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Di Cesare filosofa ribelle: giunta Fdi la taglia da biblioteca Augusta

AUGUSTA – “La biblioteca ha avuto danni, evento cancellato”. Solo che quei locali al pianterreno del palazzo municipale di Augusta sono sempre stati perfettamente agibili, e regolarmente aperti al pubblico. Sia prima che dopo l’appuntamento culturale del 20 novembre, fissato da mesi per il libro Democrazia e anarchia, il potere nella polis“. E in ogni caso c’era sempre disponibile il salone nobile al primo piano, mai negato ad alcun scrittore, per quanto improvvisato. Ma evidentemente quella “presentazione non s’ha da fare”, nella città amministrata da Fratelli d’italia. Perché l’autrice Donatella Di Cesare sarà pure un’accademica di fama mondiale, esperta di Heidegger e di antisemitismo. Ma si porta dietro, per giunta con malcelato orgoglio, il marchio di essere stata querelata dal potente ministro Francesco Lollobrigida. E così l’amministrazione guidata da un sindaco espressione diretta di quella corrente ministeriale, Giuseppe Di Mare, forse non capisce la devastante portata politica del gesto, ma si adegua. Affidando a un’impiegata neoassunta dell’assessorato Cultura, retto dal meloniano Pino Carrabino, il compito di telefonare per cassare il programmato incontro con l’ordinaria di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma. Liquidata con una scusa nemmeno ben congegnata solo 48 ore prima della trasferta in Sicilia, che la sua agenzia letteraria sottolinea essere stata “comunque coronata da un grandissimo successo di pubblico e di critica, al liceo Eschilo di Gela”. In città invece è rimasto l’amaro in bocca nel mondo della scuola, insieme allo sconcerto degli intellettuali nel resto della provincia.

Presentazione libro annullata con un pretesto, Fai: fatto inaudito dal punto di vista culturale.

Roberto Fai (foto Facebook).
copertina, la sala conferenze della biblioteca (foto del 25/11/2024).

Roberto Fai, già presidente del Collegio siciliano di filosofia e assistente presso la cattedra di Metodologia della scienza giuridica all’università di Catania, sarebbe venuto apposta da Siracusa per introdurre l’incontro con la celebre filosofa romana. Un evento particolarmente atteso fra gli studiosi, dopo che il capoluogo aveva rinunciato al proprio appuntamento, e Lentini non era riuscita a metterlo in programma. “Ammetto di essere rimasto sorpreso positivamente che una giunta marcatamente di Destra promuovesse un incontro la professoressa Di Cesare, anche se la modesta capienza della location era sminuente per la portata dell’iniziativa”, racconta l’intellettuale siracusano. Che già considerava “un’occasione perduta” l’appuntamento saltato per “inagibilità della biblioteca, e adesso definisce “un fatto grave dal punto di vista culturale” una cancellazione che puzza di ostracismo manzoniano. Perché in effetti tutto appare come un “respingimento culturale” ad personam, verso una battagliera docente “sfacciatamente” di sinistra sia in tivù che sui social. Nei mesi scorsi era pure finita nell’occhio del ciclone per un tweet di cordoglio sulla morte dell’ex brigatista rossa Barbara Balzerani, rivolgendo “con malinconia un addio alla compagna Luna”.

La filosofa molto attesa per “Casa biblioteca”, poi il dietrofront dell’amministrazione Di Mare.

La locandina dell’evento cancellato.

Anche se Di Cesare aveva twittato che “la tua rivoluzione è stata anche la mia, le vie diverse non cancellano le idee” di fondo in comune le irriducibili delle Br, l’amministrazione comunale di Augusta non si era fatta condizionare dalle polemiche nazionali. E aveva inserita la presentazione del suo nuovo libro di filosofia fra gli eventi di Casa biblioteca, insieme agli appuntamenti letterari con Ritanna Armeni e Francesco Carofiglio. Un progetto promosso dalla Demea eventi culturali di Roma nelle scuole della penisola, a costo praticamente zero per il Comune, salvo i 300 euro scarsi per l’acquisto di cinque copie per ogni titolo presentato, da conservare nella collezione della Georges Vallet. Il sindaco Di Mare e l’assessore Carrabino avevano accolto con entusiasmo una proposta con costi-benefici così vantaggiosi, anche sul piano dell’immagine, prestandosi a figurare entrambi nella locandina. Nonostante il volume affrontasse un tema a loro culturalmente poco congeniale,  come quello che  “la democrazia è legata da un nesso indissolubile con l’anarchia, secondo quanto recita la sinossi. “Quando già era tutto pronto per la trasferta siciliana, due giorni prima la data fissata arriva la chiamata di una gentilissima impiegata comunale che annulla l’appuntamento”, racconta il direttore generale Antonio Oliveri. La motivazione fornita all’agente letterario è quella dei “locali inagibili”, ma qualcosa gli comincia a non tornare quando i corrispondenti in loco gli riferiscono di aver avuto spiegazioni confuse. 

Assessore Fdi parla di slittamento, ma nessuno lo sa. Di Cesare: fatto grave se c’è lettura politica.

L’assessore Pino Carrabino.

“Eppure la Sicilia finora ci ha sempre dato grandi soddisfazioni”, aggiunge Oliveri. “Tanto che abbiamo in programma di eventi sponsorizzati dagli editori che vede nomi impegnativi come Giovanni Impastato, Pietro Grasso, Dacia Maraini e Lia Levi. D’altronde anche a Gela l’accoglienza è stata entusiasta, compreso l’apprezzato intervento di un assessore Fdi“. Ad Augusta invece è accaduto qualcosa, che sicuramente non ha a che fare col maltempo. Negli uffici comunali la richiesta di informazioni si infrange sistematicamente contro un cortese, e imbarazzato, “non è a me che deve chiedere”. Ma anche risalendo la filiera fino al vertice politico, unico titolato a parlare con la stampa senza conseguenze disciplinari, la vicenda non si chiarisce. L’assessore alla Cultura si limita a rispondere che “non è stato annullato niente, la presentazione del libro è posticipata all’anno nuovo perché avevamo degli interventi da fare in biblioteca”. Eppure il direttore di Demea non ne sa nulla di questo slittamento, nonostante debba necessariamente essere concordato con lui. Inoltre questi “interventi” improcrastinabili nessuno li ha notati, tanto che gli eventi in biblioteca sono proseguiti come da programma, compresi i “Corsi di cucito creativo” e i workshop di ricamo. Restano quindi intatti i dubbi sulla censura alla studiosa disallineata al nuovo corso. “E’ già accaduto un paio di volte dove ci sono amministrazioni di Destra, ma mai in questa regione”, dice l’imprenditore romano che ha iniziato con la Garzanti. La prof Di Cesare era molto attesa dagli ambienti universitari catanesi, perché avrebbe dovuto parlare del suo ultimo lavoro edito da Einaudi. Nel quale spiega come “nel tempo delle svolte autoritarie, in cui si pretende di difendere la democrazia chiudendola e murandola, questo libro muove dal pensiero radicale per guardare al mattino greco della pólis“. Un saggio dove “la storia monumentale viene così decostruita grazie a un’originale rilettura delle fonti: un racconto avvincente che mette in luce le sequenze ribelli, gli scenari rivoluzionari”. Il suo agente letterario conferma che la filosofa “ha intuito una lettura politica, dicendo che sarebbe grave se ne fosse confermata la natura” per l’evento cancellato pedestramente. Perché la insegnerà pure nelle aule universitarie d’Europa e Stati uniti, ma visti i tempi che corrono non è certo una cattedratica che la prende con filosofia.

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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