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“Italian cruise day” al fotofinish, Adsp stanzia 87 mila euro in 24 ore

AUGUSTA – Iva inclusa fanno euro 87.121, e 10 centesimi, per un giorno di vetrina nel mercato delle crociere nazionali. Il 24 ottobre si è aperto e chiuso l’Italian cruise day 2025“, promosso dall’Autorità di sistema del mare di Sicilia orientale. Per il convegno svoltosi a Catania dalle 9 alle 17, nell’area della vecchia dogana, l’Adsp ha dovuto correre, ma alla fine ce l’ha fatta. Porta infatti la data del 23 ottobre, cioè appena 24 ore prima l’avvio dei lavori, la determina della direzione Affari generali, che impegna le somme necessarie all’organizzazione del forum annuale di riferimento per tutti gli operatori del comparto crocieristico in Italia e in Europa. La determina dirigenziale 192/2025 puntualizza comunque che “sono state acquisite le dichiarazioni sostitutive di atto notorio attestanti il possesso dei requisiti di partecipazione e di qualificazione richiesti, ai fini di partecipazione alla procedura, e che “in tema di tracciabilità dei flussi finanziari è stata acquisita la dichiarazione sostitutiva. Eppure , l’Autorità portuale condivisa con Augusta sapeva già il 15 ottobre che avrebbe ospitato la dodicesima edizione della manifestazione. Porta infatti quella data l’affidamento del servizio di prenotazione di numero 24 room nights, presso l’hotel Four points by Sheraton di Catania”. Con un costo 3.180 euro, comprensivi di Iva, venivano riservate le stanze “per il pernottamento di giornalisti e alcuni ospiti, nelle notti del 23 e 24 ottobre”. A detenere “la proprietà intellettuale dell’evento”, è la Risposte turismo srl. Secondo quanto illustra il documento della Port authority, si tratta di “una società di ricerca e consulenza con sede a Venezia“. Con la quale l’ente che ingloba anche i porti di Siracusa e Pozzallo, esattamente due anni fa aveva sottoscritto un accordo di partnership, che comprendeva anche “la produzione e la realizzazione di uno studio di approfondimento da presentare a questa Adsp nel corso del 2024″. Poi effettivamente presentato l’11 novembre di quell’anno, al Castello Maniace del capoluogo.

A società di Venezia 55 mila euro per forum e ufficio stampa, per gli altri service 30 mila euro.

sopra, la vecchia dogana di Catania sarà hub croceristico.
copertina, nave da crociera nel golfo Xifonio di Augusta.

“Impegnata in attività all’interno della macro-industria dei viaggi e del turismo, specializzata nell’analisi delle dinamiche nazionali ed internazionali delle produzioni e del turismo collegate al mare”, la società veneta non si è risparmiata nella promozione dell’appuntamento in Sicilia, il secondo dopo quello del 2017 a Palermo. Secondo la determinazione Adsp, per la location a Catania è stato destinato “il contributo economico pari a euro 45 mila oltre Iva, per le attività così meglio descritte: attivazione ufficio stampa dedicato all’evento; produzione e organizzazione del forum (inclusi conferenza stampa e realizzazione Italian Cruise Watch 2025); opportunità di visibilità nel piano di promozione e comunicazione previsto (e durante il forum)”. Altri 30 mila euro, Iva a parte, sono stati destinati dall’Adsp ai cosiddetti servizi ancillari“. Fra cui – tasse escluse – 600 euro per il “servizio di coffee break per numero 100 persone”, 7 mila euro per il “servizio di lunch per 200 persone”, 1.800 euro per il “servizio di aperitivo per 100 persone”. Altri 810 euro, senza Iva, riguardano il “noleggio di addobbi floreali per ornamento del sito”. Poco più di un migliaio di euro per offrire ai partecipanti penne, bloc notes e porta badge dedicati, unica fornitura commissionata a un’azienda augustana. Ed è anche l’unica presenza di Augusta, in un evento in cui l’Autorità di sistema “intende promuovere lo sviluppo del crocierismo presso i porti della propria circoscrizione, al fine di incrementare il traffico del comparto crociere dei porti di Catania, Siracusa e Pozzallo.

Crociere, Di Sarcina: Catania hub strategico, Siracusa scalo culturale e Pozzallo porto dinamico.

a destra Francesco Di Sarcina col sindaco Giuseppe Di Mare.

Secondo quanto riporta l’Ansa, il presidente Francesco Di Sarcina ha evidenziato che “i passeggeri dei nostri porti crocieristici sono passati da 137 mila nel 2022, a una previsione di 300 mila nel 2026 e 330 mila nel 2027, fino a 500 mila considerando l’intero sistema portuale“. La sua presidenza Adsp in scadenza lascia investimenti che ammontano a “140 milioni di euro già spesi a Catania, 70 milioni per nuove banchine e stazione marittima, 27 milioni per Pozzallo e 28 milioni per Siracusa“. Col nuovo piano regolatore portuale prevede di “potenziare i traghetti”, altro grande business del trasporto marittimo. Fatto abortire a Punta Cugno dai predecessori, nonostante il successo dell’esperimento di Grimaldi Holding nella rotta verso Salerno. Che aveva attirato i Tir coi prodotti d’eccellenza del Ragusano, facendo crollare le tariffe praticate a Messina dal monopolista Caronte&Tourist. “A opere completate – dice Di Sarcina –, la Sicilia orientale disporrà di 8 banchine, 3 stazioni marittime e 2.500 metri di sviluppo complessivo, raggiungendo una potenzialità superiore a 1,5 milioni di passeggeri l’anno. La nostra Autorità ha creato un network integrato con Catania come hub strategico, Siracusa come scalo culturale e Pozzallo come porto dinamico“. Allo scalo megarese restano le pale eoliche, e i container movimentati dagli operatori catanesi, fatti traslocare dalle banchine etnee ormai sature. Augusta le navi coi turisti invece le vede solo passare al largo, nonostante l’amministrazione comunale voglia lanciare la città come meta turistica complementare ai vicini più gettonati, promettendo un potenziamento dell’offerta alberghiera. Almeno, questo è quanto promette per i prossimi 5 anni.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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