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Augusta, il vizio del depuratore: scarico fuori norma e bando-lampo

AUGUSTA – “Oggi è un giorno di festa”. Secondo il sindaco Giuseppe Di Mare, lo sarebbe per la città. Secondo Alleanza verdi sinistra, invece, lo diventerebbe per chi si aggiudica l’appalto da oltre 50 milioni. Per il nuovo depuratore di Augusta peraltro c’è solo un avviso di gara sul portale europeo, ma non sono ancora pubbliche le schede tecniche su cui fare i calcoli per le offerte. Però c’è una data ultima di presentazione, ed è il 21 novembre prossimo. Poche settimane per redigere una offerta così impegnativa, dove il ribasso economico conta quanto la proposta progettuale, si prestano a suggestioni maliziose. Almeno su concorrenti cui non serve molto tempo per studiare le carte e farsi i conti. Nonostante l’effettiva pubblicazione del bando sia ancora in itinere, il 25 ottobre è stata ugualmente solennizzata a Palazzo di città, con una conferenza stampa insieme al commissario governativo Fabio Fatuzzo. Presente anche il responsabile unico del progetto, Carmelo Bramato, ingegnere per lungo tempo in forza all’ufficio tecnico lavori pubblici del Comune. Il convitato di pietra è il consortile Ias di Priolo, che tutti adesso vogliono salvare dallo smantellamento. Portandoci quei reflui urbani che depura benissimo, ai sensi delle perizie della Procura. Ma che il primo cittadino boccia come soluzione pratica, “perché c’è un sequestro giudiziario (solo sugli scarichi industriali, ndr) e ha un futuro incerto”.

Depuratore a Punta Cugno, commissario indica lavori in 588 giorni ma bando parla di oltre 3 anni.

Fabio Fatuzzo.
copertina, a destra Giuseppe Di Mare.

Nell’incontro in streaming coi giornalisti, Di Mare vuole celebrare l’avviso di bando come l’arrivo “a un passo dalla depurazione“, facendo balenare il fine lavori entro due anni. Ma in realtà sembrano più una boutade da campagna elettorale, che un obiettivo realistico. Perché il testo apparso sulla Gazzetta ufficiale Ue parla di 1.136 giorni, per rete fognaria e impianto di depurazione, da quando iniziano i lavori. Mentre in conferenza stampa Fatuzzo li riduce a “588 giorni e senza proroghe, con una premialità se finiscono prima”. Tuttavia non è l’unica perplessità che solleva l’operazione, propagandata come la parola fine all’annosa questione depuratore.  Le contrade a nord di Brucoli restano fuori dal progetto messo in gara. Per Agnone quindi se ne riparlerà, con un vago accenno al presunto “interessamento” delle amministrazioni confinanti. Inoltre il nuovo impianto a Punta Cugno è fuori norma già in partenza. Perché prevede di scaricare in mare le acque chiarificate, mentre Unione europea e Regione impongono il loro riuso per alleggerire la pressione sulle falde idriche. Poi c’è la questione della proprietà sugli impianti, che secondo il commissario sarebbe dell’Ati provinciale, ma resta il dubbio se l’onere non ricada sul Comune. E’ certo invece che i pesanti costi di gestione ricadranno tutti sulle bollette degli utenti augustani.

Corsa contro il tempo per bloccare i finanziamenti dal nuovo accordo politico sul salvataggio Ias.

screenshot della Gazzetta ufficiale Ue.

Di Mare sottolinea che “con la pubblicazione della gara si chiude un cerchio”. Ma più che una figura retorica sembra un messaggio al resto della politica provinciale, dove la soluzione Ias ha improvvisamente preso quota. Al Mangia’s li aveva apostrofati con un inequivocabile “il nostro depuratore si farà, i soldi di Augusta restano ad Augusta“. E in questa conferenza stampa di prima mattina con Fatuzzo, si è tenuto a lato solo il vicesindaco Biagio Tribulato, domenica scorsa presentato come “portavoce di Grande sicilia. Forse il sindaco dei Fratelli d’italia, lo stesso partito da cui proviene il commissario per la depurazione, ha voluto rimarcare visivamente l’indipendenza degli assessori locali dai neo fautori del consortile? Se è vera l’analisi di Seby Zappulla, segretario provinciale Avs, a commento sulla questione che Priolo è meglio. “Dalle elezioni al Libero consorzio è in corso un esperimento trasversale dei sindaci teso a disarticolare i partiti. E ieri, durante il consiglio comunale aperto di Siracusa, questa aggregazione ha cambiato impostazione politica, vedendo gli effetti del depuratore siracusano che scarica nel Porto Grande“.

Avs, Zappulla battezza il circolo cittadino e punzecchia su dietrofront del Superpartito dei sindaci

al centro Seby Zappulla con Pierpaolo Montalto e Giovanni Ranno.

Arrivato nella tarda mattinata a battezzare la nascita del circolo augustano Avs, Zappulla cita la “scoperta” che hanno fatto a Siracusa. Dove si sono accorti che il depuratore cittadino di Canalicchio, scaricando nella rada portuale ora frequentata da yacht di lusso e crocieristi, sta alterando pesantemente l’ecosistema marino. Ma se nel capoluogo stanno cercando di rimediare, indirizzandosi a Ias insieme a Floridia e Solarino, andandosi così ad aggiungere a Melilli e Priolo, ad Augusta si vuole andare in direzione opposta scaricando nel porto megarese. Fatuzzo liquida la problematica “auspicando che le offerte dei concorrenti consentano il riuso delle acque, almeno ai fini dell’agricoltura industriale“. Ma se il bando prevede una pinna a mare, può l’aspirante appaltatore proporre una soluzione diversa dal progetto in gara, senza incappare nei ricorsi vincenti dei concorrenti esclusi? “Eppure non è solo commissario governativo per la depurazione, ma anche commissario governativo per il riutilizzo delle acque provenienti dalla depurazione”, osserva Enzo Parisi, portavoce storico di Legambiente

Legambiente, Parisi: da Punta Cugno altro carico organico nel Sin del porto oltre le industrie.

Enzo Parisi.

In effetti, la legge 153/2024 riporta all’articolo 2 che “il Commissario unico nominato con decreto del Presidente del consiglio può esercitare compiti di coordinamento e di gestione degli interventi di riuso delle acque reflue, ove funzionali a garantire un utilizzo razionale delle  risorse idriche e a contrastare situazioni di crisi delle risorse stesse”. Emergenza in cui si trova il Petrolchimico, dove le falde sono scese per centinaia di metri e i pozzi si stanno salinizzando.Nelle stessa direzione del Decreto ambientale si era mossa la Regione Siciliana, ben prima che il meloniano Fatuzzo venisse nominato dalla premier Giorgia Meloni. Invece, con la fretta di appaltare per salvare il finanziamento, messo a rischio dall’unanime intesa politica su Ias, la struttura commissariale è andata contro il suo stesso mandato. “Nel 2026 i grandi utenti si staccano dal consortile di Priolo, e avremo tanti scarichi da controllare quante sono le industrie“, nota Zappulla. Mentre Parisi fa osservare che “il carico organico del depuratore a Punta Cugno si andrebbe a sommare a quello delle aziende, invece di prevedere una lunga condotta unica che scarichi fuori dall’area Sin della rada megarese”.

“Commissione di gara con ex magistrato”, Fatuzzo più attento alle inchieste che ai progetti.

Carmelo Bramato.

Il rup Bramato assicura che “i lavori partiranno entro 45 giorni dalla firma del contratto”. Ma prima occorre nominare la commissione giudicatrice. Forse per mettersi al riparo dalle tante perplessità che si porta dietro l’intera operazione, Fatuzzo annuncia che “per dare maggiore serenità sarà presieduta da un ex magistrato, oppure da un ex ufficiale della guardia di finanza, o dei carabinieri, o della polizia”. Niente professori universitari o ingegneri”, perché evidentemente più preparati a valutare le qualità tecniche che schivare i paletti giudiziari. Sui quali evidentemente teme di incappare, visto che “non vincerà l’offerta col maggior ribasso ma quella più vantaggiosa”, aggiunge il commissario. Spiegando che il risparmio economico proposto “peserà per il 20 per cento”, esattamente alla pari con “l’offerta tecnica”. In sostanza, i margini di discrezionalità nella valutazione sono più ampi di quelli strettamente legati ai numeri. Ma se occorre scegliere il miglior rapporto qualità-prezzo, anziché prendere atto dell’offerta più economica, perché far valutare a esperti in cavilli anziché a luminari dell’ingegneria

Autore

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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