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Lentini piena, caos rifiuti. Insieme per Augusta: sarà emergenza

AUGUSTA – Discarica piena a Grotte San Giorgio, Comune verso l’emergenza rifiuti. A lanciare l’allarme è il gruppo d’opposizione Insieme per Augusta. Che il 5 marzo ha presentato un’interrogazione consiliare, su “gestione raccolta differenziata e conferimento rifiuti urbani frazione differenziata”. L’ultimo del mese, infatti, l’impianto lentinese della “Sicula Trasporti” chiuderà i cancelli ai compattatori in arrivo dalle circa 150 città che la utilizzano. La scorsa settimana lo avrebbero fatto sapere gli amministratori giudiziari della società, attualmente in amministrazione controllata a causa di un delicato processo relativo a presunti reati di associazione a delinquere e traffico di rifiuti. La notizia dell’impianto di smaltimento a un passo alla saturazione, anticipata dagli organi di stampa, ha messo in allarme anche la politica augustana. “A breve ci potremmo trovare di fronte a un’emergenza sanitaria oltre che economica, scrivono Milena Contento, Giuseppe Assenza e Corrado Amato. Nel documento inviato al sindaco Peppe Di Mare, nonché agli assessorati Ecologia e Pianificazione del territorio, i consiglieri avvertono di tenere conto “che dovendo trovare soluzioni alternative”, quello stop annunciato potrebbe “incidere in maniera consistente sui costi di conferimento“.

Interrogazione consiliare di Contento, Assenza e Amato.

Milena Contento, capogruppo Insieme per Augusta.
copertina, la discarica lentinese di Armicci (foto Fb).

I firmatari dell’interrogazione spiegano che, “da informazioni ricevute, la nostra città ha registrato una sostanziale e costante battuta d’arresto” sulle percentuali di raccolta differenziata. La quale, restando “intorno il 40 per cento“, porta alla conclusione che “il rimanente 60 per cento venga ancora conferito in discarica”. Insieme per Augusta parla di “drammatica situazione, che ci troveremmo a breve di dover affrontare”. Proponendo di “ridurre la quota conferita in discarica“, dando “maggiore impulso alla realizzazione del Centro comunale di raccolta presso l’ex Plastionica“. Il documento di Contento, Assenza e Amato chiede inoltre “che vengano predisposti gli atti relativi alla variante urbanistica del sito, dove il Ccr dovrebbe essere realizzato”. L’allarme lanciato dai consiglieri sul temuto caos nel conferimento dell’indifferenziata, tuttavia, potrebbe rientrare presto per iniziativa della stessa Regione. E’ quanto “prevede” Enzo Pupillo, dirigente del Pd siciliano, commentando l’annunciata chiusura dell’impianto lentinese.

Pupillo, Pd: Regione prepara raddoppio della discarica?

Enzo Puppilo (foto Fb)

“Si materializza la motivazione con cui la Regione probabilmente giustificherà l’autorizzazione all’ampliamento?” chiede l’esponente dem di Lentini, da fine gennaio responsabile regionale del dipartimento Sviluppo locale. Nella sua presa di posizione diffusa sui social, Pupillo fa notare come “più che un ampliamento sarebbe un raddoppiamento della discarica”. Infatti, spiega nel suo post Facebook, “passerebbe dai 4 milioni e 291 mila metri cubi attuali, a 8 milioni e 842 mila metri cubi totali di abbancamento“. La conclusione è che, magari nel nome dell’emergenza“si aggiungerebbe un’altra discarica più grande a fianco di quella che c’è adesso”. La quale è da anni aspramente contestata dagli ambientalisti, senza tuttavia ricevere particolare ascolto. “Alle migliaia di cittadini che hanno firmato la petizione popolare contro le discariche non si sono degnati di dare neanche una risposta”, aveva già lamentato il dirigente Pd, quando a febbraio il progetto di raddoppio era approdato in conferenza dei servizi al dipartimento Ambiente della Regione.

Assessore D’Augusta: aspettiamo direttive da Palermo.

Beniamino D’Augusta, assessore Ecologia

Se da Palermo arriva quel via libera che trasformerebbe le campagne lentinesi in una delle più grandi discariche del Meridione, il problema del conferimento sarebbe risolto per mezza Sicilia. Altrimenti i Comuni dovranno fare i conti con i nuovi e imprevisti costi per lo smaltimento“Aspettiamo di avere direttive dalla Regione su dove andare a scaricare”, dichiara Beniamino D’Augusta, assessore comunale all’Ecologia. L’amministrazione, infatti, “non ha autonomia di scelta”. Quando nei giorni scorsi l’assessorato ha appreso la notizia della chiusura progressiva per Grotte San Giorgio“il funzionario responsabile si è subito attivato per sollecitare indicazioni”. Risposte però non ne sarebbero ancora arrivate. E così, “se non sappiamo né dove andare né quale nuova convenzione stipulare”, resta in sospeso pure la questione dei costi. Non è un problema da poco, se il nuovo impianto da raggiungere sarà molto distante. Il serio rischio è che, alla fine, quei chilometri in più finiranno per aumentare la Tari. Ma su questa eventualità, Palazzo di città al momento non si sbilancia.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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