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Ufficio da terzo mondo, l’Ugl porta l’Ispettorato all’Anagrafe

Ultimo aggiornamento martedì, 2 Marzo, 2021   21:07

AUGUSTA – Anagrafe, un giorno qualunque. Col “pavimento sconnesso con tutte le mattonelle rialzate”. Dove “polvere e insetti” sembrano farla da padrone. In cui la “mancanza di un condizionatore, per non parlare del bagno privo di ogni forma di igiene”, restituiscono immagini da film in bianconero d’atmosfera coloniale. Benvenuti ad Augusta, Comune d’Europa solo sulla carta intestata. A quella bollata ci penserà invece l’Ispettorato del lavoro, cui l’Ugl si è rivolta per denunciare le condizioni “africane” dell’ufficio.

Lettera di Bongiovanni sulla sicurezza locali.

La lettera, indirizzata anche al sindaco quale capo dell’amministrazione, porta la data del 19 giugno e la firma del dirigente provinciale, Sebastiano Bongiovanni. L’oggetto parla di “sicurezza nei luoghi di lavoro”, e vuole “informare sulle condizioni in cui versano” i locali di via San Giuseppe. Dove la “struttura mostra notevoli carenze” che fanno del “diritto a un ambiente salubre” qualcosa di astratto, molto lontano da ciò che invece dovrebbe essere costituzionalmente garantito.

Pavimenti sconnessi, rischio incolumità

Il documento sindacale sottolinea che “il pavimento tutto sollevato” costituisce un “grave pericolo per i lavoratori, ma principalmente per il cittadino”. E ricorda che “ogni giorno l’ufficio, oltre ai dipendenti, ha la presenza di decine e decine di cittadini”. Forse gli stranieri approdati in Italia per vie avventurose, quando vanno a regolarizzare i documenti anagrafici respireranno un po’ aria di casa. Tutti gli altri decisamente no. Compresi “anziani, bambini, disabili”, che si trovano a frequentare un ufficio comunale dove “si mette veramente a rischio l’incolumità delle persone”.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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