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Augusta, Madonia direttore sanitario Asp: sperano Gulino e il Muscatello

Ultimo aggiornamento mercoledì, 26 Agosto, 2020   16:46

AUGUSTA – Il Muscatello ha trovato il suo “paladino”, stavolta fuori dai Palazzi romani delle molte ambiguità. Con l’insediamento di Salvatore Madonia alla direzione sanitaria dell’Asp Siracusa, infatti, l’ospedale di Augusta può finalmente contare su una “quinta colonna” nelle stanze dove si organizza quotidianamente l’assistenza pubblica. Dove cioè si creano quei presupposti oggettivi, in base ai quali la politica decide il destino dei nosocomi secondo le sue logiche di convenienza elettorale. Il medico augustano è entrato in carica il 24 agosto, e sulla scrivania liberata da Anselmo Madeddu la pratica riguardante il “suo” presidio ospedaliero è fra quelle più in vista. Almeno, questo è ciò che dichiara quando viene intervistato a caldo, poche ore dopo aver preso possesso dell’ufficio. In passato ha pagato un prezzo per alcune sue posizioni “contro” certe scelte penalizzanti, ed è difficile che a 56 anni si faccia condizionare da quella esperienza. Anche perché non è di primo pelo nei meandri della sanità siciliana, perciò sa come si può mantenere la rotta bordeggiando fra gli scogli della Regione.

Il nuovo manager vicino a Lagalla e Lombardo.

Il curriculum diffuso dall’ufficio stampa dell’Azienda provinciale 8 ricorda che “il dottor Madonia proviene dall’Asp di Enna, dove è direttore del Dipartimento di prevenzione e direttore dell’Unità operativa complessa Igiene epidemiologia e Sanità pubblica”. Ma ricorda anche che “ha svolto attività in diverse realtà sanitarie siciliane. E’ stato, tra l’altro, direttore dell’ufficio di Sanità marittima di Siracusa, ha prestato servizio presso lo stesso ufficio di Augusta ed è stato direttore sanitario di presidio degli ospedali di Nicosia e Leonforte“. Insomma, una carriera robusta. Alla quale non è probabilmente rimasta estranea la vicinanza politica all’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Questa nomina che lo affianca all’impopolare direttore generale Salvatore Lucio Ficarra, perciò significa qualcosa nello scacchiere palermitano. Anche in considerazione della sua vicinanza all’assessore e deputato regionale Roberto Lagalla. Nello scenario più prettamente locale, salvo smentita dai fatti, questa nomina si traduce anche in maggiore “attenzione” per il Muscatello.

“L’ospedale augustano, la mia grande passione”.

sopra, l’ospedale Muscatello (copertina, foto Asp: Salvatore Madonia)

“E’ il mio ospedale, la mia più grande passione, e auspico che possa continuare a svolgere in pieno la sua funzione; me lo auguro come cittadino, come medico e come manager sanitario“, dichiara Madonia. Precisando tuttavia che deve “confrontarsi con la direzione generale e con gli orientamenti dell’assessorato regionale“, prima di sbilanciarsi a indicare un percorso di rilancio per il nosocomio di Augusta. Il quale è presidio di zona industriale, ma è stato pure improvvidamente inserito nella rete degli ospedali Covid. E proprio il temuto ritorno autunnale della pandemia, pesa come un macigno sul futuro del Muscatello. Anche se il piano di emergenza prevede che l’attrezzata Infettivologia di Siracusa faccia fronte a un’eventuale impennata dei ricoveri, resta sempre tangibile il rischio che si torni a chiudere i reparti augustani per far spazio ai pazienti coronavirus. A marzo fu una scelta che cozzava contro ogni logica, e contro la quale nulla hanno potuto le mobilitazioni bi-partisan. Adesso, forse, le argomentazioni “razionali” troveranno maggiore udienza di quanta ottenuta finora.

Ficarra: essenziali le sue competenze per l’epidemia.

Ringrazio per la fiducia accordatami, con la certezza che profonderò il massimo impegno all’insegna della più proficua collaborazione e sinergia, con professionalità e spirito di servizio, nell’interesse dei bisogni sanitari di questo territorio” scrive il nuovo direttore sanitario, nel comunicato ufficiale dell’Asp. Dove si aggiunge che “come primo impegno stamane ha incontrato i componenti l’Unità di crisi aziendale per l’emergenza Covid-19 e i rappresentanti dei medici di medicina generale”. Il documento dell’Azienda evidenzia che il nuovo dirigente “è in possesso di un’adeguata e complessiva esperienza professionale, acquisita nell’ambito del dipartimento di Prevenzione ed in qualità di direttore della Struttura complessa di Igiene degli ambienti di vita“. Un requisito che, secondo Ficarra, “abbiamo ritenuto essenziale per il conferimento dell’incarico, anche in considerazione delle necessità che si sono manifestate con l’emergenza coronavirus, nonché per rafforzare i controlli presso lo stesso Dipartimento”.

Il dirigente sponsorizzerebbe la coalizione di Gulino.

Il direttore generale dell’Asp cita pure la “comprovata conoscenza della realtà e delle esigenze del territorio siracusano”, da parte di Madonia. Ovviamente si riferisce all’ambito strettamente medico. Tuttavia è una descrizione che si adatta bene ad altri ambiti. Il nuovo direttore sanitario si è infatti sempre interessato alla politica augustana, pur restando opportunamente dietro le quinte. Alle ultime amministrative è riuscito a far eleggere una consigliera, poi scomparsa tragicamente, rimorchiando a San Biagio il consigliere accoppiato con la preferenza di genere. Anche alle regionali 2017 ha contribuito con la propria candidata di punta alla lista Popolari e autonomisti, sponsorizzata da Lagalla e dai reduci del lombardiano Mpa. Per le imminenti comunali di ottobre non gli sono mancate le visite di alcuni aspiranti sindaci. E pare che, dopo alterne vicende, alla fine sia stato il radiologo Pippo Gulino ad accaparrarsi le sue “simpatie” elettorali. La coalizione-revival dell’ex primo cittadino anni Novanta esce sicuramente rafforzata, almeno sotto il profilo dell’immagine, dalla nomina di un suo sponsor nella stanza dei bottoni dell’Asp. Ora resta da vedere in quanti voti si traduce un piede nella sanità pubblica.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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