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Maiori, nessun passo indietro sul depuratore voluto da De Luca

Ultimo aggiornamento giovedì, 1 Luglio, 2021   13:42

In Costiera amalfitana si allunga l’ingombrante ombra del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, intorno al progetto di un mega depuratore consortile a Maiori, avversato dagli ambientalisti e da molti cittadini. Un’avversione confermata dalla massiccia presenza al sit in dell’11 aprile organizzato dal comitato Tuteliamo la Costiera amalfitana. Ma il primo cittadino, Antonio Capone, attraverso la sua pagina social, conferma: nessun passo indietro. Anzi, scrive: “Se vogliamo salvaguardare il nostro mare, dobbiamo porre fine a questo scempio”. Categorico e irremovibile. 

Uno striscione di protesta contro il depuratore consortile di Maiori

Un impianto nel Demanio che parte da lontano. 

Intanto lascia ancora parecchi interrogativi senza risposta il balletto inscenato nei comuni dell’area Dragone (Atrani, Scala, Ravello) intorno al progetto esecutivo di un depuratore consortile a Conca dei Marini, dove è già stato scavato un tunnel in roccia a punta Trasita. Il caso è stato sollevato proprio da E’ costiera il 9 aprile, con un articolo dal titolo inequivocabile “Maiori, sul depuratore ora pesa il giallo della montagna già bucata a Conca dei Marini. Eppure, dopo quasi una settimana, c’è il silenzio di chi avrebbe dovuto fare chiarezza su alcune questioni sollevate. Perché si è abbandonato questo progetto per spostare tutto a Maiori? Come è stato possibile “abbandonare” un lavoro già in corso e finanziato? E quale procedura amministrativa è stata seguita per questo repentino dietrofront? A questo punto occorre forse riavvolgere un po’ il nastro degli eventi, se si vuole risalire al possibile “regista” di una scelta che sta portando i maioresi in piazza.

Il tunnel scavato a Conca dei Marini per ospitare il depuratore (foto tratta del sito della Provincia di Salerno)

Il mega-depuratore annunciato dal governatore già nel 2017.  

Forse, per capirci qualcosa, bisogna scorrere le cronache del 2017. Esattamente fino al comunicato stampa, ampiamente ripreso dai giornali locali, dove si racconta di un meeting in grande stile svoltosi ad Atrani. E’ il 1 novembre quando, davanti alle telecamere, Vincenzo De Luca presenta ai sindaci “Il nuovo Grande Progetto di risanamento ambientale dei corpi idrici superficiali della Provincia di Salerno”. Dietro di lui campeggia un grande cartello, come una pubblicità commerciale, dove si annuncia con grande enfasi: “Costiera, parte la depurazione”. L’ex sindaco di Salerno proclama che “non avremo quattro depuratori ma un impianto importante a Maiori, sarà un grande progetto che risolverà definitivamente i problemi della Costiera amalfitana. Un unico grande impianto di ultimissima generazione al servizio di ben sei comuni: Conca dei Marini, Furore, Praiano, Ravello, Scala e Atrani e di una popolazione stimata (turisti compresi nel periodo di massima affluenza) di circa 60mila unità”

Una photo-opportunity “rimangiata” due anni dopo.

Vincenzo De Luca insieme ai sindaci della Costiera amalfitana dopo la presentazione ad Atrani del progetto sulla depurazione

La cronistoria dell’escursione in Costiera aggiunge poi che, prima di arrivare ad Atrani, “De Luca ha effettuato un sopralluogo con i sindaci di Ravello, Scala e Minori in località Sambuco, nel Comune di Ravello, da cui sono già partiti i lavori attraverso i primi scavi”. L’anno dopo ci sarebbero state le politiche, dove il figlio Piero ha poi corso con successo alla Camera nella lista Pd. Ma nei mesi precedenti alla visita promozionale pro-depuratore, la magistratura aveva acceso i riflettori sulle omissioni dei Comuni che scaricavano direttamente nel mare di una zona patrimonio Unesco. Il tour elettorale del vulcanico salernitano si conclude con la foto di rito insieme ai sindaci dell’epoca, molti ancora in carica. Lo scatto li mostra sorridenti e fiduciosi che un fiume di denaro pubblico avrebbe portato lavoro, e allo stesso tempo risolto un grosso problema. Però – e qui inizia il giallo – due anni dopo “a colpi di ruspa e dinamite” viene scavata una galleria in zona rossa idrogeologica, appositamente per ospitare “un depuratore consortile Area Dragone – comparto  attuativo 3, nei comuni di Conca dei Marini, Furore, Praiano, Scala e Atrani”. Il quale, come ennesimo colpo di scena in una storia che ne ha già tanti, è stato poi evidentemente abbandonato da alcuni comuni del consorzio, per spostarsi su quello maiorese.

Gioco dell’oca sul depuratore, nel 2021 riparte dal via.

La tabella dei lavori dinanzi alla galleria per il depuratore di Conca dei Marini

Cosa è accaduto all’impianto di Conca dei Marini da giustificare questo repentino dietro front? Chi passa davanti l’imbocco della galleria scavata, intanto, c’è chi ancora oggi sente rumori di attività in corso dietro la porta che la chiude. La tabella dei lavori esposta fuori, fissa in “327 giorni” il tempo utile per l’ultimazione del progetto. E indica come responsabile unico del procedimento l’architetto Angelo Cavaliere. Cioè lo stesso dirigente del settore Ambiente della Provincia di Salerno, e dell’impianto che dovrebbe sorgere a Maiori, che ha spiegato durante l’evento di presentazione in diretta Facebook, come “le ipotesi di condotta sottomarina siano state tutte accantonate perché richiedono una tale quantità di opere di protezione che confliggono con l’esigenza di tutela”. Aggiungendo poi, durante una seduta del consiglio provinciale del 7 aprile,  che “sia il sindaco di Maiori che quello di Minori hanno costantemente seguito, supportati dai propri tecnici, le fasi di realizzazione del progetto al fine di ottimizzarne tutti gli aspetti ricadenti nei propri territori”.

“Non ci date fastidio, fateci lavorare”.

Ma allora, perché ci sono stati tanti silenzi intorno ad una scelta così delicata, conosciuta quindi anche nei dettagli dai sindaci di Maiori e Minori? Fino a che punto i consigli comunali sono stati coinvolti, sempre se lo sono stati davvero? Mettendo in fila gli eventi, pesa il ruolo rivestito da Palazzo Santa Lucia. Un misterioso cambio di rotta, per nulla “trasparente” nei confronti dei cittadini, in favore di un progetto sul quale Vincenzo De Luca pubblicamente ha posto il suo imprimatur. “Non ci date fastidio, fateci lavorare”, furono le parole di De Luca durante quell’incontro ad Atrani. E tutti applaudirono e sorrisero a quell’ennesima frase che sembrava solo una battuta. 

Vincenzo De Luca in un breve video dopo la presentazione del Piano di depurazione in Costiera amalfitana

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Maria Rosaria Sannino
Giornalista professionista, cronista, reporter di viaggi, appassionata di fotografia e reportage.
http://www.twitter.com/mrsannino

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