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Augusta, Stella sceglie la Dc: Cuffaro entra in maggioranza Di Mare

AUGUSTA – C’è pure la Democrazia cristiana di Totò Cuffaro nella maggioranza che sostiene il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare. Lo ha confermato il nuovo commissario cittadino, Marco Stella, durante la seduta consiliare del 9 maggio. Nel corso della quale il presidente del consiglio ha ribadito intatto sostegno alla sindacatura Fratelli d’italia, esteso anche alla campagna elettorale per il bis, nonostante la brusca rottura col partito meloniano. Che a questo punto deve rinunciare pure a un gruppo Fdi in aula, per mancanza del numero minimo. E per sovrapprezzo deve incassare le dimissioni di Stella, prima ancora di potergli recapitare il provvedimento di espulsione, da tempo annunciato ma mai notificato. Il nuovo corso democristiano a Palazzo San Biagio, per il momento, sarà in solitaria. Visto che l’altro “fratello” in predicato di defenestrazione, Andrea Lombardo, ha negato un passaggio ai cuffariani. Continuando a restare, a tutti gli effetti politici, un tesserato di Giorgia Meloni. Mettendo così Rosario Sicari, capogruppo designato nonché segretario cittadino dei meloniani, nella scomoda posizione di gestire uno sfilacciamento che ridimensiona il partito della premier proprio in vista delle amministrative 2026. Il terzetto di consiglieri è lo zoccolo duro della coalizione Di Mare, nata civica e transitata in blocco nella Destra di governo. Ora però le strade si dividono, almeno sulla carta. Perché nella “Città dei due porti”, la casa-madre Cambiaugusta non si scioglie dentro lo scudocrociato. Che al momento può contare solo su un coordinatore che di fatto è l’alter ego del sindaco, senza nemmeno la garanzia che il simbolo sarà sulla scheda elettorale.

“Cambiaugusta non si scioglie né transita, prematuro parlare di liste e simboli”.

“E’ prematuro parlare di liste e di simboli per le amministrative, si vedrà al momento opportuno quale sia la soluzione tecnicamente migliore”, dice il presidente del consiglio comunale. Il quale annuncia di “stare lavorando per allargare lo scudocrociato, sia dentro il consiglio che nella società civile, registrando già l’interesse di molti vecchi democristiani“. Che se non sono proprio gli stessi di allora, sicuramente sono epigoni di quel medesimo blocco politico contro il quale aveva esordito in politica. Quando il Movimento sociale italiano, durante la Prima repubblica, era l’unica forza sempre all’opposizione durante le amministrazioni che lo scudocrociato guidava, con alleanze cangianti nella vecchia Sinistra. Cambiaugusta non si scioglie né transita, resta invece un movimento politico-culturale che semmai si affianca”, puntualizza il commissario della Nuova Dc. Parole che lo fanno sembrare un “incarico con riserva”. Legato alla piega che prenderà l’ingresso di Carlo Auteri nel gruppo parlamentare all’Ars, con relativa promessa di Cuffaro per la ricandidatura a deputato regionale. “No, nessuna riserva, ho accettato con passione e convinzione”, commenta Stella. Che si dichiara spiazzato dei molti e inaspettati auguri, arrivati appena si è diffusa la notizia.

Auteri esulta: col presidente del consiglio lo scudocrociato si rafforza in uno snodo strategico.

Marco Stella sopra e in copertina fra Totò Cuffaro e Carlo Auteri, Giuseppe Castania primo da sinistra.

“La Democrazia cristiana cresce e si radica sempre di più sul territorio. Oggi accogliamo con grande entusiasmo l’adesione del presidente del consiglio comunale di Augusta, che entra a far parte del nostro progetto politico, portando con sé competenza, passione e un forte senso delle istituzioni”. Auteri battezza così l’ingresso ufficiale di Stella, dopo averlo esibito in tutte le photo opportunity con cui ha celebrato la sua svolta centrista, seguita alla traumatica rottura con Fratelli d’italia per le provinciali. “La nomina a commissario cittadino rappresenta un segnale chiaro della volontà di costruire una classe dirigente solida, credibile e profondamente radicata nella realtà locale. Con la sua adesione la Dc si rafforza in uno snodo strategico per l’intera provincia”. Parole che mettono la dirigenza provinciale e regionale Fdi in un angolo, dovendosi tenere in casa un sindaco che è allusivamente presentato come longa manus dei cuffariani, piuttosto che dei meloniani. Le dichiarazioni attribuite a Stella, riportate nel comunicato diffuso da Auteri, non lasciano spazio a molti dubbi:“Il primo cittadino è mio fraterno amico e a lui confermo il mio sostegno, nell’ottica di consolidare un progetto amministrativo che ha già dato risultati importanti, e che merita continuità e slancio per il futuro”. Eppure, nonostante l’invito, Di Mare in aula non ha commentato. 

L’ex missino Stella ringrazia Cuffaro: condivisione di principi e valori che ci accomunano.

Nell’entusiasmo di comunicare questo importante arruolamento, il documento dello scudocrociato inviato alla stampa incappa in un lapsus freudiano. Da un lato l’ex missino Stella ringrazia “Cuffaro per la fiducia accordatami, considerata la condivisione di principi e valori che ci accomunano”. Dimenticandosi che, fra questi, potrebbero pure esserci quelli che all’ex presidente della Regione Sicilia sono costati una condanna definitiva per favoreggiamento aggravato alla mafia. Dall’altro, il commissario cittadino ammette che “la mia scelta è dettata dall’amicizia e dal grande lavoro di Auteri per Augusta. Mai nessun deputato aveva fatto arrivare in così poco tempo oltre 3 milioni di euro nella nostra città. Assieme a Carlo e a tanti altri amici continueremo a lavorare per il bene del nostro territorio”. Insomma, il binomio sindaco-onorevole continuerà il suo lavoro “spettacolare”, col presidente del consiglio a fare ancora da snodo. Un asse dove Fdi fa solo da scenografico sfondo colorato, con Forza italia e Lega come comparse da far recitare a soggetto, e Grande sicilia che si vede tagliare la parte di comprimario. Forse c’è un segnale politico nell’assenza del capogruppo autonomista Manuel Mangano, insieme ai tre consiglieri più vicini al deputato regionale Peppe Carta, ai lavori del consiglio che si congratulava per l’arrivo della Dc. Il pentastellato Uccio Blanco ha chiesto in aula se si sarebbe tradotto pure in un ingresso in giunta, ma per il momento i cuffariani non ce l’hanno in agenda, “anche se siamo a disposizione qualora ce lo dovessero chiedere”.

Lega, Salmeri responsabile provinciale Enti locali: ringrazia tutti ma si scorda del leader Cafeo.

Saro Salmeri.

La notizia dell’arrivo Dc nella maggioranza, ha oscurato la mossa in casa dell’alleato leghista. Dove Saro Salmeri, l’8 giugno, è stato scelto come responsabile provinciale Enti locali. “Accolgo con grande onore e senso di responsabilità la nomina, che rappresenta non solo un riconoscimento personale ma soprattutto un impegno concreto verso il territorio”, scrive il commissario cittadino. “Intendo svolgere questo incarico lavorando fianco a fianco con amministratori, dirigenti e militanti, per sostenere un progetto basato sulla valorizzazione delle risorse locali“, aggiunge il coordinatore di Augusta. Annunciando l’intenzione di “costruire una rete solida tra il partito e le realtà comunali, con l’obiettivo di rafforzare la presenza della Lega nel tessuto sociale e istituzionale siracusano”. Il comunicato di Salmeri segna una svolta, perché finora aveva cercato di non cucirsi troppo un’etichetta padana di ardua presa elettorale. Adesso invece enfatizza un incarico che sostanzialmente è una medaglietta: perché? Serve forse il logo di partito per sedersi in qualche tavolo dove si decide il sottogoverno? Intanto si distingue per la lista ringraziamenti, rivolti “al segretario regionale Nino Germanà e al coordinatore regionale Enti locali, Matteo Francilia“. Non una parola sul reggente provinciale Pippo Laccoto, e neppure al riferimento per Siracusa, Giovanni Cafeo. Nonostante entrambi hanno uno stretto legame, sia storico che attuale, col leader incontrastato Luca Sammartino. Il quale, a differenza di Cuffaro rientrato nei pieni diritti civili dopo aver scontato la pena, si trova ancora sotto processo nell’ambito dell’inchiesta Pandora su presunte infiltrazioni mafiose a Tremestieri Etneo.

Autore

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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