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Sindaco Augusta, Fdi e la sit-com delle segreterie sul leghista Casertano

AUGUSTA – Saranno anche “d’Italia“, ma proprio “Fratelli” non si direbbe. Almeno a livello di segreterie. Dove ormai è scontro aperto fra coordinamento regionale e presidenza di Augusta, con il commissario provinciale che cambia posizione dopo ogni telefonata. E’ dell’11 settembre l’ultima puntata della sit-com sovranista, sulla sindacatura del leghista Massimo Casertano. Il colpo di scena è arrivato con un comunicato dove il responsabile per la Sicilia orientale, Salvo Pogliese, e quello di Siracusa, Giuseppe Napoli, dichiarano che Fdi sostiene alle amministrative il candidato della coalizione di centrodestra“. Ma 3 giorni prima il siracusano aveva scritto esattamente l’opposto sull’uomo indicato dalla Lega, scelto dal tavolo regionale senza tenere in considerazione i mal di pancia di chi in loco avrebbe poi dovuto farlo digerire ai militanti. E infatti Forza italia e Udc, dopo l’assenso dato a Palermo, hanno subito rinunciato ai simboli sulla scheda per infilarsi nel centrismo bi-partisan di Pippo Gulino. Dove, fra l’altro, sono confluiti pure i dissidenti del locale circolo di Matteo Salvini

Sostegno a Lega. Napoli-Inzolia: no. Napoli-Pogliese: si.

Solo i disciplinati dirigenti di Giorgia Meloni, per “senso di responsabilità”, hanno tenuto in piedi fino all’ultimo un’alleanza di facciata. Col risultato che gli alleati di centro trovavano migliori spazi per posizionarsi, tirando fuori una “Civica per Augusta” dove hanno imbarcato pure i Gilet arancioni del generale dei carabinieri Antonio Pappalardo. Il parigrado dell’Arma che presiede il circolo augustano Fdi, Enzo Inzolia, invece ha dovuto prima assistere all’evaporare della sua lista al consiglio. Poi “al progressivo e definitivo dissolversi delle condizioni politiche, per proseguire nella collaborazione con la Lega e il suo candidato”. E infine, nel dietrofront di Napoli. Col quale aveva sottoscritto la comunicazione di “revocare ogni forma di appoggio e sostegno a Casertano, inibendogli altresì l’uso del simbolo di Fratelli d’Italia“. Salvo poi leggere il siracusano dichiarare, insieme a Pogliese“il sostegno al candidato della coalizione di centrodestra, confermando il rapporto di collaborazione e lealtà tra Fdi, Lega e Diventerà Bellissima“.

Il commissario che prima approva e poi non condivide.

I coordinatori regionale e provinciale danno pure una strigliata a chi aveva “già relazionato ai vertici regionali e nazionali in data 31 agosto“. Scrivendo che, “come già ribadito ai rappresentanti del circolo megarese, non si condivide la linea politica intrapresa nell’ultimo mese”. La quale, rimproverano Pogliese e Napoli, “ha portato dapprima alla mancata presentazione di una lista di partito e successivamente alla paventata revoca del sostegno a Casertano, in difformità alle decisioni precedentemente concordate con gli stessi dirigenti del circolo di Augusta, con il direttivo provinciale e regionale”. Un’affermazione sorprendente quest’ultima. Considerato che l’avviso sul disimpegno era partito dai “competenti Organi dirigenziali provinciali e locali di Fratelli d’Italia“. Il commissario siracusano prima firma un’affermazione, poi la ritira in solitaria dopo alcune d’ore, e dopo un paio di giorni firma l’esatto contrario. Escluso a priori un caso di sdoppiamento della personalità, il radicale voltafaccia va cercato nel registro “telefonate ricevute” del suo cellulare. Ma i telefoni in città squillano a vuoto quando si cerca di capire chi e perché, pur di non irritare la Lega, ha preferito polverizzare l’immagine di serietà a un partito che l’ha sempre curata ossessivamente.

Dietrofront per salvare i candidati a Floridia e Vittoria?

Il circolo Venturini, che i Fratelli hanno ereditato dal Msi e suoi epigoni, sull’ultimo colpo di scena nella telenovela sovranista tace. Anche se non acconsente, e continua a tenersi alla larga da Casertano. Il quale non ci mette certo del suo per ricucire, anzi. Con una dichiarazione a mezzo stampa, ha parlato di “vicenda dai contorni farseschi“. Aggiungendo che “dopo le elezioni mi riserverò di illustrare dettagliatamente”. Bisognerà quindi aspettare il 5 ottobre, per sapere se la dirigenza provinciale Fdi è bipolare. O se invece ha pesato il realismo politico di salvaguardare il (modesto) appoggio della Lega a Floridia, dove il candidato è in quota a Meloni. E soprattutto a Vittoria, dove si vota a novembre. Lì Pogliese ha piazzato un suo beniamino, come sindaco del triciclo coi padani e Diventerà bellissima

Il laboratorio della bicicletta con Diventerà bellissima.

Massimo Casertano a Pontida con un leghista doc (foto Fb). Copertina, Pogliese interviene ai 50 anni del circolo Venturini. Lo scatto di febbraio anticipa ciò accadrà a settembre: si rivolge a Napoli (con la barba) e volge le spalle a Inzolia.

Ad Augusta il partito del governatore Nello Musumeci è rimasto un contenitore vuoto dopo lo sganciamento di Cambiaugusta, che lo aveva alimentato ed espresso persino un rappresentante nel coordinamento regionale. Però il marchio serve al leghista, per non apparire isolato persino fra i sovranisti. Per questo l’ha messo in bicicletta, nonostante la lista sia interamente Lega. E per questo i suoi vertici stanno puntando i piedi con gli alleati della Destra storica, anche se il loro simbolo non ci potrà comunque essere nella scheda elettorale. Tenere la fiamma tricolore almeno nei manifesti di propaganda può dare l’impressione che Augusta sia laboratorio di un progetto sovranista di ampio respiro, che passa dalla Regione per approdare a Roma. Ma per tutto questo ci vogliono i voti. E dopo lo spoglio si vedrà chi ha da dire cosa.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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