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Augusta, pronto soccorso urbanistica da Carta e Fdi: ispezione sospesa

AUGUSTA – La Regione sospende l’invio degli ispettori per le pratiche edilizie più contestate ad Augusta. Lo ha deciso l’assessorato regionale al Territorio, dopo che il 25 luglio l’amministrazione comunale ha trasmesso al Dipartimento urbanistica le documentazioni richieste. I chiarimenti sollecitati dal Servizio di vigilanza stavolta sono stati inoltrati alla pec ufficiale, accompagnati dalla nota del sindaco Giuseppe Di Mare dove chiedeva la revoca dell’ispezione. Il decreto che ne accoglie l’istanza, emesso il 30 luglio, cancella quello emanato due settimane prima. Nel quale si incaricavano due architetti e geometra, di vagliare gli atti direttamente all’ufficio tecnico del Comune. La “necessità di dover esaminare accuratamente la predetta documentazione trasmessa, ed eventualmente richiedere integrazioni”, adesso verrà soddisfatta direttamente a Palermo. Trova così conferma l’anticipazione data dal primo cittadino Fdi sette giorni prima a mezzo Facebook, subito dopo la sua missione palermitana presso l’assessora regionale Elena Pagana, compagna di partito. Un faccia a faccia nel quale si è fatto accompagnare dal suo deputato di riferimento all’Assemblea siciliana, Carlo Auteri. Sarebbe stato a tutti gli effetti un vertice di corrente fra Fratelli d’Italia, se non vi avesse preso parte anche l’onorevole autonomista Peppe Carta, presidente della commissione Ambiente all’Ars. Poi ringraziato, come gli altri, di “solita attenzione e disponibilità per la mia amministrazione”.

PER APPROFONDIRE: Urbanistica Augusta, ispezione con giallo: spunta una pec fantasma

Giallo pec “fuori ordinanza”: è regionale ma non ha validità legale.

Il decreto che revoca la nomina degli ispettori chiarisce anche il giallo della mail certificata “fuori ordinanza”. Il documento infatti riconosce che “il Comune aveva mandato la prima documentazione”, ma questa risultava “non pervenuta all’indirizzo pec del Dipartimento abilitato alla posta in entrata”. La Regione fuga così ogni dubbio circa il fatto che servizio5@pec.dipurbanistica-regionesicilia.it, radicalmente diverso dall’indirizzo pubblico dipartimento.urbanistica@certmail.regione.sicilia.it, faccia riferimento effettivo a funzionari regionali. Resta però il mistero sul perché dagli uffici comunali sia stato usato un indirizzo così anomalo, per atti importanti diretti a evitare l’ispezione su pratiche edilizie che le associazioni ambientaliste hanno trasmesse anche alla Procura di Siracusa. Le mail che partono da quella pec assente in ogni elenco pubblico, infatti, riportano in grossi caratteri stampatello la dicitura “attenzione non rispondere a questa casella”. Precisando che “eventuali messaggi in arrivo non verranno presi in considerazione e non saranno protocollati in ingresso”. Ribadendo che “l’unica casella che ha validità legale è quella regolarmente presente sia nel sito della Regione, che nell’elenco ministeriale delle pec riferibili alla pubblica amministrazione.

la pec in solo in uscita del Servizio 5.

Interrogativi sui chiarimenti dati dal Comune: Di Mare promette tutta la verità.

Inoltre resta da capire quali siano i chiarimenti inviati alla Regione il 28 maggio, alla casella mail sbagliata, e nuovamente trasmessi due mesi dopo a quella giusta. Da un precedente accesso agli atti dei consiglieri d’opposizione, infatti, la prima pec dava spiegazioni solo sul Lidl all’ingresso del cimitero monumentale. Ma le contestazioni si appuntavano anche su alcune imponenti cementificazioni che avrebbero radicalmente cambiato il paesaggio di Brucoli, oltre alle autorizzazioni a pioggia per supermercati nelle zone F, destinate dal piano regolatore a verde pubblico e servizi di pubblica utilità. Domande sulle quali potrebbe fare luce lo stesso sindaco, prima ancora del dibattito consiliare che prevedibilmente chiederà la minoranza. Visto che nel post dove preannunciava la scampata ispezione, insieme alla foto ricordo di gruppo (in copertina), Di Mare scrive che “nei prossimi giorni racconteremo tutta la verità su questa assurda storia in malafede di alcuni consiglieri comunali locali”. Il dem Giancarlo Triberio con Milena Contento, insieme ai pentastellati Roberta Suppo e Uccio Blanco, replicano con comunicato del 1 agosto. “Si lascino lavorare serenamente dirigenti e ispettori regionali, al riparo da qualunque forma di pressione politica e partitica che è indegna del ruolo istituzionale di chi è chiamato a tutelare l’interesse generale dei propri concittadini, dell’ambiente e del territorio”. Una relazione del sindaco comunque molto attesa negli ambienti politici, anche se “tutta la verità” sembra debba ancora attendere a lungo per essere scritta.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista
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