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Augusta, apparentamenti nulli? Cannonata Tar sul primo consiglio del 23

AUGUSTAConsiglio comunale di Augusta al nastro di partenza con l’incognita Tar di Catania. Sulla prima seduta consiliare della nuova amministrazione Peppe Di Mare, convocata per le 18,30 del 23 novembre, pesa infatti l’ombra di un annunciato ricorso per il mancato premio di maggioranza. Stavolta alla contestazione sull’interpretazione di legge si aggiungerebbe quella sulla regolarità formale dell’apparentamento, grazie al quale lo sconfitto Pippo Gulino ha impedito all’avversario di occupare 15 dei 24 seggi a Palazzo San Biagio. Il vincente del ballottaggio del 18 e 19 ottobre si è dovuto accontentare solo delle 5 poltrone che gli toccavano in proporzione al numero di voti ottenuti da 3 liste a sostegno. Costringendolo a cercare fra i perdenti i numeri necessari per amministrare con tranquillità. Ma quell’alleanza “tecnica” di 2 simboli schieratisi al primo turno con Massimo Carrubba, che gli ha tolto l’en plein in aula, è avvenuta sul filo di lana e in circostanze molto particolari. Il candidato sindaco che accettava i nuovi arrivi si trovava in isolamento nel reparto Covid di Siracusa. Al Comune, l’ultimo giorno utile, si era presentato solo un suo delegato: quanto ha consegnato, era completo e conforme a tutte le stringenti prescrizioni di legge per gli atti elettorali?

Premio di maggioranza: dubbi su mancata assegnazione.

Gulino vota al ballottaggio appena dimesso dal Covid-center.
copertina: consegna al museo delle “pietriere da braga”.

Proprio mentre il sindaco presenziava alla consegna di due antichi cannoni restaurati dalla Marina e acquisiti dal Museo della piazzaforte, uno dei suoi legali di fiducia accedeva formalmente al fascicolo degli apparentamenti, accendendo la miccia di una cannonata in grado affondare il consiglio appena varato. Saranno i giudici amministrativi a rispondere alle sue prevedibili domande sulla piena regolarità di tutta la documentazione, con la quale Gulino aggiungeva una coppia di liste ex carrubbiane alle 3 che lo sostenevano fin dal 4 e 5 ottobre. Risposte che si aggiungeranno a quelle riguardanti l’interpretazione della legge elettorale, in materia di percentuali da calcolare sul primo o sul secondo turno. Un aspetto che già prima della proclamazione dei 24 eletti, avvenuta applicando il metodo proporzionale, era stato oggetto di documentate osservazioni da parte di 15 candidati della coalizione Di Mare. L’ufficio centrale elettorale aveva ignorato la nota, probabilmente perché arrivata in una fase sbagliata, e distribuito i seggi senza premio di maggioranza. Ma appena il 13 novembre la presidente uscente Sarah Marturana ha fatto partire le convocazioni per la prima seduta di consiglio, è scattata la corsa degli avvocati per avere dal Tar la sospensiva sulla sessione d’esordio.

Ricorso non ferma trattative: Di Mare già a quota 14?

Il sindaco Di Mare giura davanti la commissione che gli ha negato il premio di maggioranza.

La formalizzazione del ricorso in preparazione, al momento non viene confermata né smentita. Sembra che la decisione sarà presa nel fine settimana. Perché non è detto che i ricorrenti possano essere tutti gli stessi sottoscrittori del documento inviato al presidente della sezione elettorale 1. L’istanza al Tar in gestazione comunque non ha fermato le trattative, per mettere in piedi una maggioranza coi consiglieri già proclamati. Di Mare avrebbe già raggiunto la fatidica quota 14, almeno in termini di disponibilità. Il suo capogruppo Marco Stella si dice “molto colpito, e li ringrazio veramente, della sensibilità mostrata dagli esordienti a San Biagio“. Ma su altro non si sbottona, perché ancora ci sono molti papabili per la poltrona più ambita di presidente del consiglio. E’ anche la chiave di volta su cui si regge tutto il resto. Lo sfizio di sedercisi Biagio Tribulato se lo potrà passare nella seduta d’esordio, in quanto gli tocca di diritto come consigliere più votato. Poi sembra destinato ad alzarsi per cederla a qualcun altro, che tuttavia ancora non ha né volto né genesi politica. 

Presidenza del consiglio, Stella: e se fosse uno di noi?

Marco Stella, nocchiero per evitare gli iceberg in consiglio comunale.

Nelle fila della maggioranza politica fanno intendere che potrebbe anche essere uno dei loro, anche se così gli spazi per il raggiungimento della maggioranza si restringerebbero. Comunque, ai 5 consiglieri della coalizione vincente se ne sarebbero aggiunti altrettanti provenienti dalle liste di Carrubba, che non sarebbe rimasto estraneo alle discussioni preliminari. Un’altra coppia di sostenitori per l’amministrazione Di Mare è stata trovata nella coalizione di Gulino, tramite i buoni uffici di Saro Salmeri. Dal candidato sindaco sconfitto sembra inoltre che si siano sganciati pure altri 2 neo-eletti nella sua lista personale. L’asticella ha superato la quota minima per affrontare le battaglie consiliari, ma per metterle al riparo da imprevisti serve un seggio in più. E su chi possa essere pronto a fare il quindicesimo consigliere di maggioranza, si accettano facili scommesse.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

One thought on “Augusta, apparentamenti nulli? Cannonata Tar sul primo consiglio del 23

  1. Spett.le ERROR404.ONLINE ,
    In merito all’articolo del 13 novemre 2020 , con titolo
    Augusta, apparentamenti nulli? Cannonata Tar sul primo consiglio del 23 , desideravo precisare che , nella circostanza, il sottoscritto non è il legale di fiducia del neo sindaco Di Mare dott. Giuseppe e che la richiesta accesso agli atti del 27 ottobre 2020 n. prot. 66079 , è stata effettuata nell’esclusivo interesse del sottoscritto così come l’eventuale proposizione di ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale di Catania che ,,allo stato, è in fase di studio., Mi è gradita l’occasione per inviare cordiali saluti.
    Avv. Stefano Amato

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