Sofia e la Bulgaria che non ti aspetti: storia, yogurt e profumo di rose PRIMO PIANO VIAGGI di Antonella Dell'Orto Scritto domenica, 28 Gennaio, 2024 18:10 Sofia, una capitale europea che per la sua ricca storia e incroci di cultura merita un viaggio. E di recente lo intrapreso con le mie sorelle. Cerchiamo di farne uno ogni anno, bisogna fare tanti viaggi:con le amiche, con il partner, con i figli e ogni viaggio ha la sua bellezza. Quello con le sorelle ci fa ritornare bambine, quando dormivamo tutte nella stessa stanza, la stanza delle femmine. Bulgaria, ricca di storia e di yogurt Lo yogurt bulgaro La Bulgaria è una terra ricca di storia perché tanti sono stati i popoli che da qui sono passati e ognuno ci ha lasciato un pezzo delle proprie tradizioni, della propria storia e nella cucina, si sa, ne ritroviamo le tracce di ognuno di loro. È complesso scrivere della cucina bulgara, in essa ci trovi la cucina mediterranea orientale (Grecia, Turchia) la cucina slava, quella russa e l’insieme di tutte formano la cucina balcanica. La prima cosa che abbiamo assaggiato è stato sicuramente lo yogurt, la Bulgaria produce lo yogurt tra i più buoni al mondo! Lo trovi in piccoli negozietti tutti bianchi dove trovi anche il loro formaggio tipico.Noi ne abbiamo assaggiato uno dove dentro c’erano peperoni fermentati, la tecnica della fermentazione è molto utilizzata in queste zone. Il mercato delle donne Per conoscere la cucina e le tradizioni di un luogo bisogna recarsi al mercato, nel vostro viaggio a Sofia, non poteva mancare una visita allo Zhenski Pazar (Mercato delle donne), un mercato nel quale il tempo sembra essersi davvero fermato. Ci trovi di tutto, dai banchi di frutta e verdura, alle verze fermentate in secchi di plastica, alle manifatture artigianali con i tipici ricami, al pellame conciato per farne tappeti o indumenti, ai negozietti pieni zeppi di erbe e fiori essiccati e spezie, indice di una grande cultura, quella balcanica, che fin dalla notte dei tempi si rivolge alla Natura per risolvere buona parte dei propri malanni. Lo Zhenski Pazar si trova in Bul Stefan Stambolov, una zona molto centrale della città, e, al suo interno, è possibile respirare e gustare i veri profumi e sapori di Sofia. Il mercato delle donne a Sofia Che Sofia sia un incrocio di culture lo capisci anche dal fatto che nel giro di pochi isolati puoi visitare monumenti religiosi di quasi tutte le religioni del mondo, chiese cristiane cattoliche, ortodosse, la moschea e la sinagoga, una delle più grandi d’Europa ci raccontano di uno stato sempre accogliente e rispettoso di tutte le religioni. Ai piedi del monte Vitosha L’escursione fuori Sofia ci ha portato alla visita di un bene inserito come patrimonio dell’UNESCO: la chiesa di Boyana. Una piccola chiesetta in un bosco, ai piedi del monte Vitosha, all’interno conserva un ciclo di affreschi della metà del XIII secolo, patrimonio inestimabile che dal 1979 fa parte dei beni protetti dall’Unesco, affreschi più importanti del Medioevo e meglio conservati. L’oro dei Traci L’oro dei Traci Al rientro verso Sofia, una tappa al Museo Nazionale di Storia, all’interno del lussuoso ex palazzo presidenziale. Il fiore all’occhiello della galleria è il cosiddetto Tesoro di Panagyurishte, una collezione di manufatti in oro dell’epoca tracia (IV secolo a.C.): L’oro dei Traci, veramente qualcosa di impressionante la quantità di reperti in esso conservati che stanno lì proprio a dimostrarci quanto antica e importante è la storia di questo paese. Per sposarsi in città con i mezzi pubblici Gli spostamenti all’interno della città sono stati molto agevoli, con un abbonamento di 6 euro abbiamo potuto prendere per quattro giorni: bus, tram e metropolitana senza nessuna limitazione. E ne abbiamo approfittato visto il mio scarso senso di orientamento e le indicazioni in cirillico non è stato sempre facile capire la giusta direzione da prendere. Ma anche questo fa parte del viaggio: intrufolarsi tra la gente del posto e vivere la loro quotidianità. E’ anche per questo che la nostra sistemazione era una casa, la ricettività extra-alberghiera è sempre la nostra scelta, entrare nei palazzi che sono abitati dalla gente del posto, scendere al mattino per la spesa della colazione dal lattaio e dal panificio sotto casa, sono cose impagabili che rendono unica la tua permanenza in un luogo e che ti fanno fare quel passaggio che da turista ti rende viaggiatore. Le sorelle Dell’Orto in una foto ricordo a Sofia I souvenir di rosa Passiamo a quello che, immancabilmente, è presente in ogni viaggio: il souvenir. Io personalmente ho sempre una grande difficoltà a scegliere tra gli innumerevoli oggetti proposti, non sempre riesco a comprare. Questa volta due erano i prodotti che più mi incuriosivano: creme e profumi alla rosa, in Bulgaria esiste un’intera vallata dedicata alla coltivazione della rosa, soprattutto la damascena, importata dalla Siria ed alla Turchia, ci dovremo ritornare nella giusta stagione per andarla a visitare, adesso tutto è ricoperto dalla neve. Un altro prodotto che ha attratto il mio interesse è stato il sale colorato bulgaro. Si tratta di una delle spezie più tipiche della Bulgaria, che mette insieme due caratteristiche proprie di questo paese, da una parte quella di essere uno dei più grandi produttori di sale Marino, con gli innumerevoli stabilimenti sul Mar Nero e dall’altro la sua cultura e conoscenza delle erbe aromatiche e delle spezie, queste, sapientemente miscelate hanno creato un prodotto presente in tutte le case bulgare e ogni famiglia ne custodisce la propria ricetta. Questo prodotto mi ha fatto ricordare anche il sale aromatico messo a punto dalla mia vulcanica amica Rosa che, nella sua perenne ricerca di valorizzare i prodotti del territorio, recentemente mi aveva donato un vasettino di vetro dove aveva miscelato erbe aromatiche e sale con l’intento anche di ridurre il consumo di sale, dannoso per le nostre arterie, usando una maggiore percentuale di erbe aromatiche che nascono spontanee nel nostro bellissimo Cilento, così da insaporire i cibi usando meno sale. E allora ho preso qualche confezione di questo sale colorato in modo da portarmi dietro un po’ di questa terra, del suo popolo della sua cultura e dei suoi profumi oltretutto sulle confezioni c’è scritto: Bulgaria, sense of life! Il senso della vita: viaggiare! Un viaggio nella Puglia della Valle d’Itria con le sue diversità Wendy e Gennaro non si sono fermati a Eboli: il mondo su una bici