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La Costiera amalfitana minacciata dalle “specie invasive” come l’Ailanthus

Ultimo aggiornamento venerdì, 31 Marzo, 2017   18:38

L’Ailanthus altissima, specie invasiva e nociva per gli ambienti naturali, sta mettendo a serio pericolo la biodiversità della Costiera amalfitana. Invade intere aree di macchia mediterranea e diventa un pericoloso veicolo di “inquinamento ecologico” considerata la sua rapida diffusione.

Che cosa si può e si deve fare per frenare questa “invasione”? Sarà questo uno dei temi trattati durante l’incontro pubblico dal titolo “Biodiversità e paesaggio culturale. Proposte per l’eliminazione delle specie alloctone invasive in Costiera amalfitana” che si terrà venerdì 8 luglio 2016, ore 10,30 presso la Casa del Gusto a Tramonti.

Ad organizzare l’evento è il Centro Interdipartimentale di Ricerca Urbanistica “Alberto Calza Bino” Università degli Studi di Napoli “Federico II”, la Comunità Montana dei Monti Lattari, insieme all’associazione Acarbio che da anni sta lavorando alla candidatura di quest’area come Riserva Mab Unesco, obiettivo che impone ancora di più una massima attenzione sul mantenimento della biodiversità locale.

Con la presenza del vice presidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, con delega all’ambiente, si parlerà di come tutelare e valorizzare le Aree Natura 2000 della Costiera amalfitana e della presentazione del programma Life 2016. Interverranno Luigi Mansi presidente Parco dei Monti Lattari, Luigi Fusco Girard  direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica “Alberto Calza Bini”, Vincenzo Sannino presidente Acarbio, Stefania Oppido CNR-IRISS – Consiglio Nazionale delle Ricerche, Riccardo Motti, Adriano Stinca del Dipartimento di Agraria, Università Federico II , Antonello Bartiromo, Ricercatore in Paleobiologia, Università Federico II, Orfeo Lucio Antonio Picariello, Dipartimento di Biologia Università Federico II, Marco Panella funzionario dell’Ufficio per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato, Antonia Gravagnuolo, Fortuna De Rosa del Centro Interdipartimentale di Ricerca in Urbanistica “Alberto Calza Bini”. Invitati tutti i sindaci e i responsabili del Parco dei Monti Lattari, oltre alle associazioni ed enti presenti sul territorio.

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E'costiera
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