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“Run away”, l’estate negata di Augusta scappa via coi Mastik Lickers

Ultimo aggiornamento mercoledì, 3 Marzo, 2021   13:53

AUGUSTARun away, scappo via. Non ci potrebbe essere titolo più azzeccato per la colonna sonora dell’estate augustana 2020, che sicuramente non sarà come le altre e forse non ci sarà affatto. Quando lo scorso anno i Mastik Lickers hanno iniziato a buttare giù questo brano pop-dance, che da qualche giorno ha la “consacrazione” della distribuzione con Sony Italia, la movida fra discoteche all’aperto e ritrovi fronte mare sembrava un totem inscalfibile. E invece è arrivato il Coronavirus a far chiudere il naturale approdo notturno per intere generazioni di giovani. Per la prima volta in questo millennio resteranno senza un motivetto estivo, uno di quelli che fanno affiorare i ricordi su un’irripetibile stagione di bagni e amori passeggeri. L’ultima fatica di Gino Lazzari e Davide Messina aveva tutti i requisiti, per diventare fra i millennials ciò che per i loro nonni fu “Bandiera gialla“. Un motivo orecchiabile, che entra subito in testa e ti fa dondolare, anche quando l’attenzione è tutta presa dalla Tac oculare alle altre comitive in tiro. Interpretato da un artista di eccezione come Jeffrey Jey, cantante dei celebri Effeil 65, vincitore di un disco d’oro in Italia e di svariati dischi di platino in Usa, Inghilterra, Francia, Germania, Australia (in copertina coi Mastik Lickers, primo da destra). Col distanziamento sociale, non ci saranno piste da ballo e play list per farlo apprezzare e scaricare. Bisogna affidarsi ai social e al passaparola, perdendo tutte quelle emozioni che l’avrebbero reso unico se legate a un incontro indimenticabile, o a una serata da leoni.

Brano pop-dance cantato da Jeffery Jei degli Eiffel 65.

Il progetto è nato artisticamente ad Augusta e sviluppato discograficamente a Siracusa, dove il componente più famoso del terzetto risiede, conosciuto dai suoi vicini di casa come Gianfranco Randone. Il quale forse considera come nome d’arte più questo messo sul campanello che quello stampato sulle locandine, “visto come ha subito accolto la proposta Mastik Lickers“,trasposizione in musica dell’inventario esistenziale di due amici quarantaseienni. Con le loro note fanno ballare, ma nei testi riflettono la stanchezza di recitare sul palcoscenico della quotidianità. Run away racconta della voglia di scappare reinventandosi in una nuova vita, fuggendo finalmente da tutti gli schemi sociali e le convinzioni che soffocano inconsciamente ognuno di noi”. Nell’interpretare quella canzone, lo pseudonimo Jeffrey Jey è forse più “autentico” di nome e cognome registrati 50 anni fa all’anagrafe di Lentini. Così come il dj Lazarus, alle consolle di Ibiza e Costarica, esprimeva Gino molto più di quanto fa il cognome anagrafico riportato sul badge da tecnico radiologo. “Scappare e essere solo artisti, d’accordo; ma in questo periodo di lockdown, insieme a Davide che lavora nell’indotto petrolchimico come tecnico specializzato, abbiamo anche ragionato sulla fortuna di poter contare su uno stipendio a fine mese, a differenza di chi vive solo di musica“. Come ci vivono l’artista siracusano pluripremiato, e il cantante giamaicano con cui i due amici augustani incideranno prossimamente il sequel.

L’epidemia cancella la movida e la musica dell’estate.

Lazarus anticipa che Run away avrà una continuazione in Out land, dove si parlerà di mare, di sole, di isole e di ritmi giamaicani“. Insomma, di tutto quello che il Covid-19 sta confinando nei ricordi nostalgici di chi c’è stato, nel rimpianto di chi non l’ha fatto, e nella frustrazione di chi vorrebbe ma non può. Fino all’anno scorso si poteva rimediare col surrogato di una serata a bordo scogliera, con un cocktail in mano e una piacevole compagnia. Dove un dj“specialmente se di quelli bravi che ti fanno conoscere la musica senza mettere sempre gli stessi motivi di cassetta”, poteva sorprenderti con un brano inedito e portarti ai Caraibi almeno con le loro sonorità. “Invece tutto questo mancherà, anche se può essere un’opportunità per guardarsi meglio dentro”. Oppure no. E il “gruppo di amici” che ha segnato adolescenza e giovinezza delle generazioni post-sessantottine, al punto da lasciarvi ben radicata quell’antica goliardia nonostante i capelli bianchi, si trasferirà integralmente nei social. Con tutto l’impoverimento che ciò comporta. “Su Facebook sono tutti professori, su Instagram fanno tutti una vita stupenda, su Tik Tok vivono tutti nella trama del film che hanno visto in tivu. Una canzone, forse, riesce a farti cambiare vita”. Sicuramente a migliorarla, sempre se si sa dove e come cercarla.

Concerti e serate disdetti fino a marzo 2021, resta il web.

Davide Messina e Gino Lazzari.
Copertina, i Mastik Lickers con Gianfranco Randone.

Concerti e serate sono stati disdetti fino a metà marzo del 2021. I più grossi artisti si tengono vivi sul web, con dirette social”. Ma non è la stessa cosa, se già sei famoso oppure no. I Mastik Lickers forse non sarebbero mai nati sul web, almeno non con quel nome. Nel 2011 glielo “suggerì” Tony Di Silvestro, che in quegli anni tentava d’impiantare il verbo grillino in città, quando irrise i due amici irrequieti come alliccatori di mastice. Avevano appena chiuso il loro periodo rap come Sul Groove. E cercavano una fuga musicale da un’Augusta che dietro la sua movida frizzante, nasconde un soffocante provincialismo a chi ha voglia di ampi orizzonti. Si buttano sulla electric dance music, genere che dice poco in termini di cultura musicale, ma fa passare nottate stimolanti se si cerca solo leggerezza. Poi, nel 2014, anche questo mondo di luci strobo e groupie sotto la consolle viene a noia. Messina si mette a scrivere un romanzo fantasy-mistery, “Cave canem”. Lazzari va in tournée estive come dj, “talvolta nemmeno pagato, coperte solo spese di viaggio”. A inizio 2019 si rimettono a creare in coppia. E a marzo, quando l’epidemia comincia a far chiudere tutto, decidono di riaprire. “Nel giro di qualche settimana, Jeffrey Jei si entusiasma a questo progetto tutto siciliano“. La pubblicazione con una sotto-label distribuita dalla Sony Italia, spalanca un mondo. “Il 6 giugno usciremo con l’elettro-western Revolver, il mese dopo col remix dance di Run away“. Solo che il “successo” di tutto questo è appeso all’esile filo del passa-parola, con la movida cancellata dal Covid. E con le frontiere ancora chiuse, Scappo via” lo permette solo la musica.

PER APPROFONDIRE: La Tromba negata diventa concerti e lumi, Augusta non si fa zittire l’anima

Una stagione per tutti, non cancelliamola.

LA NOTA: Anonimi scienziati tanto competenti quanto “incontrollabili”, se non da altri scienziati altrettanto capaci e “sconosciuti”, dicono che bisogna ancora tenersi ben distanti dagli altri. Questa estate perciò difficilmente ci saranno balere all’aperto e rotonde sul mare, specialmente nelle loro moderne versioni. Almeno non in quelle dove si accalcavano i corpi, anziché le conversazioni. Ma una stagione non è solo una categoria astronomica. Quando si tratta di quella balneare, specie ad Augusta, è anche un importante momento collettivo. Per chi vive l’età evolutiva è una tappa fondamentale nella formazione dell’individualità, perché si possono coltivare interessi e amicizie congeniali. Per gli altri è occasione di maggiore interazione sociale, talvolta l’unica per molti nativi analogici. Così il tavolino di un bar, di un ristorante, di un pub non sono solo la questione economica per un consistente settore dell’economia cittadina. Sono il luogo dove s’intrecciano svago e socializzazione, spesso anche cultura musicale. Per questo bisogna favorire tutte le soluzioni che le consentano al meglio. Senza pregiudicare la sicurezza sanitaria, ma senza nemmeno soggiacere supinamente alla miopia di provvedimenti astrusi, decisi in Palazzi che pensano altrove.

Triberio: spazi fuori, salvare l’estate con bar e ristoranti.

Giancarlo Triberio, capogruppo consiliare del Centrosinistra, ci ha pure fatto un’apposita nota all’amministrazione comunale. In sostanza chiede che “per la ripartenza commerciale della fase 2 agiamo subito”, attraverso “una manifestazione di interesse per concedere in modo organizzato, e nel rispetto del decoro urbano, gli spazi pubblici agli esercenti della ristorazione, bar e gelaterie“. Non si tratta solo di “esentare dalla tassa sul suolo pubblico” chi è stato costretto a stare chiuso per 2 mesi. Ma soprattutto di adottare semplici “provvedimenti che daranno la possibilità di aperture più larghe“. Come, per esempio, “dare la possibilità di organizzare in tempo l’utilizzo di nuovi spazi“. Non è solo un “modo di far ripartire i tanti lavoratori dipendenti da queste attività”. Ma anche l’occasione di “dare la possibilità ai cittadini, dato l’avvicinarsi della stagione estiva e la chiusura delle scuole, di avere ‘assembramenti organizzati’ e non lasciare il tutto all’improvvisazione”. Il consigliere d’opposizione avverte che “serve agire subito, in modo che gli esercenti possano avere il tempo di organizzarsi e il Comune delineare le linee guida in conformità al decoro urbano“. Questo, ovviamente, “nel rispetto della viabilità pedonale e per i disabili“, perché resta sempre il fatto che si tratta di “spazi collettivi a utilizzo di tutti”. Ma senza nemmeno dimenticare che poter stare fuori, in estate, serve molto più che a passare gradevolmente il tempo.

PER APPROFONDIRE: Augusta resta a casa, gli psicologi: rischio salute mentale per adolescenti
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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