Costiera amalfitana, cambia la geografia politica. Sconfitto il Pd con i suoi annunci di tunnel e bypass PRIMO PIANO TERRITORI di E'costiera Scritto lunedì, 5 Marzo, 2018 19:43 Ultimo aggiornamento mercoledì, 2 Maggio, 2018 17:20 La geografia politica non solo dell’Italia ma anche della Costiera amalfitana cambia volto. Se il centro destra trionfa nell’Italia rurale, e il centrosinistra recupera nelle grandi città e il Movimento Cinque Stelle al sud e isole, ci sono “diverse” Italie a confronto, come sostiene l’agenzia YouTrend che studia ricerche demoscopiche. E da questo maremoto delle elezioni politiche del 4 marzo 2018, non ne è stata esclusa la Costiera amalfitana. Anche se è sempre stata generalmente di destra e governista – soprattutto nei comuni più ricchi – si scopre anti sistema e populista, con una voglia di cambiamento. Ma quale? Da sinistra Nicola Provenza e Andrea Cioffi del M5S Lo sconfitto numero uno è senz’altro il Pd nonostante una campagna elettorale “mimetizzata” con grandi annunci da parte della Regione Campania con i mirabolanti progetti di studi preliminari che prevedono milioni di euro che dovrebbero servire a realizzare 3 gallerie a Minori, Praiano e Positano, e un bypass “per liberare il centro storico dal caos del traffico”. Guarda caso, annunci fatti in piena campagna elettorale, con tanto di conferenze stampe. E sindaci di comuni (dove si dovrebbero vedere realizzare queste grandi opere), impegnati direttamente nella ricerca del consenso popolare. Ma di fatto, a guardare i risultati, queste “esibizioni” di progetti, non hanno suscitato grandi entusiasmi tali da rovesciare il trend soprattutto a sud che ha visto vincere quasi ovunque il Movimento Cinque Stelle. C’è poi da dire che è stata una campagna elettorale anche anomala: nessun comizio, pochi manifesti, giusto qualche incontro con qualche candidato (più privato che pubblico). Quasi a voler snobbare il peso elettorale di una comunità piccola come quella della Costa d’Amalfi. E così i Cinque Stelle hanno vinto quasi ovunque nei 13 comuni della Costiera amalfitana, tranne a Cetara, Minori, Furore, Ravello, Scala. Ma vediamo nel dettaglio chi vince e chi perde. La novità di queste elezioni politiche 2018 si vede già dal voto che è stato espresso ad Amalfi, comune retto da un’amministrazione targata Pd: alla Camera il Movimento Cinque Stelle trionfa con il 37% dei voti. 991 vanno al candidato Nicola Provenza (medico e allenatore per passione, è stato il più votato nel Collegio uninominale di Salerno e Costiera), il centro destra si attesta al 29,87 con 838 voti e il Pd, con il figlio del presidente della Regione Campania Piero De Luca che raccoglie 817 consensi (29,12%), Liberi e Uguali si ferma all’1,88 % (53 voti per Carmine Ansalone) quasi eguagliato dalla nuova lista di sinistra Potere al Popolo con Pio Antonio De Felice e i suoi 40 voti. Al Senato stessa storia: primo il M5S con il senatore uscente il salernitano Andrea Cioffi con il 34,84 %, il 31,83 % al centro destra, a Tino Iannuzzi 708 voti. A pochi metri di distanza, ad Atrani, vince invece il centro destra con il 33,68% e 160 voti a Gennaro Esposito. Al M5S giusto un voto di scarto: 159 voti per Nicola Provenza, solo terzo Piero De Luca con 116 voti (24,42%), 27 voti a Liberi e Uguali (5,88%). Casa Pound prende sempre qualche voto, così come la Lega va oltre ogni pronostico considerata la territorialità. Ad Atrani supera ad esempio l’8%. Piero De Luca, il grande sconfitto Cetara é tra i comuni insieme a Minori che resiste al ‘cappotto’ dei Cinque Stelle, con un considerevole distacco. Infatti Piero De Luca raccoglie 527 voti (43,48%) distanziando di 192 voti Nicola Provenza (337) e il M5S. Forza Italia, Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, la Lega e Noi con l’Italia – UDC, raccolgono 282 voti (23,26%). Liberi e Uguali giusto un 2,15%. Per 20 voti il M5S vince anche a Conca dei Marini (142 voti a Nicola Provenza) contro il Centro destra con 122 voti per Gennaro Esposito e per il Pd 104 voti a Piero De Luca. Potere al Popolo supera anche Liberi e Uguali, 11 contro 3. Furore, nel feudo del sindaco Raffaele Ferraioli che milita nel PD, vince il centro destra con il 40,89% distanziato da soli dieci voti (154) dal Nicola Provenza e il M5S. Al Pd vanno solo 70 voti a Piero De Luca (17,45). Una svolta storica anche in un piccolo comune con radici di sinistra. Anche Maiori è a Cinque Stelle: il 37,22 % e 1150 voti vanno a Nicola Provenza, 953 voti a Gennaro Esposito del centro destra (30,85%). La Lega raccoglie ben 138 voti, con un voto in più anche rispetto a Fratelli d’Italia. A Piero De Luca 793 voti (25,67%), 76 a Carmine Ansalone di Liberi e Uguali. Minori si conferma comune con maggioranza Pd. Il sindaco Andrea Reale che si è speso in prima persona mobilitandosi massicciamente, vede raggiungere una piccola vittoria personale facendo balzare il Pd al 41,58%. Una percentuale che Renzi ormai può solo sognare. E così 684 voti sono andati a Piero De Luca; al centro destra 475 voti (28,87%), i Cinque Stelle si sono fermati al 23,52 % , il 2,67 % a Liberi e Uguali. Anche a Positano vince il M5S, alla Camera con 1038 voti (47,13 %) con Nicola Provenza, il centro destra con Gennaro Esposito 816 voti, il Pd solo terzo con Piero De Luca fermo a 258 voti (11,71%), a Liberi e Uguali 34 voti (1,54%). A Praiano nonostante il gruppo consiliare del M5S sia all’opposizione, anche qui Nicola Provenza risulta essere il più votato con 492 voti (43,96%), il centro destra prende 328 voti con Forza Italia al 18,86%, il Partito Democratico (il sindaco milita tra le sue fila), si ferma al 19,60 e Piero De Luca si aggiudica 243 voti. Liberi e Uguali appena 32 voti (2,85%). Ed anche a Ravello c’è una sorpresa: vince il centro destra, nonostante un’amministrazione retta dall’avvocato Salvatore Di Martino con tessera Pd. D’altronde l’ex sindaco Secondo Amalfitano apertamente ha invitato a votare per lo schieramento di Silvio Berlusconi e del suo amico Renato Brunetta. Gennaro Esposito ottiene così 467 voti (35,97); il M5S si attesta al 33,12 % con 430 voti a Nicola Provenza. Il Pd si ferma al 26,73 % con 347 voti a Piero De Luca. A Liberi Uguali 24 voti a Carmine Ansalone, Potere al Popolo 7 voti. Anche Scala ha avuto una mutazione nelle urne: si è registrata una vittoria del centro destra con il 44,48 % (363 voti vanno a Gennaro Esposito). Nicola Provenza e il M5S raccoglie 244 voti (29,90%). Il Pd, partito anche del sindaco Luigi Mansi, si ferma invece a 172 voti. Quasi un pari invece il risultato che si registra a Tramonti. 883 voti vanno a Nicola Provenza del M5S (38,74%) e Gennaro Esposito sostenuto dal centro destra con 878 voti (38,52%). A Piero De Luca vanno 438 voti (19,21%), a Liberi e Uguali solo 24 voti (1,05%). Va ai 5S anche la maggioranza dei voti di Vietri sul Mare, storicamente sempre di sinistra (1912 voti, 43,74%); al centro destra 1180 voti (26,99%), a Piero De Luca 999 voti (22,85%), a Liberi e Uguali il risultato più lusinghiero in Costiera amalfitana: 125 voti (2,85%). Nulla è eterno, soprattutto in politica. E tutto può completamente mutare ogni volta. Anche in quei piccoli comuni dove magari si dà tutto per scontato, solo guardando i (rassicuranti) voti di precedenti elezioni. E dove i primi cittadini pensano- erroneamente – ancora di poter incidere nei risultati di un’elezione nazionale. TUTTI I RISULTATI DELLE ELEZIONI POLITICHE DEL 4 MARZO 2018 SalvaSalva SalvaSalva