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Dalla Costiera a Lefkada: l’Erasmus che unisce volontari e culture

Traghettiamo da Brindisi verso la Grecia. Siamo il gruppo “Italia”, partiti dalla Costiera amalfitana con “fermata” ad Eboli, e che prenderà parte ad un progetto che rientra nel programma Erasmus Plus @learn2volunteer. Per 10 giorni saremo impegnati ad approfondire le nostre conoscenze e affinare le nostre competenze nell’ambito delle organizzazioni di volontariato, sul ruolo del mentor e dell e-mentor.

Acarbio é l’associazione italiana che in sinergia con l’associazione Solidarity Tracks dalla Grecia, hanno organizzato questo corso di formazione. La nave ci trasporta tra le due sponde dello Ionio e inevitabile il pensiero va a quanti affrontano questo tratto di mare con barconi non certo sicuri come questo nostro mezzo di trasporto.
La notte scorre tranquilla, le cabine sono confortevoli e alle prime luci dell’alba avvistiamo la costa Greca.
Il paesaggio è veramente molto simile al nostro, in questo la nostra identità di Magna Grecia trova grande corrispondenza.

Igumenitsa è il porto al quale approdiamo, la nostra metà è Lefkada, prima di raggiungerla ci concediamo una sosta in un piccolo borgo marinaro che incontriamo lungo la strada: Parga. La chiamano la “Positano della Grecia“, e in effetti le sue casette colorate affacciate su questa piccola insenatura la ricordano molto. La temperatura è molto piacevole e molti sono gli stranieri, soprattutto del nord Europa, che si concedono una vacanza in questo periodo dell’anno. Siamo in ottobre, anche qui i luoghi sono meno affollati e il caldo non è così opprimente come d’estate. Tutto scorre con molta lentezza, un vero piacere. Proseguiamo per Lefkada: le strade sono ben tenute e, soprattutto, non ci sono rifiuti ai bordi, cosa che invece da noi purtroppo è frequente trovare.
Si chiamano ekklisakia, piccole costruzioni come “chiese“: si trovano ai bordi delle strade, solitamente dedicate alle persone morte nel luogo in cui si trovano a causa di incidenti stradali, questo ci rende un po’ tristi e ci fa essere più prudenti nella guida, troppe le vittime della strada, anche da noi in Italia.

Lefkada pur essendo un’isola è legata alla terra ferma da un ponte, una specie di laguna la separa dalla terra ferma. Il camping che ci ospita è completamente inserito nella natura, con piccole casette e tende glamping, canti di galli, ragli di asini e miagolii di gatti la colonna sonora.
C’è ancora tempo per un bagno, non possiamo rinunciare.
La spiaggia Agios Nikitas ci aspetta, l’acqua è un po’ fredda ma limpidissima e i piccoli pesci ci mordicchiano i piedi. Raggiungiamo la sommità di un monte per assistere al tramonto, in un “sunset bar” messo su da un greco/australiano che con simpatia ci accoglie. Lo spettacolo è assicurato e in questo immenso mare ci è dolce naufragare.

Kalimera/sabah alkhayr/Günayd?n/Bonjour/Bun? diminea?a/Jó reggelt. Ma soprattutto “Good morning!” perché è questa la lingua scelta per comunicare nelle esperienze che si possono vivere con la grande opportunità che è il programma Erasmus. Erasmus Plus è uno strumento che l’Europa mette a disposizione dei giovani per implementare le loro esperienze per migliorare la loro comunicazione e per conoscere il mondo. Learn2Volunteer è un progetto che si inserisce in questo programma, nell’azione così detta di “Capacity Building in the Field of Youth” che mette in partenariato organizzazione europee insieme ad associazioni di paesi limitrofi per il rafforzamento reciproco delle proprie competenze e risorse nelle attività di animazione giovanile e volontariato. Gli altri partecipanti provengono infatti da paesi quali la Tunisia, la Turchia, il Libano e la Giordania.
Questo corso si inserisce all’interno di una serie di attività che si sviluppano nell’arco di 3 anni e che hanno come scopo finale quello di fornire ai giovani una piattaforma online di e-learning (www.learn2volunteer.com) che li aiuti ad imparare nuove abilità e competenze durante il loro periodo di volontariato (sia all’estero che nei propri paesi). A noi in questi giorni è toccato esplorare il nostro ruolo di mentor per i volontari e come diventare e-mentor, per aiutarli a navigare tra le opportunità di e-learning e creare strumenti utili ai mentors che si occupano della gestione dei volontari nel progetti come il Corpo Europeo di Solidarietà. Il programma della settimana è fitto e ben organizzato, l’orario va la mattina dalle 9 alle 13 e il pomeriggio dalle 15 alle 19.
Ogni sessione di lavoro comincia con gli energizer. Queste divertenti attività, una sorta di rompighiaccio, sono comunemente utilizzate per rompere l’imbarazzo iniziale prima delle riunioni in team, sono pensate per creare gruppo, aumentare positivamente i livelli di energia e migliorare la concentrazione. I nostri tutor ne conoscono un’infinità, e funzionano. In men che non si dica cominciamo a conoscere il nome di tutti i componenti del gruppo, anche se molti rimangono impronunciabili.
La prima attività è legata alla conoscenza delle lingue, ogni mattina una lingua diversa per conoscere le piccole paroline che possono servire per comunicare: “buon giorno, come ti chiami, quanti anni hai, quanto costa?“.

Il gruppo dell’associazione Acarbio

Arabo, turco, greco, francese italiano, ungherese, rumeno.
Un viaggio nella babele delle lingue con alfabeti, segni e pronunce variegate.
Attraverso tecniche di apprendimento non formale ci addentriamo nelle argomentazioni oggetto del percorso, apprendendo nozioni di pedagogia, di psicologia e acquisiamo nuove competenze in ambito digitale. Dalle lezioni teoriche si passa ad attività pratiche, dove divisi in gruppi, ci si esercita con compiti da svolgere.
Tra le attività previste sono inserite anche una di clean-up ambientale che ci porta a conoscere più da vicino un’area naturalistica, conosci veramente un popolo quando raccogli i suoi rifiuti dispersi nell’ambiente.

Antonella Dell’Orto durante un’attività di pulizia della spiaggia a Lefkada


A metà percorso una giornata dedicata ad una escursione per conoscere il luogo che ci ospita, visitiamo anche un eco-building realizzato negli anni attraverso l’aiuto di tanti volontari provenienti da tutto il mondo. La sosta in un monastero ortodosso e infine il sospirato bagno nel mare.
Il clou di questo incontro è nella serata multiculturale. Ogni gruppo di partecipanti è invitato a presentare il proprio poi paese di provenienza con cibo, tradizioni, canti, balli e video.
Vengono allestiti gli spazi, ad ognuno assegnato un tavolo e così ti ritrovi a fare un salto dalla Turchia alla Giordania, passando dalla Tunisia per andare in Libano e lo fai assaggiando i cibi, i dolci i liquori. Negli occhi dei ragazzi si legge l’orgoglio di presentare la propria terra, gli occhi si fanno lucidi dalla commozione.
Noi italiani ci siamo cimentati nella preparazione della pizza, dall’Italia abbiamo addirittura portato il lievito madre de “Il forno di Vincenzo” con il quale abbiamo preparato l’impasto e la pizza aveva quel tocco in più che si chiama solidarietà!
Le sessioni del corso sono continuate e come compito finale, divisi in gruppi abbiamo dovuto produrre un video tutorial su degli aspetti specifici legati all’attività di mentoring, concentrandosi su valori cardini quali l’empatia, la risoluzione dei conflitti, l’ascolto attivo. Abbiamo sperimentato con strumenti che ci hanno consentito di creare animazioni e video brevi ma informativi e accattivanti, che abbiamo poi presentato al resto del gruppo e che poi diventeranno parte integrante della piattaforma online.
Un’esperienza formativa che arricchisce ogni partecipante di valori umani e sociali, l’Europa investe bene le sue risorse per creare una società che sui principi della pace e della conoscenza tra i popoli fonderà il suo futuro.

Un ringraziamento particolare a Mohamed per la sua ospitalità, a Reka e Raffaela, e al nostro Antonio per essere stati i nostri tutor!

(La foto di copertina ritrae un angolo di Lefkada, scattata da Ioannis D. Giannakopoulos)

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