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Un “Errore 404” per la Libertà di stampa 2.0

Ultimo aggiornamento mercoledì, 3 Marzo, 2021   18:37

EDITORIALE – Errore 404 è un codice internet per indicare che una pagina è stata creata, ma non esiste più. Cancellata, da un programma o da un programmatore. Nell’era della comunicazione che passa dal web, dietro questa moderna mascherina del browser talvolta si nasconde l’antica maschera della Censura. Error404.online perciò è una contraddizione: “rimosso” eppure stare in Rete. Un’antinomia che oggi diventa simbolo di resistenza per la Libertà di stampa 2.0, contro ogni tentativo di censura e tentazione di autocensura.

L’assalto al diritto di cronaca e di critica è storia vecchia, nuovi sono soltanto i mezzi usati. Fake news e misinformation non sono fenomeni innocenti, né casuali. Fanno parte integrante di una sofisticata strategia di alterazione del consenso informato, mirata alla conquista del Potere senza controlli. Da raggiungere anche a costo di smantellare i tradizionali principi di civiltà, sui quali si fondano la pace internazionale e la concordia sociale. Strumenti informatici nati per esaltare la libertà di espressione, favorire il dialogo, democratizzare la conoscenza, vengono usati contro questi stessi valori. Addirittura contro gli stessi diritti umani.

Dove non sono i regimi a imporre il pensiero unico con la censura, agisce il web-squadrismo spingendo all’autocensura. Colpisce tutti, non solo i giornali; basta superare i like tollerati per un’informazione sgradita o un’opinione divergente. Hackeraggio, oscuramento social, campagne coordinate di troll e haters sono strumenti di coercizione insidiosi. A un editore creano il timore di danni economici; a un follower insinuano incertezza se condividere un influencer; a un blogger instillano la paura di restare vittima di “odiatori” anche nel mondo reale. Ai giornalisti danno però un motivo in più per non tacere. Contro ogni censura Error404.online, appunto.

ERROR404.ONLINE

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Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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