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Augusta, il colpo di Vita del Pd: Di Mare si calmi e rispetti oppositori

AUGUSTA – Il Partito democratico fa quadrato intorno il suo capogruppo consiliare, Giancarlo Triberio, dopo le aspre repliche arrivate da Giuseppe Di Mare sull’attivismo dell’opposizione. Contro le dichiarazioni a mezzo stampa del sindaco targato Fratelli d’italia, era già intervenuto Antonio Nicita, commissario provinciale del Pd. “Riacquisti lucidità e faccia il suo mestiere, se riesce”, gli aveva scritto il senatore in un documento a quattro mani col consigliere. Il 9 agosto è sceso in campo anche il circolo augustano, con un comunicato del segretario cittadino Luca Vita, dove si parla di “grave attacco personale”. Considerando “anomalo che Di Mare si stupisca e appaia addirittura infastidito, dal fatto che Triberio eserciti il mandato ricevuto dai cittadini. E definendo “innegabile che i consiglieri di opposizione abbiano il diritto, e soprattutto il dovere, di denunciare errori e mancanze”. La dura presa di posizione arriva dopo che il primo cittadino aveva rinfocolato la polemica con l’esponente di minoranza, nel corso di una lunga diretta social dove ne prendeva di mira l’azione politica contro la sua amministrazione di centrodestra, con allusioni sconfinate nel body shaming. Un monologo Facebook dove dava la sua versione sull‘ispezione urbanistica sospesa dalla Regione, dopo l’esibito intervento di deputati e assessori regionali Fdi, rinforzati dall’onorevole Mpa che sostiene la giunta municipale. E forniva una sua personale lettura alla sentenza del Tar di Palermo, che gli accollava la responsabilità primaria per la cancellazione della scuola Todaro

Sindaco innervosito dai comunicati sull’ispezione urbanistica e sulla cancellazione della Todaro.

sopra Giuseppe Di Mare in consiglio. sotto con Carlo Auteri, Ruggero Razza e Manlio Messina.
in copertina: Luca Vita, Antonio Nicita, Giancarlo Triberio.

Vicende portate allo scoperto dal Partito democratico in sinergia coi 5 Stelle, che hanno allungato dense ombre sulla correttezza delle narrazioni di Palazzo, persino nelle stesse sedute consiliari. Al punto da spingere Di Mare a evocare un tentativo di sconfiggerlo ricorrendo ai Palazzi di giustizia, “perché quando non si può battere il proprio nemico elettoralmente, si prova ad abbatterlo in altro modo”. Elegantemente, Vita gli ricorda “che è stato anch’egli consigliere comunale di opposizione“, e quindi sarebbe semmai una predica che arriva da un pulpito lungamente frequentato. Quindi si augura “che in futuro il sindaco sia più rispettoso delle prerogative dei consiglieri di opposizione, nel contesto di un dibattito politico più sereno, scevro da eccessi e da attacchi personali“. Il segretario dem lo esorta inoltre a lasciare “ai cittadini la possibilità di farsi una libera opinione“. Nella diretta social in difesa degli atti della sua amministrazione, infatti, il primo cittadino per la prima volta evoca lo spettro della stampa di parte“. Una spiegazione vittimistica ampiamente sfruttata dagli amministratori grillini negli anni di fine mandato, quando tutti i loro nodi irrisolti stavano arrivando al pettine elettorale. Ma che stavolta è sembrata un attacco trasversale al Pd gratuito, perché l’ex assessore ed ex esponente democratico che dirige un’importante testata locale, non ha mai fatto venire meno la correttezza professionale.

Segretario dem: primo cittadino Fdi ci attacca perchè non può prendersela coi suoi governi.

“Vorrei ricordare al sindaco che esponenti del Pd della stagione a cui lui fa riferimento, militano tutt’oggi tra le sue fila, con tutte le conseguenze che dovrebbe trarne”. La puntualizzazione di Vita riguarda quei consiglieri – “i nomi sono noti a tutti”, precisa a richiesta – che hanno frequentato con profitto politico le stanze del Partito democratico, quando si trovava al governo. E che ora si trovano in maggioranza, coi centristi alleati dei meloniani. “Con riferimento poi all’attacco al partito, reo a dire del primo cittadino di aver rovinato Augusta, sento di poter rispedire l’accusa al mittente”. Il segretario del circolo dice di “comprendere pienamente le ragioni del nervosismo dell’amministrazione. Infatti il sindaco tesserato di Fratelli d’Italia, circostanza che in questo caso appare tutt’altro che secondaria, non potendo coinvolgere i governi nazionale e regionale nella polemica, non riesce a far di meglio che ricorrere a una vuota retorica di parte”. L’intervento, il primo a muso duro contro l’amministrazione di centrodestra, segna una svolta nel centrosinistra ancora orfano di una proposta alternativa. Nel monologo Facebook del 5 agosto, Di Mare ha auspicato di trovarsi come avversario Triberio, per potergliele cantare dal palco. Una sorta di “investitura”, che fra i democratici sembra scivolata senza esiti. Concentrati come sono su settembre, quando l’assemblea provinciale inizia il percorso congressuale, che porterà al rinnovo anche delle dirigenze cittadine. Cinque anni fa le maglie larghe consentirono infiltrazioni esterne, in grado di condizionare pesantemente l’attività politica, al punto da paralizzarla persino quando la Destra cooptava un’amministrazione eletta come civica e trasversale. Un rischio che ora esorcizza con un “colpo di Vita”.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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