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Augusta, Attivamente molla Di Mare e lancia Carrubba per la sindacatura

AUGUSTA – Massimo Carrubba si ricandida a sindaco di Augusta. Ormai manca solo l’ufficializzazione, che arriverà probabilmente non molto lontano dall’Epifania, ma i segnali sono chiari. La sostanziale conferma che l’ex primo cittadino riprenderà da dove è stato costretto a lasciare nel 2012, a causa di inesistenti condizionamenti mafiosi che potrebbero persino rivelarsi un complotto partorito all’interno del cosiddetto “Sistema Siracusa”, è arrivata il 4 gennaio dalla conferenza stampa di Attivamente. Quando i consiglieri comunali Biagio Tribulato e Angelo Pasqua hanno chiuso le porte alla candidatura di Peppe Di Mare, col quale fino all’ultimo hanno mostrato un evidente feeling, per dichiarare che “con la sentenza di assoluzione dell’amico Carrubba è cambiato tutto“.

Tribulato e Pasqua: staremo al fianco dell’ex sindaco.

Ovviamente, da politici consumati, le dichiarazioni pronunciate dietro il tavolo allestito alla “Cavalera” sono state molto più sfumate. Ma a margine della conferenza stampa confermano che staremo al fianco della lista Carrubba“. Un eufemismo, perché questa alleanza ha senso compiuto solo attorno una candidatura a sindaco in grado di cementarla. E l’unico nome, in questa che definiscono “una collocazione puramente di centro senza connotazioni ideologiche”, è proprio quello dell’ex primo cittadino. Il quale ha accelerato il lavoro di cucitura per una coalizione all’insegna del civismo e senza simboli di partito, che in questo particolare momento politico potrebbero fare solo da zavorra. Un attivismo non più frenato dall’attesa che vengano depositate le motivazioni della sentenza, anche se negli ambienti grillini già girano voci riguardanti la prescrizione di qualche accusa relativa al vecchio consiglio comunale.

Il ritorno in campo dopo la ripresa dei veleni grillini.

Massimo Carrubba nella conferenza stampa che ha segnato il suo ritorno sulla scena.
Copertina, da sinistra, Biagio Tribulato e Angelo Pasqua consiglieri di Attivamente.

Forse proprio il fatto che i 5 Stelle si “vendano” nei pourparler versioni addomesticate di quella assoluzione che i giudici stanno ancora motivando, ha fatto capire a Carrubba che stavolta deve affrontare in prima persona e a muso duro chi si vuole mantenere sulla sua pelle una carriera politica fallimentare“Evidentemente nei mesi scorsi non sono stato chiaro: se sino a poco tempo fa, sopportavo in silenzio, ribadisco che ribatterò colpo su colpo. Lo faccio oggi. Lo farò domani, fra una settimana, sempre”, ha scritto in un post indirizzato alla sindaca Cettina Di Pietro, proprio a ridosso di San Silvestro. E l’unico modo per tenere testa ai tentativi grillini di ritrasformarlo in un imputato – ultima spiaggia di un Movimento affogato nell’acqua fangosa che sgorga da ottobre nei rubinetti dell’Isola – è proprio quello di avere pure il giudizio delle urne.

Ufficialmente la lista parla solo di “coalizione centrista”.

E’ in questo contesto che la conferenza stampa dei due consiglieri deve essere letta e “interpretata”, aldilà delle rituali dichiarazioni di equidistanza. C’è stato un momento in cui Tribulato ha pure detto che “il candidato sindaco della coalizione centrista potrebbe persino uscire da Attivamente“. Mentre Pasqua ha rimarcato che Di Mare è sicuramente un modello civico“. Però, messi alle strette, entrambi affermano senza equivoci che “ad oggi non lo appoggiamo“. E spiegano il perché:“Non abbiamo avuto un tavolo di concertazione”. In pratica, al candidato della federazione #perAugusta rimproverano di essersi proposto come un leader naturale, a cui gli altri possono solo accodarsi. Ma è un rilievo che, avanzato in questa fase, appare come una scusa per giustificare una scelta più brutale: l’appoggio a una sindacatura percepita con maggiori chance.

I 2 consiglieri: dati in beneficenza tutti i nostri gettoni.

Con l’endorsement di Attivamente, la candidatura Carrubba imbocca la pista di decollo. In questi 4 anni e mezzo questa civica è stata una delle forze politiche maggiormente presente nella collettività. I loro gettoni di presenza sono stati devoluti in attività sociali integralmente e mediante bonifici, non parzialmente e senza rendiconti come si vantano i 5 Stelle”. Impressionante la lunga lista di quanti hanno beneficiato degli oltre 10 mila euro accantonati con le indennità: dalle feste patronali alle stufe per le scuole, dai parchi giochi alle attività sportive per i ragazzi disabili. Nel corposo elenco ci sono persino 200 secchielli acquistati per i frequentatori del cimitero comunale. Molte attività non sono state pubblicizzate nemmeno da un selfie, a differenza di chi si autocelebra persino per una aiuola adottata e subito abbandonata alle erbacce.

L’endorsement lascia Niciforo col cerino in mano.

Niciforo, primo da destra, col gruppo di Augusta2020.

Per questo Attivamente è stata considerata un po’ da tutte le coalizioni come l’oggetto del desiderio. Ci ha inutilmente provato Paolo Amato a tirarsela dietro, tramite l’ex compagno di partito Pasqua, nel tavolo che Forza italia cerca di costruire insieme Udc e leghisti dissidenti “col centro del centrodestra e col centro del centrosinistra”. Con Lega e Fdi non ci sono mai state le premesse “e oggi ancora meno”, taglia corto l’ex forzista che fa coppia fissa con Tribulato. La scelta dei due ha forti riflessi nel quadro politico. Indebolisce Di Mare ma, soprattutto, taglia le gambe ad Augusta2020, che Marco Niciforo voleva portare a improbabili primarie con candidati di comodo.

Impasse nel centrodestra e i dubbi 5S sul bis Di Pietro.

Cettina Di Pietro, sindaca 5S in dubbio sul bis.

Con Carrubba sostenuto da “una lista che nel 2015 è stata la più votata dopo quella del M5s“, tanto il centrosinistra quanto i moderati anti-sovranisti trovano un riferimento che rende superfluo lo scontro nei gazebo. Il modesto prezzo da pagare è la rinuncia ai simboli di partito, come Pd e Art1, il modo da avere più ampio appeal coi moderati. La palla ora passa nel campo del centrodestra, dove non sono ancora emerse figure di spicco al di fuori del capogruppo consiliare Di Mare. Alla fine da quell’area potrebbero persino venire fuori candidati d’interdizione. Mentre i 5 Stelle vorrebbero tirare fuori dal cilindro una civica d’appoggio, allestita con la macedonia di supporter personali che Di Pietro si è coltivata in questi anni. Ma sui pentastellati resta una domanda cruciale: col ritorno in campo dell’ex sindaco che demonizzavano, la sindaca grillina avrà il coraggio di sfidarlo a viso aperto per difendere la sua opera di “santificazione” del Comune?

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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