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Augusta 2025, l’Edicola libera che piace a Pd e 5s (e non dispiace a Fi e Mpa)

Ultimo aggiornamento sabato, 1 Febbraio, 2025   19:29

AUGUSTA – “Avanti al Centro contro la politica nepotistica della sindacatura Giuseppe Di Mare marchiata Fratelli e parenti d’Italia, col suo cerchio magico in grado di condizionare ditte, incarichi, assunzioni e persino spettacoli del Comune”. Domenico Tringali non usa il bisturi per lanciare “Edicola libera“, civica intenzionata a infrangere il monopolio della Destra sulle comunali 2025 ad Augusta. Per la presentazione della sua lista sceglie appositamente la data del 26 Ottobre, ricorrenza di Carlo Collodi, “inventore di Pinocchio e patrono ideale di questo sindaco pericolosamente bugiardo”. La location è quella del Piccolo teatro in via X Ottobre, “perché a teatro tutto è finto ma non è falso, come diceva Gigi Proietti intendendo che si può rappresentare la verità attraverso la finzione”. E nell’incontro coi cronisti di istrionismo c’è giusto una spruzzata, in doveroso omaggio alla sua popolare pagina de “l’Edicolante”, diventata baluardo della contro-informazione su Facebook con “oltre 70 post a fare le pulci di oltre 200 atti amministrativi. A metà fra compagine “Robin Hood” e laboratorio di coalizione fra le opposizioni, la satira social che si fa progetto politico ha un parterre significativo. E’ solo una conferenza stampa “one man band”, ma da Siracusa arriva l’ex deputato regionale del Partito democratico, Mario Bonomo. Poi ci sono il capogruppo consiliare Pd, Giancarlo Triberio, e la consigliera d’area Milena Contento. Non è ancora un Campo largo, ma i pentastellati Roberta Suppo e Uccio Blanco intanto marcano presenza. 

Scn interessato al progetto di centro che strizza l’occhio a Carta per l’alternativa al sindaco Fdi.

C’è pure la nuova dirigenza cittadina di Sud chiama nord,  con Giulio Morello e Concetto Cacciaguerra, reduce dal terremoto interno. Scn qualche giorno fa ha infatti registrato l’ennesima fuoruscita eccellente con Marco Bertoni, riferimento storico cittadino del leader Cateno De Luca. Avevano già polemicamente dato l’addio pure il coordinatore Aldo Raina e il consigliere Ciccio La Ferla, entrambi “vittime” di vicende dove la virulenza della loro opposizione politica sui social è poi tracimata in procedimenti giudiziari, apparsi dal sapore più “ritorsivo” che strettamente penale. Dovrebbero essere i più “anti” e invece disertano questo abbozzo di crociata. La Ferla, a posteriore richiesta, tenta di spiegare l’impervio perché:“Ci sta bene ogni progetto alternativo a Di Mare, ma dobbiamo capire chi siamo. Non vogliano avere a che fare con personaggi della vecchia politica“. Sembra un riferimento “agli amici di Forza italia e del Movimento per l’autonomia“, che Tringali ha “esortato a svegliarsi” nonostante siano ben accomodati a Palazzo. “Sono in giunta eppure mai coinvolti in una riunione di maggioranza sulle grandi scelte”, dice l’Edicolante, già segretario Udc con Pippo Gianni in Parlamento e da anni vicino all’onorevole autonomista Peppe Carta. Anzi, aggiunge con cognizione di causa che “spesso gli assessori votano senza nemmeno conoscerne gli allegati, come accaduto a qualcuno che ha approvato un controverso piano di lottizzazione convinto che fosse un altro”.

Domenico Tringali dalla satira social alla proposta politica contro il cerchio magico a Palazzo.

Tringali dice che “col sindaco Di Mare abbiamo un podestà che gestisce tutto, figlio della cultura politica Fdi improntata all’autoritarismo sostanziale, il quale si traduce poi in un metodo amministrativo dove lavorano sempre gli stessi e che fa sempre l’interesse dei soliti noti”. Cita “nuovi assunti al Comune, con parentele strette nell’entourage del primo cittadino. Parla di  imprenditori che fanno una sorta di servizio sociale, visto che assumono consiglieri e assessori“. Accenna a opere pubbliche nate per essere piazze e parco giochi, poi trasformatesi in parcheggi utili solo ai residenti della zona”, dicendo però di non essere “in vena di entrare nel dettaglio”. Fa il calcolo delle somme esorbitanti per spettacoli impegnate a bilancio nell’ultimo biennio, “un milione e mezzo di euro, di cui solo 300 mila dati dalla Regione“. E poi riassume le molte zone d’ombra dell’amministrazione, “dal via libera a ogni genere di discarica, al proliferare dei centri commerciali a discapito del piccolo commercio, all’urbanistica che ci ha catapultato al primo posto in Italia per consumo di suolo secondo la classifica del Sole24Ore“. Insomma, anticipa quelli che saranno i cavalli di battaglia elettorale, anche se al momento tutto ha il sapore di una scommessa. Innanzitutto c’è incertezza sulla data del voto. Teoricamente dovrebbe tenersi nell’ottobre 2025, ma il governo vuole slittare al 2026 la scadenza delle amministrazioni elette durante la pandemia. Poi c’è il nodo alleanze e coabitazione coi simboli di partito, cui Fdi difficilmente rinuncerà solo per fare un favore al suo tesserato eccellente, “che non ha nemmeno fatto il gruppo in consiglio”

Bis Di Mare, maggioranza col problema liste e opposizione cerca sindacatura di tutti e di nessuno.

Tringali è sospettato di aspirare alla corsa per sindaco, anche perché sarebbe una comoda via d’uscita per chi è sprovvisto di nomi da bruciare in una competizione temuta persa in partenza. Ma al momento l’Edicolante si limita a “dare la disponibilità per un tavolo serio con chiunque si propone come alternativa a Di Mare e senza veti per nessuno, che metta al centro soprattuto un metodo di lavoro, perché un’accozzaglia di nomi senza progetto non serve a niente”. E in effetti, più che la sfida per la sindacatura, il problema per tutti sono le liste. La maggioranza è ipertrofica, con 18 consiglieri su 24, e difficilmente ognuno troverà ragionevolmente spazio nel prossimo consiglio. Il rischio è che “vince il sindaco ma perde chi lo sostiene pensando di stare a cavallo”, sottolinea Tringali. I leader cercano di tenerseli stretti prospettando una coalizione che supera il 70 per cento, soglia che fa scattare la ripartizione proporzionale dei seggi. Tuttavia i risultati delle ultime europee, e le stesse formule statistiche applicate su un elettorato di oltre 20 mila votanti, danno minimamente probabile un risultato così ampio. Paradossalmente, qualche figura di secondo piano potrebbe trovare maggiori chance di poltrona in una compagine dell’alternativa. Non a caso gli stessi aderenti a Edicola libera, che si ispira “a quella aedicula romana costruita accanto ai grandi templi per custodire la fiammella accesa, resteranno riservati per 2 mesi onde evitare di essere esposti alla gogna”. Restano misteriosi, a dispetto della necessità per una nuova civica di esordire mettendo in mostra l’argenteria. E già questo potrebbe dire qualcosa.

Poster celebrativo del sindaco Di Mare.
sopra e copertina, Domenico Tringali.

Autore

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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