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“Di Mare o chi altri voti?”: Edicola libera denuncia il sondaggio spia

AUGUSTA – “Grande Fratello” d’Italia in versione locale, o innocuo sondaggio d’opinione? Sta scuotendo i social e il mondo politico di Augusta, il “rilevamento statistico” sugli orientamenti di voto degli augustani per le comunali 2025, denunciato in un post dalla portavoce di Stop veleni, Cinzia Di Modica. Telefonate che non si sa bene chi ha commissionato, e ancora meno si conosce su quali informazioni la società specializzata abbia elaborato l’indagine demoscopica, stanno arrivando al numero fisso di molti residenti. Intervistatori anonimi pongono in particolare domande sul gradimento del sindaco meloniano Giuseppe Di Mare, nonché sui risultati della sua amministrazione di centrodestra. Ma soprattutto, l’elettore viene sondato su quale sfidante risulti più insidioso nelle urne, in una rosa di nomi che non hanno mai – o non ancora – annunciata la propria corsa alla sindacatura. E non manca nemmeno l’interrogazione sulla propensione a votare per un primo cittadino che corre col simbolo di un partito nazionale, oppure ha maggiore appeal se mimetizzato in una coalizione civica. Quando poi sull’albo pretorio del Comune appare una determina dirigenziale datata 3 dicembre, che impegna 2 mila euro per “indagini multiscopo sulle famiglie” condotte dall’Istat nel 2024, il caso è deflagrato. Con Edicola libera che attacca Di Mare a testa bassa, dicendo che è tipico delle repubbliche rette da dittatori l’accurata selezione di chi è ammesso a fare opposizione, da sfidare in elezioni che si vogliono plebiscitarie. E con Palazzo di città che nega su ogni fronte. Dall’essere committente per qualcosa che non gli serve sapere, alla inesistente correlazione del sondaggio fantasma con la rilevazione su “partecipazione e politica”, pagata dalle casse municipali all’Istituto nazionale di statistica.

Telefonate su gradimento elettori per Tringali, Contento, Gulino e per l’assessore Tribulato.

Domenico Tringali.
copertina: foto di Viola Piemonte tratta da Flickr.

Non sappiamo se è uno scherzo o effettivamente c’è un’agenzia che sta sviluppando questa analisi, per capire il gradimento del sindaco. Ma se Di Mare incontra i cittadini e constata un riscontro positivo, che gli consente di affermare che umilierà ogni possibile avversario, perché ha bisogno di un sondaggio a pagamento?”. Lo chiede Domenico Tringali, in un comunicato diffuso come presidente di Edicola libera. Sollevando anche la domanda sul “perché nel sondaggio figura pure un ex edicolante?”. È infatti con questo pseudonimo che l’ingegnere è tornato alla politica attiva, prima con una informatissima pagina satirica su Facebook, e poi lanciando una lista civica d’opposizione per le amministrative del prossimo anno. Stranamente in suo nome è finito nell’elenco degli sfidanti alla poltrona sindacale, insieme alla consigliera di minoranza ed ex assessora Milena Contento, e all’ex sindaco Pippo Gulino sconfitto al ballottaggio 2020. Sorprendentemente – ma fino a un certo punto – il sondaggista sta tastando il polso pure su uno scontro fra il primo cittadino Fdi e il suo assessore autonomista Biagio Tribulato, recordman di preferenze che il Mpa non riesce a far nominare vicesindaco nonostante gli ultimi accordi.  Il fondatore di Ed, già segretario cittadino dell’Udc, avanza un sospetto:“Forse il sondaggio serve a capire quale è il miglior avversario da avere in campagna elettorale? Nelle dittature c’è chi definisce pure l’opposizione da avere. Pare infatti che sia in corso una strategia, nei salotti buoni, subdola per chi fa politica lineare: visto che già ha vinto vorrebbe definire pure l’avversario da avere in campagna elettorale”.

Replica del sindaco: assurdo pensare spenda soldi per sapere ciò che già conosco.

Giuseppe Di Mare.

La replica del sindaco è al vetriolo:“Questo comunicato di Tringali è tipico di chi è disoccupato dai ruoli politici attivi da un secolo, e non ha niente di meglio da dire e da fare. Mi fa piacere che mi abbia immaginato come committente di un sondaggio per ascoltare i cittadini sul gradimento circa i risultati del mio operato, ma non ho alcun motivo di spendere soldi per sapere quanto conosco già ed è sotto gli occhi di tutti. Inoltre gli vorrei ricordare che da dieci anni ci scambiamo gli auguri natalizi fra noi, sia quando abbiamo perso sia dopo che abbiamo vinto: una strumentalizzazione su questa comune tradizione qualifica il personaggio”. Il riferimento è al passaggio nel documento di Ed, nel quale si anticipa che il “18 dicembre è prevista una mega riunione alla romana, dove con la scusa degli auguri di Natale si cercherà di serrare i ranghi e organizzare le truppe cammellate”. E’ una considerazione accompagnata da alcune riflessioni politiche sullo stile di campagna elettorale condotta da Di Mare,  ritenuta costosa e manipolatoria, oltre che troppo incline al compromesso. “La presenza ormai continua di gigantografie, le tante apparizioni su radio a pagamento, ci fanno capire che non bada a spese. Ci dicono che ha creato vari gruppi sui social per incentivare la propaganda e bloccare ogni forma di dissenso.  Per stravincere sta imbarcando tutto il possibile e magari si riavvicineranno alla politica soggetti poco affidabili. Ex politici hanno avuto processi decennali perché non volevano autorizzare discariche, ora si accettano discariche di rifiuti pericolosi in un silenzio assordante. Perché non chiedere al cittadino cosa pensa di questa autorizzazione? Perché non chiedere cosa si pensa dell’affare spettacoli? Perché non si chiede se è favorevole a tutti questi nuovi ipermercati?”.

Tringali: dubbi su gestione dei cantieri, città rischia su rielezione plebiscitaria Di Mare.

Conferenza stampa del coordinamento ambientalista Salvare Augusta.

Edicola libera dubita sulle finalità neutre del sondaggista che non si presenta al telefono, né rivela il nome del committente a chi lo chiede. Eppure il “Codice di deontologia della ricerca” che regolamenta i sondaggi politici, è chiaro in proposito. L’Agcom prescrive che “deve essere garantita la trasparenza riguardo all’identità dell’ente che commissiona il sondaggio”, e che “è obbligatorio fornire un’informativa chiara agli intervistati sull’uso dei dati raccolti”.  Chi ha confezionato quel sondaggio a “risposte chiuse”, con l’intervistato che deve scegliere fra opzioni preconfezionate, sembra invece ben addentro ai rumors delle segreterie politiche ma appare poco interessato su tutto il resto che riguarda la società civile. Nonostante basti una semplice rassegna stampa, per individuare i temi su cui sondare un reale gradimento sugli indirizzi amministrativi. Come ad esempio quello sul consumo di suolo, che il coordinamento ambientalista Salvare Augusta rivela aver visto la città conquistare il primato in Sicilia, con 35 ettari consumati nel 2024. “Agli addetti ai lavori diciamo che la città rischia tantissimo, rischia un pesante monocolore Di Mare”, scrive Tringali. Spiegando che “illuminare le strade, asfaltarle è una cosa importante: il problema è la gestione dei cantieri, le assunzioni presso l’ente o altri, che non porta a pianificare una città veramente moderna basata sulla meritocrazia. E’ impensabile che a lavorare siano sempre le stesse imprese, con a?damenti diretti all’interno del solito cerchio magico”.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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