornare, già durante la legislatura, sia il Punto nascite che Pediatria. Soppressi qualche anno fa perché al di sotto della soglia minima, nonostante fossero essenziali a monitorare le patologie tipiche delle aree inquinate.

L’annuncio di Zappulla, segretario regionale Art1.

A dare l’annuncio è stato il segretario regionale di Articolouno, Pippo Zappulla, nel corso di una conferenza stampa convocata a Siracusa il 7 dicembre. Nel corso della quale ha pure dato notizia che “a fine gennaio il nostro segretario nazionale Roberto, nella sua qualità di ministro, farà visita agli ospedali della provincia. E il primo che andrà a vedere sarà proprio quello di Augusta, cuore di tutta la problematica sanitaria legata al Petrolchimico”. Le date e i dettagli della visita, tuttavia, ancora non sono stati messi a punto.“Saranno oggetto di un incontro che avrò a Roma la prossima settimana”, ha detto l’ex deputato del collegio.

Roberto Speranza, segretario nazionale Articolouno, prima di diventare ministro.
Copertina, da sinistra: Giancarlo Triberio, Pippo Zappulla e Nino Landro.

Triberio: il ministro della Salute incontrerà il territorio.

“Al Muscatello in ogni caso incontrerà il territorio, cioè medici e associazioni impegnate sul fronte della salute”, assicura il consigliere augustano Giancarlo Triberio. Nel programma del tour “c’è pure una puntata a Lentini, dove c’è una struttura moderna ma manca il personale adeguato”, aggiunge Nino Landro, segretario provinciale di Art1. Zappulla sottolinea che la conclusione della visita sarà in quella Siracusa “dove si parla tanto del nuovo ospedale, ma ancora manca l’area dove farlo”. Poi Speranza smetterà la grisaglia ministeriale per il pullover di segretario nazionale, e “incontrare il partito per discutere di politica locale”.

Le chance di un decreto grazie al Campo largo per Fava.

Sarà proprio dal faccia a faccia coi dirigenti, che questa visita forse può davvero partorire un decreto sugli ospedali nelle Sin. Articolouno, infatti, è impegnato a costruire un “Campo largo” con i movimenti e i partiti del centrosinistra, finalizzato a una candidatura di Claudio Fava come presidente della Regione. A metà strada ci sono però le comunali suppletive nel capoluogo, dove si dovrebbe tornare a votare in 9 sezioni salvo sorprese dal Cga. Urne potenzialmente in grado di ribaltare la sindacatura da Francesco Italia, che recentemente ha aderito ad Azione di Carlo Calenda, in favore del centrodestra coalizzato su Ezechia Reale. Poi ci cono le amministrative ad Augusta, il più grosso e strategico Comune della provincia, nonché l’unico della provincia conquistato dai 5 Stelle.

Eccezioni per le Sin, si spende poco e si guadagna molto.

Siracusa e la vicina città portuale sono due test importanti, per il progetto di coalizione intorno l’attuale presidente della commissione regionale Antimafia. Il “Campo largo” è partito proprio da Art1, e tutto il disegno politico si indebolirebbe se il suo ministro-segretario non sfrutta la poltrona di governo per portare qualche risultato. Fra l’altro gli ospedali che rientrano nelle zone Sin sono pochi, e ancora meno sono quelli che hanno avuto chiusi reparti “strategici” per la salute della popolazione esposta all’inquinamento. Nelle pieghe della Finanziaria potrebbero facilmente uscire i soldi almeno per Pediatria e Punto nascite. Anche se nella lettera che il circolo augustano ha inviato al ministro, proprio all’indomani dell’insediamento, c’è pure l’introduzione di Chirurgia oncologica.

“Leu ha solo un ministro, serve sostegno dal gigante 5S”.

“Ovviamente siamo coscienti di essere un partito piccolo, e che ci sono da tenere in considerazione dinamiche ed equilibri con forze più consistenti della coalizione governativa. Per questo appelliamo a fare la sua parte per il territorio chi può avere peso, anche parlamentare, dentro partiti più grossi nel governo”. Triberio non lo cita espressamente, ma è chiaro il riferimento al senatore augustano Pino Pisani, ex primario del Muscatello eletto nelle liste grilline con un vero plebiscito. Fra l’altro la riapertura dei due reparti di neonatologia è stata chiesta anche da don Palmiro Prisutto, nella lettera che ha consegnato al ministro dell’Ambiente Sergio Costa appena qualche settimana fa, durante un colloquio riservato organizzato proprio dal parlamentare 5S.

Da sinistra, Pisani in piazza Duomo con Cancellieri e Di Maio: molte poltrone e pochi risultati

Pisani replica: già chiesto e ottenuto tenere Task force.

La risposta ad Art1 da parte del “portavoce” pentastellato a Palazzo Madama è arrivata indirettamente, sotto forma di un intervento sulla sua pagina web istituzionale. Dove informa di una sua interrogazione a Speranza “sulla questione sanitaria nel territorio del Sin di Augusta-Priolo”. In particolare “ha chiesto della volontà di mantenere la task force Ambiente e Salute, istituita nel 2017, quale Strategia nazionale per il coordinamento e l’integrazione delle politiche e delle azioni nazionali e regionali in campo ambientale e sanitario”. Avuta assicurazione dal ministro che “valutata l’importanza strategica e i risultati ottenuti, la task force debba essere riconfermata anche per i prossimi anni”, Pisani aggiunge: “Naturalmente la mia attenzione ambientale e sanitaria non si ferma a questo atto, che comunque considero importante e propedeutico per tutta una serie di attività da svolgere nell’ambito dei Sin in particolare a quello siracusano”.

Senatore 5S enigmatico:”Non sono tipo da grancassa”.

Il testo di un senatore, già vicesindaco di Augusta, che puntualizza come “il lavoro proprio di parlamentare è quello, non va dimenticato, di fare le leggi”, come deve essere interpretato? Come leggere l’affermazione“non sono tipo da grancassa, quella la lascio ad altri”, davvero sorprendente per l’esponente d’un partito come il 5 Stelle, che non è universalmente noto per la sobrietà comunicativa? In attesa che i fatti faranno luce sulle parole, c’è da registrare la coincidenza fra venti di crisi nel governo e visite ministeriali in zona. Prima Costa, che Augusta l’ha solo calcata fugacemente a Punta Cugno. Poi Luigi Di Maio, che invece ha addirittura affrontato il confronto pubblico in una piazza Duomo senz’acqua potabile da un mese. Adesso Speranza, che i suoi vogliono portare al Muscatello. Tutti e 3 nello stesso governo, e tutti e 3 ancora fermi alle “assicurazioni”.

L’esempio virtuoso di Gianni per il Centro amianto…

Eppure ambiente e sanità, insieme col lavoro, sono il piatto forte in questa zona. Il primo che cala l’asso, sbanca. Si è visto con la recente inaugurazione del Centro amianto al Muscatello. L’inaugurazione è stata una parata di autoblu, col governatore Nello Musumeci in testa. Ma tutti sanno però che il vero padre politico di quel risultato è stato Pippo Gianni, iniziando quando era deputato e raccogliendo il risultato da sindaco di Priolo. La sua plebiscitaria rielezione a guidare il Comune più grillino d’Italia nelle ultime politiche, dimostra come la continuità della concretezza porta più risultati della politica degli annunci.

Centro Amianto: la lezione di Gianni, al centro, a Italia e Di Pietro sindaci alle prime armi.
In primo piano, Calogero Vicario coordinatore Ona e Maria Carmela Giannone del Tds.

…e quello negativo da Di Maio sulle richiesta dell’Ona.

Quando Di Maio ha finito il comizio come ministro degli Esteri, davanti il municipio di Augusta si è trovato una delegazione dell’Ona che gli ha ricordato quanto non aveva mantenuto come ministro del Lavoro. Il coordinatore regionale dell’Osservatorio, Calogero Vicario, gli ha riconsegnato la lettera in cui chiedevano nuovamente di “sanare la pesante discriminazione subita” dai lavoratori del Petrolchimico esposti all’amianto. Che per avere riconosciuti gli specifici diritti previdenziali, “sono costretti a costituirsi in tutti i gradi di giudizio”. A causa del “vergognoso accanimento dell’Inps nel rincorrere i lavoratori”, impugnando sistematicamente le loro richieste “nonostante le centinaia di sentenze positive”.

Registro mesoteliomi: incidenza più alta dove industrie.

A inizio gennaio, all’allora vicepremier grillino l’Osservatorio aveva chiesto “un atto di indirizzo ministeriale per il riconoscimento dei benefici contributivi per esposizione all’amianto, per i siti a rischio della Sicilia“. A fine novembre gliel’hanno dovuta ridare, insieme alla nuova copia destinata a Nunzia Catalfo, che le è succeduta al dicastero per la Previdenza sociale. Nella carpetta c’era pure il Registro regionale siciliano dei mesoteliomi al 31 dicembre 2018″. Il quale afferma:“E’da notare che le province con il più alto tasso di incidenza, sono quelle in cui sono più numerosi gli insediamenti industriali”.Eppure, il Capo politico di quei 5 Stelle che hanno tutto in quantità (ministri, senatori, deputati nazionali e regionali, sindaco) è arrivato in piazza a mani vuote. E ora non resta che guardare al Muscatello solo con Speranza.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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