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Messa con cento orchestrali ma l’Opera di Giordani è solo un ricordo

Ultimo aggiornamento sabato, 5 Ottobre, 2024   19:10

AUGUSTA – Marcello Giordani forse riuscirà nel miracolo di riportare nel 2025 la grande musica lirica sul sagrato del Duomo di Augusta? Cinque anni dopo l’improvvisa scomparsa del suo ambasciatore nel mondo del bel canto internazionale, l’amministrazione comunale si ricorda di raccogliere anche l’eredità culturale del celebre tenore. E nei faraonici cartelloni allestiti per estati augustane e festività patronali varie, in quelli del prossimo anno segnato dalle elezioni amministrative troverà finalmente spazio la messa in scena di una famosa opera italiana, curata con la collaborazione di un importante ente teatrale. E’ la notizia emersa a margine della conferenza stampa svoltasi il primo ottobre nel salone del Municipio, alla presenza del sindaco Giuseppe Di Mare e dell’assessore Pino Carrabino, convocata per illustrare la quinta commemorazione del concittadino nato Guagliardo. La sera del 5 ottobre, alla Matrice, in sua memoria verrà eseguita la Messa dell’incoronazione in Do maggiore K317″. La composizione di Wolfgang Amadeus Mozart affiancherà la celebrazione eucaristica, officiata alle 19 dal vicario generale della diocesi di Siracusa, Sebastiano Amenta. Ad accompagnare la liturgia saranno oltre cento artisti fra coro e cantanti, in una serata che si è voluta titolare “O tu che in seno agli angeli”, dall’omonima aria di Giuseppe Verdi in “La forza del Destino”.

La soprano Schillaci e il basso Russo coi Maestri del Bellini di Catania e della Camerata polifonica siciliana.

Pino Carrabino e Rosario Cicero.

Il concerto è patrocinato sia dal Comune che dall’assessorato regionale allo Spettacolo, e già si candida a evento culturale dell’anno. “È prevista la straordinaria partecipazione di due cantanti lirici di fama internazionale, amici di Giordani: la soprano Daniela Schillaci e il basso Dario Russo, fa sapere il comunicato stampa della Yap, accademia per valorizzare giovani talenti fondata proprio dallo scomparso Marcello Guagliardo. L’organico artistico comprende inoltre orchestrali e coristi provenienti sia dal Teatro massimo Bellini di Catania, che dalla Camerata polifonica siciliana. Si esibiranno come solisti pure la soprano Ester Ventura, la contralto Francesca Aparo, il tenore Alfio Vacanti e il basso Maurizio Muscolino. La direzione orchestrale è di Antonino Manuli. Oltre Mozart, nel programma figurano composizioni di Bach, Rossini, Händel, Puccini, Franck. A introdurre sarà l’addetta stampa del tenore scomparso, Michela Italia, che ha firmato una tesi di laurea con lode sul ruolo svolto nel panorama culturale così come fu registrato a suo tempo dalla stampa locale. La serata sarà diffusa in streaming da Webmarte.

sopra, piazza Duomo durante la rappresentazione di Tosca offerta dall’artista-mecenate.
in copertina, Marcello Giordani sul sagrato della Matrice accoglie le ovazioni al termine di Pagliacci.

Michele Guagliardo, figlio dell’artista-mecenate: ha tenuto acceso il lume della cultura negli anni bui della città.

Michela Italia e Michele Guagliardo.

Ma se il concerto di sabato prossimo è già un evento degno dell’artista commemorato, l’opera lirica che torna davanti la Matrice sarà la vera celebrazione dell’augustano famoso, che non si è mai scordato della sua terra natale nonostante gli allori nei palcoscenici mondiali. “Durante gli anni bui passati da questa città”, ha ricordato il figlio Michele Guagliardo durante l’incontro con la stampa, è stata la passione civile e artistica del padre Marcello “a tenere acceso il lume della cultura ad Augusta”. Organizzando rappresentazioni gratuite degne dei migliori teatri lirici, senza un euro di contributo pubblico e con prestazioni artistiche date “in amicizia”, dai costi più vicini al rimborso spese che agli usuali cachet. Paradossalmente, quella promozione culturale di alto livello è scomparsa insieme al tenore, proprio quando sono arrivati i tempi delle vacche grasse per gli spettacoli. Dove hanno trovato spazio finanziato persino i 20 mila euro per il rombante raduno nazionale dei motociclisti, a fine settembre scorso, elargiti dalla Regione su richiesta del Comune. Praticamente la metà della somma calcolata per portare un altro genere di musica in piazza Duomo, quella della Boheme o della Traviata, che il maestro Rosario Cicero sta cercando di allestire con la collaborazione di Carrabino. 

Un busto bronzeo e un’opera lirica in piazza Duomo nei programmi del Comune per la prossima commemorazione.

sopra e sotto, piazza Marcello Giordani.

Il compito dell’assessore comunale alla Cultura, però, è sostanzialmente quello di recuperare i fondi da qualche parte. Anche se la cifra necessaria comunque è alla portata delle capacità politiche dell’amministrazione, stante l’oltre mezzo milione di euro impiegato quest’anno per gli spettacoli di cantanti pop. Fra l’altro, durante le opere liriche finanziate con gli sforzi di Giordani, vennero impiegate molte maestranze locali accanto ai professionisti forestieri. Un’attività meritoria che Palazzo di città vuole adesso ricordare pure con un busto di bronzo. Possibilmente da piazzare in una collocazione più consona alla levatura del tenore, rispetto l’incongrua intitolazione di un assolato parcheggio al Monte. Anche se opportunamente attrezzato con qualche panca in pietra e un’intermittente fontana a sfioro, per elevarlo al pomposo rango di “piazza” nonostante sia persino orfano di alberi, resta pur sempre un posteggio in una zona periferica. Dove il concittadino “che fu un mecenate e riuscì a battezzare Augusta città della lirica”, è ricordato così nella lapide posta al margine degli stalli auto, ma non negli ultimi cartelloni degli spettacoli comunali. 

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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