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Manutenzione strade, l’ex Provincia svela il bluff del Comune per sottrarsi

Ultimo aggiornamento martedì, 2 Marzo, 2021   20:37

AUGUSTA – Ora il Comune a chiacchiere resta a zero. La Provinciale del Monte è stata infatti trasferita definitivamente alle competenze dell’amministrazione comunale. Con quell’arteria finiscono sotto la responsabilità dell’assessorato municipale Lavori pubblici pure la strada che collega Augusta a Brucoli, e quella che da Monte Tauro porta a Sant’Elena. Tutte collegano zone residenziali esterne ormai densamente popolate, che con l’arrivo della stagione estiva registrano a tutti gli effetti un flusso di traffico uguale a quelle delle strade urbane. E tali sono ormai diventate anche sotto il profilo burocratico, dopo che il Libero consorzio le ha definitivamente “declassificate”.

Le provinciali sono comunali da aprile.

Nell’elenco delle strade che l’ex Provincia ha scaricato sulle spalle del Comune figurano pure la Martelli-Oliveto, la Bivio Marcellino-Agliastro, la Palmieri-Sampieri, e la problematica Castelluccio-Agnone. Il “trasloco” sul groppone di un Ufficio tecnico che già non riesce a fare il suo, porta la data del 13 aprile scorso. Quando il commissario straordinario, che svolge le funzioni di consiglio provinciale, ha portato a termine un iter iniziato nell’aprile del 2017. L’amministrazione comunale del #cambiamento, che sposava il verbo 5 Stelle sulla soppressione degli “enti inutili” come le amministrazioni provinciali, ha cercato in tutti i modi di svicolare. Il gioco di prestigio con la nuova “delimitazione del centro abitato”, che di fatto non si intestava la manutenzione di quelle strade provinciali, non ha però funzionato a lungo.

Il Consorzio non abbocca ai trucchi dilatori.

Prima l’ex Provincia ha costretto il Comune, nel maggio 2018, a presentarsi direttamente sulla provinciale 61 per redigere il verbale di consegna, visto che il Palazzo grillino aveva fatto orecchie da mercante ai solleciti arrivati dal Libero consorzio. Poi, considerato che “con avvicinarsi della stagione estiva il flusso veicolare aumenta considerevolmente soprattutto nelle strade extraurbane da declassificare”, il commissario straordinario Carmela Floreno ha preso il toro per le corna. E visto che “a tutt’oggi il Comune di Augusta non ha dato seguito alla definizione di quanto avviato”, il 24 aprile ha pubblicato la deliberazione con la quale unilateralmente “trasferisce al Comune di Augusta le competenze di cui all’articolo 2 del nuovo Codice della strada”. Avvertendo che sarà sua “cura installare la nuova segnaletica di inizio e fine centro urbano”.

Don Giuseppe Mazzotta alla fiaccolata in memoria di Reicherl
(copertina,Enzo Speciale portavoce del Comitato “Roberto siamo noi”)

Il Comitato non si limita alla fiaccolata.

La narrazione dell’ennesima storia di un bluff amministrativo che il M5s affida alla propaganda social dei suoi militanti-adepti, secondo il quale la sicurezza della strada-killer al Monte spetta all’ex Provincia, è nella delibera resa pubblica dal Comitato “Roberto siamo noi”. Il gruppo spontaneo di residenti nella zona di San Giuseppe Innografo non si è limitato a “sfogarsi” nella fiaccolata di commemorazione, con la quale il 3 maggio hanno ricordato l’ultima delle 18 vittime di un’arteria abbandonata fra il rimpallo di competenze. Dove il pensionato Reicherl ha perso la vita, proprio all’uscita della messa serale.

In campo a sostegno anche don Mazzotta.

I parrocchiani stavolta non si sono limitati a piangerlo. E nemmeno si sono fermati solo a pregare. Il 13 maggio si sono riuniti in canonica insieme al parroco, don Giuseppe Mazzotta. Dopo la funzione serale hanno chiuso i messali per aprire i dossier di una ex Provinciale, ora strada comunale a tutti gli effetti, che sembra un campionario di ciò che un’arteria non deve essere. Lampade difettose, tratti illuminati che si interrompono di botto, pali Enel sulla carreggiata, marciapiedi ridicoli o inesistenti, strisce pedonali visibili solo con luminol della Scientifica, buche rattoppate male e non sistemate affatto, asfalto liscio come una pista di curling.

Speciale illustra le soluzioni “minime”.

Per ognuno di questi problemi hanno proposto una soluzione. Le ha illustrate il portavoce, Enzo Speciale. In buona parte facili da fare e poco costose. Come semafori pedonali a chiamata, segnaletica orizzontale, rotatorie, dossi taglia velocità, autovelox fissi. Un’amministrazione efficiente, o anche solo una normale amministrazione e basta, le avrebbe già programmate da tempo e attuate almeno in gran parte. Invece questa gente, che “non vuole strumentalizzazioni politiche di alcun genere”, alla diciottesima vittima si trova a dover chiedere un incontro a Palazzo.

Chiesto un incontro con l’amministrazione.

Vogliono presentare, loro, quello che avrebbe dovuto pensare e realizzare chi riceve un’apposita indennità di carica per farlo. “L’esercizio delle responsabilità sociali richiede conoscenza, competenza, progettualità, capacità che si acquisiscono in un quotidiano impegno ad informarsi, a partecipare, a pagare di persona, a scendere in campo”. Lo scrive Speciale e, a differenza di chi si mette la fascia tricolore persino per ritirare un attestato, non è nemmeno pagato con “soldi dei cittadini”.

L’assemblea del Comitato nella canonica del Monte.
Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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